Juventus-Atalanta 2-2, due rigori di Ronaldo, 1 punto d’oro

Juventus-Atalanta 2-2, due rigori di Ronaldo, 1 punto d’oro. Quando un pareggio può valere quasi come una vittoria. La terza sconfitta consecutiva della Lazio con il Sassuolo aveva regalato il secondo match-scudetto alla Juventus, che dopo aver fallito miseramente l’occasione di San Siro col Milan, stava franando anche contro l’Atalanta. Temevo molto la sfida con i bergamaschi e la consideravo lo snodo cruciale di questa stagione italiana. Fino al 90′ l’Atalanta, che per un’ora ha impartito una severa lezione di gioco ai bianconeri, stava accarezzando il dolce sapore del colpaccio, interrompere la serie di 36 partite casalinghe senza sconfitte dei torinesi (ora sono diventate 37). Poi il fallo di mano di Muriel sanzionato dall’arbitro Giacomelli (nel primo tempo ha usato un metro difforme su falli e cartellini gialli, Cuadrado sarà squalificato e salterà la sfida col Sassuolo) ha determinato il secondo rigore della serata (51° in campionato per fallo di mano) e il secondo gol di Cristiano Ronaldo.
E già perché sono stati due rigori a tenere in vita la Juve: il primo (braccio di De Roon su cross di Dybala) da inserire nella casistica della folle regola in vigore sui falli di mano. Il secondo più banale e limpido nella sua dinamica, perché Muriel tiene il braccio effettivamente largo quando impatta il tocco di Higuain. Entrambi i rigori sono stati realizzati con grande precisione e freddezza da Ronaldo, che ha scelto la botta forte alla destra del portiere Gollini.

Atalanta da Champions, lezione di gioco

L’Atalanta ha dimostrato grande personalità e maturità, imponendo il suo gioco alla Juventus in maniera netta per tutto il primo tempo. Un possesso palla assoluto, una marcatura quasi a uomo sui centrocampisti bianconeri e la capacità di impedire la nascita di un abbozzo di gioco juventino. Dybala doveva venirsi a prendere la palla troppo indietro, riducendo il suo potenziale offensivo, anche se in un paio di occasioni ha saputo ugualmente rendersi pericoloso. Manovra lenta e senza sbocchi, troppo spesso si optava per il passaggio indietro addirittura fino al portiere Szczesny. Con due campioni come Ronaldo e Dybala là davanti, la Juve non riusciva a servirli. Troppo lento il giro palla, con la sfera che restava sempre qualche secondo di troppo attaccata al piede di chi doveva lanciare, fosse Cuadrado o Rabiot, Danilo o Matuidi o Bernardeschi. E soprattutto la squadra non faceva pressing, trovandosi così il nemico sempre alle porte, l’Atalanta in un baleno al limite dell’area. Sarri aveva lasciato fuori Pjanic, oltre ad Alex Sandro, puntando su Matuidi e Danilo.
Quando al 16′ arrivava il gol di Zapata, frutto di un’azione filtrante in velocità, il vantaggio atalantino sembrava perfino logico. E per tutto il primo tempo i nerazzurri, in maglia verde, hanno comandato il gioco.
Ecco, non è il momento di tornare su certi argomenti, ma la Juventus di Sarri un gioco non ce l’ha ancora. Per vedere il bel gioco allo Stadium, c’è voluta l’Atalanta giovane e spregiudicata di Gasperini. Se dico che ha le sue chance in Champions non è una boutade: con la formula della partita secca dai quarti di finale, l’Atalanta non deve porre limiti ai suoi sogni, come peraltro ha confermato Gasperini (“La Champions è il nostro obiettivo”)

I due rigori di Ronaldo

La Juventus cominciava meglio la ripresa, maggior dinamismo e decisione. Ma quando sono entrati Muriel e Malinovskji, ricordando le loro recenti prodezze, ho avvertito inquietudine. Non ho fatto in tempo ad apprezzare il maggior coinvolgimento nel gioco di Rabiot, che il francese è tornato alle sue sciocchezze abituali perdendo palla nel tentativo di dribbling e con contrasto molle. Da quella palla persa è nato il secondo vantaggio atalantino, con un tiro preciso di Malinovskji su assist di Muriel. Ronaldo ha sfiorato il gol obbligando Gollini a un grande intervento, ma l’Atalanta tutto sommato stava meritando il successo (sarebbe stato il decimo consecutivo), anche perché l’ingresso di Douglas Costa non risultava devastante come accadeva qualche tempo fa. Allo scadere il secondo rigore, Juve salva, il +6 sull”Atalanta diventava +8 sulla Lazio seconda in classifica, +9 sui bergamaschi terzi. Aspettando l’Inter che giocherà lunedi col Torino e che potrà affiancare la Lazio a -8.

Juventus-Atalanta 2-2

MARCATORI: 16′ Zapata (A), 55′ rig., 90′ rig. Cristiano Ronaldo (J), 80′ Malinovskyi (A)
 
JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Cuadrado, Bonucci, De Ligt, Danilo (57′ Alex Sandro); Rabiot, Bentancur, Matuidi (81′ Ramsey); Bernardeschi (57′ Douglas Costa), Dybala (69′ Higuain), Ronaldo. All. Sarri
 
ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Palomino (75′ Caldara), Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler (75′ Tameze), Castagne; Gomez (68′ Malinovskyi), Ilicic (58′ Pasalic); Zapata (68′ Muriel). All. Gasperini
Arbitro: Giacomelli
Ammoniti: Bernardeschi (J), Cuadrado (J), Pasalic (A), Rabiot (J), Hateboer (A)

Leandro De Sanctis

Torna in alto