ROMA Da Alemanno a Marino, la musica tiene svegli nel cuore della notte

 

Dal sindaco Alemanno al sindaco Marino, la musica non cambia e nel cuore della notte le discoteche tengono svegli i romani. Roma spegne i microfoni sul palco del Primo Maggio a San Giovanni quando nel giorno di festa si canterebbe e suonerebbe oltre le 23.30 o mezzanotte. Pazienza se ci vanno di messo grandi nomi (toccò agli Afterhours, mi pare, forse recentemente perfino alla Premiata Forneria Marconi). Del resto ad Hyde Park, Londra, osarono interrompere perfino Bruce Springsteen.
La legge è legge, direte, non si disturba la quiete pubblica di notte, quando la gente ha il diritto di dormire. Beh, se in quelle occasioni c’è tanta solerzia nell’applicare leggi e ordinanze, mi chiedo perchè quando comincia la bella stagione, ogni settimana, il venerdì, il sabato, quando vogliono, alle discoteche viene consentito di sparare musica a palla nel cuore della notte. Non solo, ma l’ultima mezzora, mi è stato spiegato da chi se ne intende, si alza il volune della musica per il gran finale. Chi ha la ventura di abitare alla Camilluccia, a Monte Mario, spesso viene svegliato nelle prime ore del mattino (chi è riuscito ad addormentarsi) dalla musica che il vento porta impietosamente nelle case, specie se l’estate è torrida e le finestre restano spalancate. Chi abita in Piazza Monte Gaudio e via Fornelli, inoltre, deve fare i conti con la musica sparata dal locale sito in fondo alla stradina del vecchio Istituto San Luigi, un tempo scuola Materna ed Elementare, accanto all’officina del fabbro Testaguzza, in gioventù portiere volante nella squadra di calcio del Don Orione.
Per locali e discoteche la legge non conta. C’è chi ha provato a telefonare alle Forze dell’Ordine, senza successo. I cittadini sono tali solo quando devono pagare le tasse e rispettare altre leggi. Ma ci sono cittadini e cittadini, quelli che impediscono di dormire a chi lavora, evidentemente, godono di impunità e possono fare il comodo loro, infischiandosene della legge e delle ordinanze.
Una delle tante contraddizioni, inique e scandalose, della nostra povera Roma. E per mettere a tacere chi dubitasse di quanto ha letto finora, vi accludo la scaletta che ho personalmente annotato circa un mese fa, in una di quelle notti forzatamente insonni, quando alle 3 del mattino fui svegliato e per un’ora e mezzo accompagnato, si fa per dire, dalla musica.
Giuro, non mi è venuta voglia di ballare.

Dalle ore 3 del mattino
Tanti auguri (come è bello far l’amore) Raffaella Carrà
Sarà perché ti amo  Ricchi e Poveri
Balla Umberto Balsamo
Non succederà più Claudia Mori
L’ombelico del mondo  Jovanotti
Il triangolo Renato Zero
Jeeg Robot Roberto Fogu
Comprami  Viola Valentino
Sei un mito  883
La notte vola Lorella Cuccarini
La mia banda suona il rock  Ivano Fossati
Hanno ucciso l’uomo ragno Max Pezzali
Drum’n’bass pezzi vari
Un, dos, tres Ricky Martin

La fiesta notturna si è conclusa alle 4.30

 

Leandro De Sanctis

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