Juventus-Udinese 0-1 | Juve sgonfia e spenta, l’Inter si cuce lo scudetto

Juventus-Udinese 0-1 | Juve sgonfia e spenta, l’Inter si cuce lo scudetto.
Un solo punto nelle ultime tre partite, con due sconfitte pesantissime nell’economia del campionato ancorché di misura. E come spesso capita quando le serate sono storte, la Juventus non è stata nemmeno fortunata se si pensa all’azione del gol di Giannetti, se si sottolinea che Szczesny non ha fatto neanche una parata. E così se il 3-0 di Udine nella giornata inaugurale aveva acceso entusiasmi, lo 0-1 di stasera con ila Juve che ha perso l’imbattibilità casalinga (non perdevano dalla scorsa stagione con il Milan) ha messo una pietra tombale sul sogno di poter lottare fino alla fine per lo scudetto, reso già flebile dal pareggio con l’Empoli e dal ko di San Siro con l’Inter.

Juventus-Udinese 0-1 | Gravi errori anche sul gol…

Alex Sandro continua a essere decisamente poco fortunato in queste ultime uscite dopo otto anni in bianconero. In occasione del gol di Giannetti la difesa juventina è posizionata male, Alex Sandro si ritrova da solo a impattare il pallone senza poterlo colpire e rinviare nettamente, così che Giannetti si vede carambolare davanti una palla facile da spingere nella porta vuota, perché Szczesny è in tuffo verso destra. Considerato che l’azione nasce da un calcio piazzato, sicuramente si sarebbe dovuto fare meglio.
In una sola volta sono così spazzati via commenti e previsioni rivelatisi inutilmente ottimistici. La classifica dice che l’Inter ha 7 punti reali di vantaggio, che possono diventare 10 se vincerà il recupero con l’Atalanta e addirittura 11 considerato il vantaggio nerazzurro nei confronti diretti. Lo ricordo solo per dovere di…aritmetica. In realtà ora la Juventus è stata risucchiata anche dal Milan, piombato a 1 punto dal secondo posto.
L’aspetto psicologico ha influito negativamente? Sicuramente ed è concatenato: il pari con l’Empoli ha smorzato la sfida di San Siro, la sconfitta con la capolista ha tolto baldanza e lucidità alla Juve di stasera, sconfitta da una squadra che ha indirizzato nello specchio della porta solo il tiro ravvicinato di Giannetti.

Juventus-Udinese 0-1 | E’ mancato…tutto. Anche un rigore

La realtà dice che stasera non ha funzionato nulla. Ancora una volta tanti errori nei fondamentali tecnici: passaggi sbagliati, stop mal riusciti, contrasti molli e perduti. Allegri non avendo Vlahovic, ancora infortunato, ha puntato su Milik e Chiesa. Milik ha sprecato un’ottima occasione nel primo tempo mancando la deviazione vincente di piede, poi sul bel cross di Alex Sandro (un cross perfetto come ne rovesciava in area ai bei tempi) ha indirizzato bene di testa ma centralmente. Avrebbe anche potuto rimediare un rigore, quando il portiere Okoye in uscita lo ha colpito in volto con i punti. Più guardo l’azione e più credo che si potesse e dovesse fischiare il rigore. E’ un passo del regolamento interpretabile e quindi aperto a ogni valutazione. Poi nella ripresa Milik ha segnato ma sugli sviluppi di un corner che Chiesa ha calciato facendolo uscire dal campo.
Si fa fatica a capire perché Weah continui a giocare in questo modo, senza prendere iniziative, tentare dribbling, affondare invece che indietreggiare. La fascia destra nel primo tempo è stata una zona morta.
A un certo punto Weah si è anche spostato a sinistra per muovere le acque. Non è esistito nel primo tempo il gioco sulla fascia destra, spesso decisivo negli ultimi tempi grazie soprattutto a McKennie. Ma stasera il texano è incappato nella sua peggiore partita: incolore, sciapa. Non è un caso che la Juventus abbia giocato male e perso la partita che McKennie, uno dei migliori fin qui, ha sbagliato. Il gioco si è sviluppato a sinistra, con Chiesa e Cambiaso a cercarsi, talvolta con l’ausilio di un Rabiot ancora palesemente lontano dalla condizione migliore. A tratti gli scambi sono stati anche veloci, ma non si è mai puntata con decisione la porta, provando l’uno contro uno, e non si è praticamente mai arrivati al tiro, difetto imperdonabile. Movimento, frenesia, errori e confusione velleitaria.
Cambiaso e Bremer sono stati gli unici a toccare la sufficienza, ma Milik unica reale punta è risultato isolato. In fondo l’unica grande occasione, a parte il gol annullato, è stato quel pallone spiovuto in area (da Cambiaso) che Yildiz è riuscito solo a sfiorare con un bell’inserimento.
E’ mancato anche Locatelli e con Danilo squalificato a far partire il gioco è toccato a Bremer (e in parte Alex Sandro): si spiega anche così la povertà delle occasioni e del gioco juventino. L’Udinese è stata brava a capitalizzare al massimo il gol di Giannetti, serrando i ranghi difensivi, sovrastando gli juventini sui contrasti e mantenendo posizioni che la mancanza di inventiva si sono rivelate sufficienti per lasciare Torino da trionfatrice. L’Udinese aveva vinto solo due partite prima di stasera (con 13 pareggi). La Juventus ha segnato un solo gol nelle ultime tre partite, nessuno nelle ultime due. Il rischio di un ulteriore contraccolpo psicologico è reale, specie considerando che il Milan si è riportato in linea per un secondo posto che solo un mese fa sembrava compromesso.

Juventus-Udinese 0-1

Marcatore: 25’ Giannetti (U)

Juventus: Szczesny; Gatti, Bremer, Alex Sandro; Weah (16’ st Yildiz), McKennie, Locatelli (32’ st Nicolussi Caviglia), Rabiot (C), Cambiaso (39’ st Cerri); Chiesa (32’ st Iling-Junior), Milik. A disposizione: Pinsoglio, Scaglia, Kostic, Miretti, Rugani, Alcaraz, Djaló, Nonge Boende. Allenatore: Allegri.

Udinese: Okoye; Perez, Giannetti, Kristensen; Ehizibue (20’ st Joao Ferreira), Lovric, Walace (C), Samardzic, Zemura (20’ st Ebosele); Thauvin (32’ st Brenner), Lucca (32’ st Success). A disposizione: Silvestri, Padelli, Zarraga, Isaac, Davis, Kamara, Tikvic, Kabasele, Payero. Allenatore: Cioffi.

Arbitro: Rosario Abisso, della sezione di Palermo

Ammoniti: Ehizibue (U), Bremer (J), McKennie (J), Gatti (J), Walace (U), Success (U), Nicolussi Caviglia (J)

Recupero: 2’ pt, 4’ st

Leandro De Sanctis

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