Genesis reunion, non per soldi ma per denaro?

Genesis reunion, non per soldi ma per denaro?
Stavolta è proprio vero. Dopo anni di fake news che periodicamente accendevano la trepidazione dei fans, i Genesis, o quel che resta di loro, hanno annunciato la reunion durante il Radio 2 breakfast show della BBC. L’annuncio di una nuova serie di concerti inglesi, tra novembre e dicembre, che vedranno protagonisti i tre Genesis: Tony Banks, Mike Rutherford, Phil Collins (ma solo come cantante) con l’aggiunta di Daryl Stuermer alla chitarra e di Nicholas Collins alla batteria. Il figlio di Phil suonerà come drummer perché il papà non è più in grado dopo tutti i problemi fisici che lo hanno fiaccato, e reso invalido come batterista, negli ultimi anni.
Amo i Genesis alla follia, fin da quando li conobbi ascoltando Foxtrot, innamorandomi di Time table e di Supper’s ready. Andando poi subito a ripescare gli album precedenti e iniziando ad acquistare i nuovi man mano che uscivano. Ho amato i Genesis con Peter Gabriel ma ho superato la delusione dell’abbandono continuando a godere della loro musica.
Non c’è un solo album dei Genesis che non mi piaccia, pur con una distinta scala di valori, anche se sono paradossalmente più affezionato agli album che ebbero meno successo commerciale. Non ultimo Calling all stations, con la splendida voce di Ray Wilson, cantante superbo ingiustamente sottovalutato moralmente dagli stessi Genesis. Fu l’ultimo album in studio, uscì nel settembre 1997, la bellezza di 23 anni fa. Era un gran bell’album, con tante perle. Ma c’era da digerire la nuova voce, evento sempre traumatico per i fan. Il tour e l’album non riscossero l’attenzione che i Genesis si aspettavano. Tony e Mike non ebbero pazienza e decisero di piantarla lì con quel progetto, liquidando Ray Wilson senza troppi complimenti.
Se avessero avuto un interesse musicale, invece che esclusivamente economico, avrebbero almeno provato un altro album. Ma evidentemente non avvertivano questa urgenza, i Genesis erano sopravvissuti anche all’addio di Phil Collins solo nella speranza di continuare ad incassare.
Premesso che ognuno ha il diritto di scegliere la sua strada, e quindi Tony, Mike e Phil possono fare naturalmente ciò che vogliono.
Potrebbero smentire chi pensa che tornino solo per i soldi (reunion non per soldi ma per denaro… adattando il titolo italiano di un celebre film di Billy Wilder) mettendo in cantiere musica nuova, un album degli anni Duemila. Ma è assolutamente prematuro anche solo ipotizzarlo. La certezza per ora sono i concerti.
In ogni caso, Tony, Mike e Phil devono essere grati proprio a due ex membri, Steve Hackett e Ray Wilson, che negli ultimi anni hanno ripreso, cantato e suonato gran parte del repertorio Genesis, per la gioia di fan vecchi e nuovi che non avevano avuto la fortuna di partecipare a loro concerti nel periodo d’oro. Come il mio primo concerto, al PalaEur, quando i Genesis vennero a presentare Selling England by the pound. Una serata semplicemente meravigliosa, indimenticabile.

Un articolo del musicista Fabio Zuffanti

https://www.lastampa.it/spettacoli/musica/2020/03/04/news/torniamo-a-suonare-insieme-l-annuncio-dei-genesis-che-in-autunno-saranno-in-tour-1.38549014?fbclid=IwAR3pIO4PkQ7MkPxwICMnZ7ctCBChLUX9qnnWVHnu1KHL9tUK8Z-6hyIZ5EQ

Hackett, Wilson e la musica dei Genesis su Visto dal basso

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Leandro De Sanctis

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