Juventus-Torino 2-1 | Nkoulu, batticuore e testate

Juventus-Torino 2-1. Fino al minuto 77 il titolo migliore per questo derby sarebbe stata una battutaccia volgare, perfino scontata in virtù del gol realizzato da Nkoulu dopo 9 minuti di gioco. Poi la Juventus, poco brillante e fantasiosa, opaca e spuntata, ha usato la testa. E due zuccate hanno portato prima al pareggio poi al sorpasso a due minuti dal 90′.
Il protagonista assoluto è stato ancora una volta Cuadrado, dimostratosi l’uomo di maggior classe del derby torinese: prima ha segnato un gran gol con un tiro perfetto da fuori area, ma la posizione di Bonucci che secondo Orsato e il VAR ha ostacolato l’intervento del difensore granata Lyanko, ha portato all’annullamento. Poi sono stati due suoi deliziosi cross a innescare i gol bianconeri: Cuadrado ha scodellato due cross a pochi metri dal portiere Sirigu, scavalcando la difesa granata. Il primo messo in gol da McKennie (prima rete di uno statunitense nella Juventus) che era entrato da poco, il secondo è stato trasformato in gol da capitan Bonucci, dopo che l’unico lampo di Dybala era stato sventato dal corpo di Lyanco.
E così ancora una volta il Torino si è visto rimontato, e ha incassato la sesta sconfitta negli ultimi sette derby. Ma c’è mancato davvero poco che la squadra di Giampaolo non confezionasse la peggiore delle sorprese per i Campioni d’Italia, che perdendo sarebbero andati in crisi in classifica.
Bonucci dice che è stata colpa della Juve, e ha anche ragione, ma il Torino si è schierato tatticamente molto bene in difesa e nel primo tempo ha tenuto in scacco una Juve che in pratica non ha mai tirato. Singo ha giganteggiato, la Juve non ha saputo nè perforare la barriera difensiva con il fraseggio, nè rendersi pericolosa da fuori area.
Anzi, è stato il Toro ad avere le migliori occasioni (almeno tre chiare chances) e senza la prodezza del portiere Szczesny su Zaza, il Toro avrebbe addirittura potuto trovarsi sul 2-0. Anche de Ligt è apparso impreciso e distratto, poco deciso perfino nei contrasti e nel piazzamento. Al Torino sono stati concessi tre contrattacchi che avrebbero potuto chiudere la partita.
Alla distanza è emersa stanchezza fisica e psicologica nel Torino, anche perché Pirlo ha trovato i cambi giusti, togliendo il pessimo Kulusevski, Rabiot e Danilo, mettendo in campo Ramsey, McKennie e Alex Sandro.
Per certi versi questa vittoria col batticuore è molto importante, perchè arrivata in una giornata in cui perfino Ronaldo non ne ha azzeccata una, sbagliando spesso anche tocchi semplici e passaggi. Dybala non si è quasi mai visto e la sua partita si può riassumere in un assist per Chiesa e nel tiro pericoloso nella parte finale. Nel primo tempo è stato un fantasma, poi è andato indietro a prendersi palloni successivamente perduti, o da lui o dai compagni., senza mai risultare risolutivo. Anche Chiesa avrebbe potuto fare di meglio: al tiro solo una volta, tanti dribbling evaporati senza finalizzazioni.
Il ritmo e l’aggressività sono mancati: e questa Juve se non gioca in velocità, specie contro difese chiuse, non sa sfondare.
Si è sentita l’assenza di Morata, in una partita in cui non ci sono stati i guizzi dei campioni, o meglio del fuoriclasse Ronaldo. Ma si è vista nel finale la voglia di non arrendersi e se Cuadrado è stato delizioso con i suoi cross, McKennie e Bonucci hanno saputo trovarsi al posto giusto nel momento giusto. E i tre punti sono davvero oro colato, anche se pensare che martedì al Camp Nou una Juve come questa riesca a sorpassare il Barcellona, sembra solo un sogno del tifoso disposto ad illudersi a tutti i costi.

Juventus-Torino 2-1

9′ Nkoulou (T), 77′ McKennie (J), 88′ Bonucci (J)
 JUVENTUS (4-4-2): Szczesny; Cuadrado, De Ligt, Bonucci, Danilo (71′ Alex Sandro); Kulusevski (57′ Ramsey), Bentancur, Rabiot (71′ McKennie), Chiesa; Dybala (91′ Bernardeschi), Ronaldo. All. Pirlo
TORINO (3-5-2): Sirigu; Nkoulou, Lyanco, R. Rodriguez; Singo, Meité, Rincon, Linetty (90′ Segre), Ansaldi; Zaza (74′ Lukic), Belotti. All. Giampaolo
ARBITRO: Orsato
Ammoniti: Kulusevski (J), Lyanco (T), de Ligt (J), Lukic (T), Cuadrado (J9, Bonazzoli (T)

Il gol di McKennie
Il gol di McKennie

Leandro De Sanctis

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