CALCIO Juventus-Barcellona 3-0

Forse non sarà stata la Juventus perfetta ma ci è andata vicina. Fosse entrato il quarto gol sarebbe stato ancor più rassicurante per i bianconeri, ma è anche vero che Buffon ha compiuto uno straordinario intervento su Iniesta (se l’ìè perso Dani Alves sul taglio di Messi), sull’1-0, e che un paio di tiri dei catalani non sono passati molto lontano dai pali della porta bianconera.

La Juventus ha giocato una gara tatticamente accorta e precisa, dimostrando di aver studiato benissimo l’avversario,  di avere fiato e testa. Ma poi, come sempre, i lampi dei singoli e il gioco della squadra hanno concretizzato il punteggio. Un gol su azione dalla fascia destra, con il consueto tocco di Cuadrado e l’invenzione di Dybala che si è girato colpendo col sinistro a giro. Un gol su azione dalla fascia sinistra con Mandzukic determinante nell’affondo e nell’intelligente passaggio indietro verso un Dybala lasciato solo dalla difesa del Barcellona: e il suo sinistro è stato implacabile.
Una Juve tosta e decisa, che ha reso subito amara la serata di tutta l’Italia gufante, di quei poveracci che non avendo una squadra  propria per cui tifare su ribalte del genere, di volta in volta si attaccano ai rivali della Juventus.
La quale nel secondo tempo ha reso corposo il vantaggio: il precisissimo colpo di testa di Chiellini, che ha trafitto in diagonale Ter Stegen anticipando e beffando la marcatura di Mascherano.
Centrocampo solido con Khedira e Pjanic in ottima serata, difesa attenta e pulita, saggia la scelta di Allegri di puntare su Alex Sandro a sinistra. Rincon a a questi livelli, subentrando, ha dimostrato un po’di ingenuità, concedendo al Barcellona l’unica punizione poco fuori area, che avrebbe potuto rivelarsi fatale. Forse era meglio mettere Marchisio. Ma Allegri sa cosa fare e anche stasera ha dimostrato quanto siano importanti per questa Juventus la sua bravura e le sue qualità di gestore.
Ora ci si chiede se la Juve possa fare la fine del Paris St.Germain, a cui  non bastò un 4-0 casalingo per qualificarsi, subendo l’incredibile rimonta del Barca, che vinse 6-1 all’ultimo respiro. Vedremo. Allora dicemmo un po’ tutti che la Juve non si sarebbe mai fatta rimontare quattro gol. Tra una settimana vedremo…

 I gialli inventati
L’arbitro Marciniak, polacco, non mi è piaciuto, soprattutto quando ha sventolato cartellini gialli, spesso a sproposito, talvolta sbagliando clamorosamente come nel caso di Mandzukic, punito nel secondo tempo per…aver  subito un fallo  che lo ha fatto cadere rovinosamente. Ma anche l’ammonizione a Khedira per una presunta simulazione è stata un’ingiustizia. Come quella data a Lemina.

Messi, fair play dimenticato
Non è stato bello vedere Messi rifiutare l’abbraccio di Mandzukic dopo un contrasto tra i due, quando peraltro era stato l’argentino a commettere fallo trattenendo per il braccio il croato. Forse quando si sta perdendo riesce più difficile sfoggiare fair play. Bello invece, visti i precedenti (ricordate i Mondiali in Brasile? Il morso di Suarez a Chiellini in Italia-Uruguay?) l’abbraccio tra Chiellini e Suarez: un duello tosto ma corretto tra di loro.

Leandro De Sanctis

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