Sassuolo-Juventus 4-2 | Una Juventus tragicomica

Sassuolo-Juventus 4-2 | Una Juve tragicomica 

 Altro che euforia, come spauracchio da cui guardarsi. Lo aveva detto Allegri, ma euforia per che cosa? Non certo per un fugace primo tempo, a Udine nella prima giornata, che aveva illuso un po’ tutti o per la pur bella vittoria sulla Lazio. La Juventus crolla di nuovo a Sassuolo, come un anno fa, ma il modo in cui è sprofondata regalando a Berardi & C. la prima serata di grande gioia del campionato, inorridisce, preoccupa e spaventa.

Paradossalmente penso che la papera di Szczesny che si è tirato sui polpacci e in porta l’innocuo tiro di Lauriente, reso velenoso dalla pioggia, sia l’episodio meno colpevole, anche perché c’era tutto il tmepo per rimediare.

La serata incubo di Sassuolo è di quelle che possono stroncare una carriera, quella di Gatti, incappato in una serie di gaffes sublimata dall’assurdo, inspiegabile e ingiustificabile autogol che nei minuti di recupero ha fissato il punteggio sul 4-2.

  Sassuolo-Juventus 4-2 | Svarioni e marcature inesistenti

 La cronaca diventa quasi inutile. Sassuolo due volte in vantaggio e due volte ripreso. Alla papera di Szczesny ha risposto l’autogol di Viña che ha deviato in rete il cross di Chiesa per anticipare l’inserimento di McKennie. Il raddoppio degli emiliani al 40′: Gatti sbaglia il passaggio e innesca l’azione del Sassuolo, con Matheus Henrique che serve tranquilamente Berardi, a sua volta senza marcatura di Bremer, che quei palloni li sbaglia raramente.

E pensare che nel primo tempo la Juventus ha avuto altre occasioni per segnare, ma pure il Sassuolo è andato vicino al gol (Laurientè di testa, bella parata in tuffo di Szczesny). Un fuorigioco millimetrico di Vlahovic ravvisato dal VAR ha negato il rigore per fallo di mano di Tressoldi sul finire della prima frazione di gioco.

Il Sassuolo in campo si rende conto delle incertezze juventine e affonda il colpo in contropiede ogni volta che può. Berardi acuisce il rimpianto juventino per non averlo saputo o voluto prendere, ma se lui crea e rossa, e Laurientè non è Berardi, la Juve può salvarsi in più di un’occasione.

Nella ripresa fuori Kostic (evanescente) e Miretti (impreciso e molle) per Iling jr e Fagioli. Ma non è che la musica cambi molto perché l’inglesino fa più che altro il difensore, anche se è proprio Fagioli a trovare il lampo di un pregevole assist che dà a Chiesa la possibilità di scaricare in gol la sua rabbia, quando Vlahovic era appena uscito, sostituito da Kean.

Ma nemmeno i cambi (Weah per McKennie, poi Kean e infine Milik) trasformavano i bianconeri, che continuavano a regalare passaggi su passaggi (sbagliati) agli emiliani, balbettando in difesa come scolaretti al primo giorno di scuola dopo le vacanze. In questa situazione, il centrocampo annaspava senza rimedi.

Prendiamo il gol che ha riportato avanti il Sassuolo (che ha battezzato con fortuna la maglia gialla): il tiro di Laurientè è deviato da Szczesny sulla testa di Pinamonti che mette in rete indisturbato, in beata solitudine perchè Bremer è a vari metri da lui. Perché?

Nei minuti di recupero poi la goffa gaffe che rende tragicamente comica la brutta sconfitta juventina. Non si sa perché ma a battere una punizione-rinvio, sulla fascia sinistra della difesa, va addirittura il portiere Szczesny. Che non la tira in avanti, come dovrebbe, ma in orizzontale (madornale errore che anche nelle scuole calcio si insegna a vietare assolutamente), verso Gatti. Il quale cosa fa? La tira verso la porta rimasta ovviamente vuota, come se non fosse stato il portiere a passargliela. Segnale di evidente confusione in cui Gatti è  sprofondato, dopo aver regalato la palla dello 0-1 e aver sbagliato tanti altri passaggi in costruzione? Sicuramente il giocatore mentalmente non c’era più.

 Solo Chiesa da salvare in una trasferta disastrosa e condita da altre due ammonizioni (Rabiot e Danilo, dopo che l’arbitro non aveva punito un’entrattaccia su Vlahovic che in slalom stava puntando la porta dalla fascia destra). Non sto certo a rimpiangere Alex Sandro, ma in vista di Juventus-Lecce di martedì, posso augurarmi che venga dato riposo a Gatti (anche nel suo interesse) trovando il modo di inserire Rugani, vista l’assenza di alternative. Di sicuro ci sarebbe da lavorare molto sulle posizioni della zona difensiva e sulle cose da fare quando si ha la palla tra i piedi e si deve impostare. Ma c’è l’umiltà di lavorare su questi difetti, che non sono certo una novità di oggi?

 Sassuolo-Juventus 4-2 | 57′: Berardi poteva essere espulso

 Al 12′ del secondo tempo un episodio che avrebbe potuto cambiare il corso della partita: Berardi interviene fallosamente a gamba tesa e alta sullo stinco di Bremer. L’arbitro ammonische il giocatore e la revisione VAR non suggerisce di trasformare il cartellino giallo in rosso. L’intervento non è stato cattivo ma indubbiamente molto, molto pericoloso. L’espulsione non avrebbe scandalizzato nessuno. 

   Sassuolo-Juventus 4-2

Marcatori: 12′ Laurienté (S), 21′ aut. Viña (J), 41′ Berardi (S), 78′ Chiesa (J), 82′ Pinamonti (S), 90’+5 aut. Gatti (S)

SASSUOLO: Cragno; Toljan, Erlic, Tressoldi (dal 46′ Viti), Viña (dal 91′ Ferrari); Boloca, Matheus Henrique; Berardi, Bajrami (dal 85′ Defrel), Laurienté (dal 85′ Pedersen); Pinamonti (dal 85′ Castillejo)

A disposizione: Pegolo, Theiner, Missori, Ferrari, Racic, Obiang, Volpato, Thorstvedt, Mulattieri, Ceide

Allenatore: Dionisi

JUVENTUS: Szczesny; Gatti, Bremer, Danilo; McKennie (dal 60′ Weah), Miretti (dal 46′ Fagioli), Locatelli (dal 84′ Milik), Rabiot, Kostic (dal 46′ Iling-Junior); Vlahovic (dal 76′ Kean), Chiesa

A disposizione: Pinsoglio, Perin, Huijsen, Rugani, Cambiaso, Nicolussi.

Allenatore: Allegri

ARBITRO: Colombo di Como

Ammoniti: Rabiot (J), Boloca (S), Danilo (J), Berardi (S), Viña (S), Pinamonti (S)

Leandro De Sanctis

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