ATLETICA Golden Gala: sarà una notte altissima?

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Bondarenko spiega a Ukhov chi è quella signora che si è alzata per
raccogliere l’applauso della platea: Sara Simeoni è stata primatista
mondiale del salto in alto e 34 anni vinse il Golden Gala insieme con
Pietro Mennea, a cui oggi la manifestazione è intitolata. «Se potessi mi
piacerebbe vederla a bordo pedana! Questi tre ragazzi sono tre atleti
completamente diversi. Barshim ad esempio ha una rincorsa leggerissima e
poi vola come una piuma sopra l’asticella.Ho visto la gara di
Bondarenko a Tokyo, ha una rincorsa e uno stacco incredibili, potrebbe
essere lui il favorito per la vittoria. Attenzione, però,
all’imprevedibilità di Ukhov, una vera mina vagante». Giudizio condiviso
dal marito ed ex saltatore azzurro Erminio Azzaro: «Ukhov è un saltatre
vecchio stile con forza superiore. Barshim è agile ed ha una reattività
formidabile. Bondarenko l’ho visto notevolmente migliorato tecnicamente
rispetto ai Mondiali ed ha una rincorsa fuori dagli schemi».
        La gara di salto in alto si annuncia come il clou del Golden
Gala Pietro Mennea che stasera andrà in scena all’Olimpico. Specialità
rinata sotto la spinta di vari atleti in grado di salire in alto, fino a
sfidare il record mondiale di Sotomayor, il 2,45 del cubano che resiste
dal 1993. Avere cinque saltatori da 2,40 è prerogativa solo di
un’Olimpiade o un Mondiale: il promoter del Golden Gala, Gigi D’Onofrio,
è riuscito a confezionare una gara che è il top della specialità (e c’è
un azzurro per cui tifare: Fassinotti). Il record? Tutto può succedere.
I nomi: il russo Ukhov (2,42 indoor, 2,41 all’aperto nel 2014),
l’ucraino Bondarenko (2,41 nel 2013, 2,40 quest’anno), Barshim del Qatar
(2,40, oro ai Mondiali indoor di Sopot), il canadese Derek Drouin e il
russo Aleksey Dmitrik. Barshim, Bondarenko, Ukhov, tre modi diversi di
essere campioni anche nell’approccio in pubblico. Barshim, un giunco con
gli occhialoni neri che lo fanno somigliare ad un personaggio da
cartone animato. Educato, garbato, sorridente: «La nostra specialità è a
un livello tale che anche se salti 2,39 rischi di restare fuori dal
podio. Penso che sia possibile realizzare il record mondiale, ma non so
chi di noi ci riuscirà».
        Ukhov ha deciso di indossare i panni del tenebroso, complice la
lingua resta nel suo mondo, sguardo chiuso, nascosto sotto i lunghi
capelli, risposte banali a monosillabi, un mix forse irridente e
scostante, forse ironico: «Con un trampolino sotto i piedi si può
saltare più in alto. Chi vincerà? Vedremo. Di sicuro con un salto sopra i
due metri». Bondarenko confessa di aver bisogno di qualche gara per
arrivare al top. Si è allenato molto a Formia, in Sudafrica, in Estonia,
trovando modo di dedicarsi al suo relax prediletto. la pesca. «Sto
crescendo». Bohdan è dotato di simpatia e umorismo, ed evita la trappola
della guerra russo-ucraina, come peraltro Ukhov: «Sono stato via, non
ho seguito la politica».

Leandro De Sanctis

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