Szczesny, de Ligt e i rigori inesistenti

E’ arcinoto che nel giudicare quanto avviene quando in campo c’è la Juventus si usino diversi metri di valutazione. Le cose non sono cambiate nemmeno con l’introduzione della VAR. Quante sconfitte giustificate con i presunti errori o favori degli arbitri nei riguardi dei bianconeri.
Interessante al riguardo la dichiarazione del portiere polacco della Juventus Wojciech Szczesny, ex Arsenal e Roma, che ha acceso i riflettori su quanto emerso nell’ultima riunione degli arbitri, a proposito della contestatissima regola sui falli di mano in area.
In particolare parlando di vari argomenti e del rendimento del difensore olandese De Ligt, che ha elogiato incondizionatamente, ha sottolineato che gli arbitri hanno stabilito che fu un errore sanzionare con il rigore il tocco fortuito in Lecce-Juventus 1-1, e che non era da punire nemmeno il tocco di mano avvenuto nel derby con il Torino, che in effetti non fu fischiato ma sui cui montarono le proteste del club granata, cavalcate con passione da una certa parte di stampa e di tifosi. La Juventus vinse quella partita 1-0.

“Con Lecce e Torino, i rigori non c’erano”

Wojciech Szczesny ha detto tra l’altro: “Nessuno lo dice ma c’è stato un incontro degli arbitri in cui hanno detto che quelli con Lecce e Torino in realtà non erano rigori. Nessun media ne parla, amano farlo solo quando sarebbe dovuto esserci un rigore contro la JuveDe Ligt è stato sfortunato, quello con l’Inter solamente era rigore
Bravo Szczesny, abile a parare anche le polemiche con un rinvio lungo quanto mai opportuno. Per la cronaca quel rigore di Lecce fruttò il pareggio di Mancosu e la Juventus, che era passata in vantaggio con un penalty di Dybala (nel primo tempo gol annullato a Higuain) lasciò in Puglia due punti.

Su Visto dal basso lo scrissi subito

Lecce-Juventus 1-1
Nel secondo tempo entrambi i gol arrivavano su rigore. Al 5′ Petriccione interveniva sui piedi di Pjanic giusto sulla linea che delimita l’area di rigore. Consulto Var e penalty assegnato. Trasformazione di Dybala.
Dopo soli 6 minuti anche il Lecce usufruiva di un rigore, che se il calcio fosse ancora calcio, non sarebbe mai da assegnare. Protagonista per la terza partita consecutiva un braccio dell’olandese de Ligt…. a Lecce la palla gli ha sbattuto sul braccio, nemmeno staccato in maniera sospetta dal corpo (se guardate le riprese tutti i giocatori attorno a lui hanno la stessa posizione: non è calcio balilla, non si può giocare con le braccia incollate), dopo una deviazione di Lucioni. Ma Valeri non ha nemmeno consultato la Var, indicando subito il rigore.
Torino-Juventus 0-1
L’arbitro Doveri e il VAR stavolta non hanno rovinato la partita concedendo rigori per tocchi di mano involontari e inevitabili. Non era rigore il tocco di Rincon, non era rigore la palla finita sul braccio di De Ligt, anche se il Torino non ha perso occasione per gridare allo scandalo, tirando in ballo la diversa interpretazione che sabato scorso a Lecce determinò un rigore. A parer mio e non solo (Filippo Grassia di Radio Rai la pensò come me) nemmeno quello di Lecce era un fallo punibile con il rigore. Questo sciagurato nuovo regolamento, fatto da gente che non ha mai giocato a calcio, dimentica che nello stare in campo le braccia servono per i movimenti, l’equilibrio. Se è la palla ad andare verso il braccio, soprattutto se dopo una deviazione fulminea, non dovrebbe mai essere fischiato il rigore.


Leandro De Sanctis

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