https://www.youtube.com/watch?v=p29WxsAYaA8
https://www.youtube.com/watch?v=A3nR7DuGoqg
https://www.youtube.com/watch?v=PZBAG-IA04Y
Semplicemente il sogno realizzato. Da bambino, quando iniziai a scoprirmi innamorato della Juventus, vissi le emozioni degli scudetti e le amarezze delle coppe europee. Fortissimi in Italia, deboli e poco fortunati in Europa. Ma anche se ero abituato a vederla alzare dalle altre squadre, in cuor mio coltivavo il sogno dei sogni: la Juventus campione d’Europa, vedere anche giocatori in maglia bianconera correre per il campo sollevando la Coppa Campioni, poi divenuta Champions League con la magica pozione dei soldi e delle tv. E già che c’ero sognavo il massimo. Cosa poteva essere per un bambino che già a quattro anni il papà portava con sè allo stadio Olimpico, scendendo a piedi per via De Amicis, facendo la fila al botteghino se era una domenica di sole, per poi intrufolarsi allo stadio “nascosto” tra il papà e un amico, per vedere le partite della Roma e respirare l’aria del calcio, dello stadio.
Il sogno dei sogni era che la Juventus arrivasse in finale di Coppa Campioni allo stadio Olimpico, e che ovviamente vincesse la Coppa. Il sogno dei sogni si realizzò per me il 22 maggio del 1996. Un’impresa riuscita trovare i biglietti, grazie all’aiuto di Patrizio, tribuna Tevere con Francesca, Paolo ed Edmondo.
Diciamocelo chiaramente: quella fu la prima e unica Champions vinta dalla Juventus. Una liberazione. L’incubo della vigilia era il finlandese Litmanen, che segnava senpre e infatti lo fece anche quella sera. Il gol impossibile di Ravanelli, la sua corsa fino alla curva juventina, le tantissime occasioni da gol che Van der Saar sventò, i tiri di Del Piero, gli attacchi a ripetizione, le reti sfiorate, il pareggio di Litmanen già alla fine del primo tempo. I vani assalti nella ripresa. I rigori. La vittoria portò le firme di molti protagonisti e bomber inattesi: dal dischetto Ferrara, Pessotto, Padovano, Jugovic. Il quale segnò l’ultimo rigore, decisivo dopo le parate di Peruzzi sui tiri di Davids e Silooy.
Inutile cercare di descrivere ciò che provai. Non me ne andavo più dallo stadio… Gustai ogni attimo di quella notte, fino alla fine. E poi uscendo, dirigendomi verso il parcheggio dove avevo lasciato il motorino, ricordo che scambiai la sciarpa con uno sconosciuto tifoso olandese che si complimentò con lo sconosciuto tifosi juventino. A casa trovai uno striscione celebrativo, loro, le due donne, l’avevano vissuta davanti alla tv, palpitando non per la Juve ma per me, naturalmente. Da poco era arrivato in casa Luca, per diversi mesi si addormentò tra le mie braccia cullato da una nenia bianconera.
Dormi dormi sopra il letto, vinceremo lo scudetto
Dormi dormi sotto i lampioni, con la Coppa dei Campioni
Dormi dormi e fa sogni belli, che ha segnato Ravanelli…
IL CAMMINO
La Juventus nel Gruppo C vinse con 13 punti il girone, precedendo Borussia 9, Steaua Bucarest 6, Rangers Glasgow 3.
L’Ajax vinse il suo girone con 16 punti, davanti al Real Madrid 10, Ferencvaros 5 e Grasshoppers 2
Semifinali: Ajax-Panathinaikos 0-1, 3-0. Juventus-Nantes 2-0, 2-3.
Roma 22 maggio 1996, ore 20:30 |
Ajax | 1 – 1 (d.t.s.) referto |
Juventus | Stadio Olimpico (70.000 spett.)
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Litmanen |
Marcatori | |
Davids Litmanen Scholten Silooy |
Tiri di rigore 2 – 4 |
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Gol | Minuti giocati | Giocatore | Squadra | |
---|---|---|---|---|
9 | 869′ | |||
6 | 720′ | |||
6 | 844′ | |||
6 | 809′ | |||
5 | 435′ | |||
5 | 641′ | |||
5 | 647′ | |||
5 | 720′ | |||
4 | 443′ | |||
4 | 450′ |