Uefa dà lezione al volley: finale Champions da San Pietroburgo a Parigi

Uefa dà lezione al volley: finale Champions da Mosca a Parigi. Una risposta immediata. Ecco cosa serviva per sottrarsi alla lucida e irresponsabile follia omicida di Putin e della Russia. Se non la dà lo sport, che spesso è usato della dittature come fiore all’occhiello per decantare qualità organizzative e agonistiche, chi potrebbe darla?
E il tanto vituperato calcio stavolta ha dato una lezione a quella parte di sport ancora cieca e sorda. La Uefa ha immediatamente tolto la finale di Champions League a San Pietroburgo, come mi auguravo ieri mattina su questo sito, per spostarla a Parigi. La Formula 1 ha annullato il Gran Premio di Russia, che avrebbe dovuto svolgersi a Sochi.
Non si può far finta di niente di fronte all’aggressione espansionistica di una Russia che invadendo l’Ucraina si è posta al di fuori di ogni organizzazione civile, di ogni unione e convenzione. Quindi anche dello sport.

Calcio e Formula 1, FIA e Uefa: scelte rapide e responsabili


Se queste immediate prese di posizione di calcio e Formula 1 sono state risposte responsabili, la tenacia della FIVB e della CEV è sconcertante. E’ perfino ovvio che non si può andare in Russia a giocare partite di volley per le coppe europee, magari anche con squadre monche perché ai giocatori ucraini non verrà concesso il visto. Inevitabile obbligare al campo neutro, se non in futuro all’espulsione di tutte le squadre russe, naturalmente incolpevoli, se non di avere governanti guerrafondai. Ma nel mondo di oggi, che consente di risolvere in altro modo i problemi, l’atto di guerra di un dittatore che da decenni gioca con le elezioni a suo piacimento, non può restare pacificamente impunito.
Continuare ad affermare che i Mondiali di volley si svolgeranno in Russia, come pare stia facendo la FIVB (che pare abbia avviato sondaggi informali per sapere se Polonia e Italia, come si leggeva ieri su Visto dal basso, possono sostituirsi nell’organizzazione del torneo) avanza anche sospetti sui legami nascosti che potrebbero teoricamente vincolare la Federazione Internazionale. Di sicuro FIVB e CEV hanno dimostrato di non essere all’altezza degli altri organismi sportivi, come appunto FIA e UEFA ad esempio.
Ma nonostante tutto, non prendo nemmeno in considerazione l’ipotesi che la Russia mantenga il suo Mondiale di volley. La FIVB sarà costretta, anche se tardivamente, ad adeguarsi a ciò che tutto il suo mondo vuole. Pensate cosa accadrebbe se, in un estremo gesto rivoluzionario su cui purtroppo non si può contare, tutte le federazioni rifiutassero di andarlo a giocare, questo mondiale in Unione Sovietica. Ops, pardon, anche se Putin ne ha nostalgia e vorrebbe ricrearla a suon di bombardamenti, l’URSS non c’è più. Lo ha detto la Storia.
Sotto ci sono i link di alcuni siti italiani di pallavolo sull’argomento: Dal 15 al 25, iVolley magazine, Volleyball.it, Volley News. Mi ha fatto particolarmente piacere registrare la ferma presa di posizione contraria al Mondiale in Russia di Volleyball.it, in sintonia con la mia in Visto dal bassoLuca Muzzioli non si ferma alla cronaca ma prende posizione chiaramente: il Mondiale in Russia non s’ha da fare!

Il presidente Manfredi: Fare i Mondiali altrove

Il presidente della Fipav Giuseppe Manfredi ha rilasciato una dichiarazione all’Adnkronos sull’opportunità di mantenere in Russia i prossimi Mondiali di pallavolo: “Io spero che non si facciano, se perdura questa situazione, è una questione di buon senso. Ieri ho sentito la Confederazione Europea per capire gli umori e cosa si può fare, e sono stato al Coni: vediamo se riesce a fare un intervento deciso anche con il Governo per evitare di andare lì. La preoccupazione è tanta, ma il vero problema è che queste benedette sanzioni non vengono fuori, i nostri tempi non sono quelli della politica, lo sport vive ad horas e agosto è dietro l’angolo. Stiamo premendo perché si faccia qualcosa quanto prima, fermo restando che lo sport non si ferma, faremo i Mondiali da qualche altra parte”.
Il presidente federale dovrà battersi per convincere le riottose CEV e FIVB a seguire l’unica strada possibile, l’unioca che tutto il mondo sano dello sport chiede allo sport in genere e a uno sport come la pallavolo in particolare.

https://www.volleyball.it/blog/crisi-ucraina-russia-la-fia-cancella-sochi-luefa-toglie-la-champions-da-s-pietroburgo-fivb-e-cev-vergognoso-silenzio/
https://www.volleynews.it/la-fivb-non-rinuncia-ai-mondiali-in-russia-gli-eventi-continueranno-come-previsto/

L’Ucraina chiede aiuto e reazioni adeguate

La Federazione di pallavolo dell’Ucraina, tramite il presidente Mykhailo Melnyk ha inviato lettere alla FIVB e alla CEV con richieste precise che sanno di appello, legittimo e giustificato.
“Ieri sera sono state inviate lettere alla Federazione Internazionale di Pallavolo (FIVB) e alla Confederazione Europea di Pallavolo (CEV) sulla guerra che la Russia ha iniziato contro il nostro Paese.
In questo momento, ognuno sta facendo il suo lavoro. Abbiamo chiesto di vietare a tutte le squadre e club nazionali russi di partecipare a competizioni internazionali sotto gli auspici di CEV e FIVB e di decidere di cambiare città e paesi del Campionato Mondiale di Pallavolo 2022.
Molti dicono “lo sport fuori dalla politica”, ma questo non quello che noi sosteniamo!!! Lo sport è politica, soprattutto quando un giorno ti svegli al suono delle esplosioni e non capisci ancora che la guerra è iniziata!!! E gli aerei volano sopra la tua testa, o le pistole sparano e civili e bambini muoiono !!!
E ancora peggio quando i russi dicono che ci stiamo sparando e ci stanno proteggendo !!! Non abbiamo bisogno della vostra protezione, non siamo vostri fratelli e sorelle da molto tempo!!!
Comprendiamo che avete la censura e verità che non conoscete, e forse domani sarai disconnesso da Internet, ascolterai con calma “Solovyov” e “kiselova”, ma un giorno ti vergognerai di guardarci negli occhi per quello che il tuo governo ha fatto!!!
L’unica cosa che posso dirti è “grazie” per averci unito, il Popolo Ucraino, con la lettera maiuscola. Siamo uno, ci sosterremo l’uno con l’altro, siamo nella nostra Nazione e sei tu che sei venuto sulla nostra Terra con la guerra !!! E a te, Dio giudicherà !!!”

Leandro De Sanctis

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