Juventus-Sampdoria 4-1 | Coppa Italia serena con Rugani goleador

Juventus-Sampdoria 4-1 | Coppa Italia serena con Rugani goleador.
Una serata così tranquilla e frizzante la Juventus non l’aveva mai vissuta quest’anno. Un paio di minuti di punti interrogativi figli del fresco passato, innescati dallo splendido gol di Conti (al primo tiro in porta di una Samp inesistente in attacco). Va considerato che la Sampdoria è in una fase particolarmente complicata e delicata della sua stagione: appena esonerato D’Aversa, non ancora in panchina Giampaolo. Detto questo e ricordando le pene sofferte dai bianconeri contro le piccole (è con loro che è stato compromesso il campionato) la Juve ha giocato una partita bella e divertente. Un atteggiamento positivo, aggressivo, voglioso: tanti tiri in porta, magari spesso troppo centrali ma viva la faccia: l’esasperato fraseggio fino a pochi metri dai portieri è risultato spesso quasi irritante. E’ sembrata un Juventus desiderosa di riappropriarsi delle sue abitudini, dominare l’avversario, tirare in porta, cercare il gol, buttarsi su ogni pallone, in ogni contrasto con carattere e determinazione.

Juventus-Sampdoria 4-1, striminzito l’1-0 del primo tempo

Davvero striminzito il minimo vantaggio con cui la Juventus è andata al riposo. La rete di Cuadrado su punizione procurata da Morata. Ma tante altre occasioni: cross, fraseggio, tiri che hanno esaltato le qualità del portiere Falcone. Ci hanno provato Morata, Cuadrado, Arthur e perfino Rugani, che ha approfittato con intelligenza delle libertà che l’attacco doriano ha concesso con la sua assenza propositiva. Morata aveva anche segnato il 2-0, poi annullato per il precedente fallo di Rabiot su Rincon, segnalato dal VAR.
Non a caso il gol del raddoppio e della (presunta) sicurezza è proprio Rugani a realizzarlo con un magnifico e preciso colpo di testa sull’assist di Cuadrado. Per Rugani è l’ottavo gol in bianconero. La Signora in giallo viene scossa e spaventata due minuti dopo l’ingresso programmato di Dybala e Chiellini (al posto di un opaco Kulusevski e del rientrante Danilo dopo lunga assenza). Conti dalla destra indovina una traiettoria micidiale che va ad accarezzare il palo alla destra dell’incolpevole Perin prima di adagiarsi in rete.
Un’altra azione doriana, tanto per alimentare il pathos abituale (come si fa a definirla occasione per il pareggio lo sa solo il telecronista di Italia1 che già si era distinto nella Supercoppa: al punto che nella sintesi delle azioni salienti nemmeno c’è…) ma subito arriva il gol del 3-1, la rete del doppio vantaggio firmata da Dybala. Un avventato passaggio del portiere Falcone veniva intercettato da Locatelli. Pronta apertura per Dybala che insaccava. Nella girandola dei cambi il pubblico juventino ha scoperto Akè, capace di guadagnare un rigore nella sua prima iniziativa. Bello il gesto di Dybala, rigorista designato, che lasciava il tiro a Morata ancora a secco e poco fortunato nel suo rapporto con gol (buoni o annullati) e col VAR. Precisissimo il suo potente diagonale rasoterra che batteva lo specialista Falcone (il migliore della Samp nonostante i quattro gol subiti).
Un 4-1 che ristabiliva anche numericamente un minimo di giustizia nel rappresentare il divario tra le due squadre, proiettando la Juventus nei quarti di finale della Coppa Italia per la sedicesima volta consecutiva. Ora affronterà la vincente di Sassuolo-Cagliari.

Juventus-Sampdoria 4-1, il risveglio dell’entusiasmo

Una serata positiva e incoraggiante per la Juventus (26 tiri in porta, 15 nello specchio: un’insolita abbondanza), non solo per il risultato (la Sampdoria è stata davvero poca cosa) ma per l’atteggiamento mostrato dai singoli e dalla squadra. Si è visto maggiormente anche Arthur, che ha ricordato quanto a questa Juve serva una regia pulita e fantasiosa. Anche se al brasiliano chiederei ancora una maggiore lucidità propositiva nella fase offensiva. Difficile capire l’involuzione di Kulusevski, che ha smarrito le sue capacità di finalizzatore e che non è riuscito ad essere completamente convincente nemmeno in una gara che la Juve ha dominato. Anche se è vero che, specialmente nel primo tempo, giocare contro una difesa così chiusa come quella della Samp, non era facile e induceva spesso a rinculare fin dalle parti di Perin, sperando di incoraggiare l’avanzamento e la nascita di spazi nella metà campo doriana.
Nota positiva il baby Aké: potrebbe essere una buona carta da giocare in certi finali di partita. La sua agilità, la sua intraprendenza, potrebbero far comodo. Peccato che non ci sia stato troppo spazio per Kaio Jorge. Peccato che Alex Sandro abbia rimediato un inutile cartellino giallo.

Juventus-Sampdoria 4-1

RETI: Cuadrado 25′ pt, Rugani 7′ st, Conti 18′ st, Dybala 22′ st, Morata rig. 32′ st

JUVENTUS

Perin; De Sciglio, Danilo (17′ st Chiellini), Rugani, Alex Sandro; Locatelli , Arthur (30′ st Bentancur), Rabiot; Cuadrado (30′ st Aké), Morata (35′ st Kaio Jorge), Kulusevski (17′ st Dybala)

A disposizione: Szczesny, Pinsoglio, Pellegrini, De Winter, Mckennie, Miretti, Soulé

Allenatore: Landucci 

SAMPDORIA

Falcone; Conti (19′ st Candreva), Magnani, Augello (36′ st Dragusin), Murru; Thorsby (19′ st Vieira), Rincon, Askildsen, Bereszynski; Caputo (38′ st Ciervo), Torregrossa (19′ st Gabbiadini)

A disposizione: Ravaglia, Saio, Ferrari, Aquino, Yepes, Trimboli

Allenatore: Tufano

ARBITRO: Forneau

ASSISTENTI: Lombardo, Pagnotta

QUARTO UFFICIALE: Baroni

VAR: Nasca, Tegoni

AMMONITI: 34′ st Alex Sandro, 41′ st Rincon, 44′ st Vieira

Leandro De Sanctis

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