VOLLEY Il colmo della Coppa Italia? Un ct italiano con…7 stranieri

Il colmo della Del Monte Coppa Italia 2016 di pallavolo? Beh, semplice: il ct azzurro Gianlorenzo Blengini punito con il cartellino rosso perchè la sua Lube nel finale di tie-break della semifinale con Trento, ha mandato in campo troppi stranieri. Cinque per l’esattezza, quando il regolamento ne consente al massimo quattro (e non sono pochi). Podrascanin dalla panchina al campo per sostituire Cester. Errore fatale, anche se la stessa Lube se n’è accorta quando però era troppo tardi ed il cambio era stato registrato. Così Trento ha avuto in regalo il punto del 14-10.

L’aspetto curioso, per non dire altro, è che la squadra allenata dal ct della Nazionale italiana è la squadra che ha il maggior numero di stranieri. Anche se di nazionalità sportiva, ora sia il cubano Juantorena che il serbo Miljkovic, sono considerati italiani. Insomma, pur avendo due stranieri italianizzati che concorrono a rispettare la quota indigena del 3 su 7, la Lube nel momento topico della sua breve Coppa Italia ha commesso l’errore: una Lube che con Podrascanin sarebbe stata squadra con sette stranieri di nascita. Roba da fare invidia… all’Inter.
Tenendo anche conto della confidenza storica dei giocatori della Lube con la malasorte (e toccando ferro ovviamente), a me il dubbio che la squadra sia stata costruita rischiando troppo (sotto il punto di vista della legge sugli italiani in campo) è venuto. 
E non tocco il tasto del Juantorena spremuto eccessivamente e pericolosamente, tra club e Nazionale, perchè il ct Blengini sa bene che si viaggia verso l’Olimpiade e non è il caso di arrivarci con uno dei nostri fenomeni a corto di benzina.

In alto Gianlorenzo Blengini. Sopra Podrascanin in attacco, Accanto un acrobatico tentativo di salvataggio dello statunitense Christenson, palleggiatore della Lube.
 Foto Fiorenzo Galbiati e Fabrizio Zani /Lega Pallavolo

Leandro De Sanctis

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