MUSICA Alan Parsons (live) Project

Current Line-up:
ALAN PARSONS: Guitar, vocal, keyboards, percussion
P.J. OLSSON: Vocals
MANNY FOCARAZZO: Keyboards
DANNY THOMPSON: Drums
GUY EREZ: Bass
ALASTAIR GREENE: Guitar
TODD COOPER: Vocals and Sax

 http://www.alanparsonsmusic.com/bio.php
http://www.allmusic.com/artist/alan-parsons-mn0000031274/discography

A volte la casualità riserva belle sorprese. La data giusta, il 23 luglio, una ricorrenza da vivere in maniera diversa ed ecco che si spalancano le porte del Centrale del Foro Italico, un viaggio notturno nel mondo di Alan Parsons. Un artista che apprezzo ma di cui non sono mai stato un fan sfegatato. In una collezione che viaggia verso i 6000 album, avevo solo una doppia compilation, la classica antologia che inizialmente pare risolvere ogni problema di scelta, ti fa conoscere il meglio (o presunto tale) di un musicista, ma poi se davvero ti piace, viene la voglia di andarlo a riscoprire album per album, lp dopo lp, come si chiamavano ai tempi del vinile.
Di solito vado a vedere e rivedere, ad ascoltare i concerti di artisti che mi piacciono molto e che conosco bene. Sempre che il costo del biglietto non sia esageratamente fuori portata della decenza. Stavolta è andata diversamente e la gioia è stata anche maggiore. Ho assistito a quasi due ore di spettacolo divertente e di qualità. Alan Parsons sornione come un austero lord britannico, si alternano in quattro al microfono, ogni cantante con le sue caratteristiche, dal falsetto del sassofonista Todd Cooper alla potenza di P.J.Olsson. Bella musica, ampi squarci di prog, un batterista che picchia e rulla, la melodia che sale alla ribalta, l’audio soddisfacente che permette di capire ogni singola parola cantata (e non sempre accade). Insomma, uno di quei casi dove la performance live fa lievitare la qualità della musica proposta. E l’occhio nel cielo, “Eye in the sky” è stato il suo più grande hit, benedice nella notte…

Chi è Alan Parsons

Alan Parsons è nato da una famiglia dagli importanti trascorsi nel campo dell’intrattenimento. Suo bisnonno fu il celebre attore Sir Herbert Beerbohm Tree. Sua madre, oltre ad essere attrice, fu anche un’arpista e una cantante folk professionista; mentre suo padre, Denys Parsons, pianista e flautista, nonché autore di molti libri. Il defunto attore cinematografico Oliver Reed era un suo cugino e lo stimato David Tree, attore sia di teatro che cinematografico, un suo zio.
Alla fine degli anni ‘60, nella tarda adolescenza, Alan si diletta a esibirsi in pubblico, a Londra – la sua città natale – suonando musica folk/blues in acustico, o come prima chitarra in una band di blues. Ma all’età di 19 anni, non appena ottenuto un lavoro presso i famosi Abbey Road Studios, diviene immediatamente chiaro che sarà nel mondo della registrazione del suono che realizzerà la sua professione .
Ha la fortuna di lavorare come assistente tecnico negli ultimi due album dei Beatles prima di qualificarsi come vero e proprio ingegnere del suono e proseguire la sua carriera lavorando con Paul McCartney e molti altri tra i quali gli Hollies. Ma è il suo contributo come ingegnere del suono di Dark Side of the Moon dei Pink Floyd che porta su di lui l’attenzione del mondo. Ben presto Parsons conquista una notorietà straordinaria come produttore – e in particolare con Magic dei Pilot, Highfly di John Miles e (Come Up And See Me) Make Me Smile di Steve Harley. È ancora lui il produttore di Year Of The Cat album di grandissimo successo con Al Stewart, e di due album della band americana di rock- progressive Ambrosia.
Nel 1975 incontra Eric Woolfson che, non soltanto diviene suo manager, ma anche coautore e voce dei lavori di Alan, dando così vita ciò che divenne poi noto col nome di “The Alan Parsons Project” (APP). L’album di debutto della APP è Tales Of Mystery And Imagination basato sulle opere di Edgar Allan Poe e che apre la porta alla scritturazione con l’etichetta “Artista” di Clive Davis e a una serie di album di successo quali I Robot (1977), Pyramid (1978), The Turn of a Friendly Card (1980), Eye in the Sky (1982), Ammonia Avenue (1984), Vulture Culture (1985), Stereotomy (1986) and Gaudi (1987).
Nel 1990 si concedono una breve escursione nel mondo del musical teatrale con Freudiana. Lo show si tiene per oltre un anno nello storico Teatro An Der Wien di Vienna. Poi le strade di Eric e Alan si separarono. Eric sceglie di votare la sua carriera al musical teatrale, mentre Parsons sente il bisogno di esibirsi dal vivo e di continuare a realizzare ambiziosi progetti nel rock sinfonico.
Con alcuni dei suoi collaboratori di lunga data, il chitarrista Ian Bairnson, il batterista Stuart Elliott e l’arrangiatore Andrew Powell, Alan Parsons realizza Try Anything Once nel 1994, On Air nel 1996 e The Time Machine nel 1999.
Nel mentre la prima incarnazione di “The Alan Parsons Live Project ” inizia a girare i palchi del mondo intero, accolto da un pubblico entusiasta e registrando ovunque il tutto esaurito. L’attuale formazione live è composta da Alan – voce, chitarra acustica e tastiere – P.J. Olsson – voce – Manny Foccarazzo – tastiere – Guy Erez – basso – Alastair Greene – chitarra – Danny Thompson -batteria e Todd Cooper – sassofono, percussioni e voce.
L’album A Valid Path del 2004 è una incursione nella musica elettronica e vede la partecipazione di David Gilmour (Pink Floyd), The Crystal Method, Shpongle, Uberzone,di P.J. Olsson e del figlio Jeremy. Nel 2008 vengono ristampati tutti gli album realizzati al tempo del “Project” in forma estesa, con materiale mai sentito prima e inedito e una compilation in due cd intitolata The Essential Collection.
Nel 2010 Alan sente il bisogno di condividere la sua vasta conoscenza ed esperienza e, con l’aiuto del suo connazionale Julian Colbeck, scrive e produce una serie completa di video didattici sulla registrazione musicale intitolato “The Art & Science of Sound Recording” (ASSR). I video includono i contributi di una miriade di artisti celebri, ingegneri e produttori, e sono narrati da Billy Bob Thornton. All Our Yesterdays una canzone scritta appositamente per la serie, presenta alcuni dei migliori musicisti di Los Angeles e una rara esibizione di Alan da solista. Alan sostiene ASSR con una serie di conferenze e master di formazione (MCTS) in tutto il mondo. Ed è una grande opportunità per chi ha partecipato assistere Alan nel lavoro in studio, partecipando attivamente alla realizzazione di quello che potrebbe rivelarsi in futuro un lavoro di successo.
A partire dal 2012, oltre a svolgere spettacoli dal vivo, Alan è occupato in studio di registrazione: presta la voce nel brano “Precious Life” per la realizzazione di German Electronica dei tedeschi Lichtmond; insieme a Billy Sherwood e Chris Squire degli Yes, registra un brano intitolato ”The Technical Divide” in The Prog Collective distribuito dalla Cleopatra Records; collabora con il messicano Aleks Syntek in “The Direction of Time”, uscita lo scorso autunno. Produce un album con Jake Shimabukoro, virtuoso sounatore di ukulele, gli arrangiamenti orchestrali dell’album sono l’opera di Kip Winger Winger Frontman.
Nell’intero arco della sua carriera Alan riceve un gran numero di premi, 11 nomination ai Grammy Award, Il premio “The Les Paul” nel 1995 e, più recentemente, il premio “The Diva Of Fame Lifetime Achievement” a Monaco di Baviera, in Germania nel giugno 2012.

Leandro De Sanctis

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