La sala professori | Recensione

La sala professori | Recensione.
Le migliori intenzioni possono non bastare per tenersi alla larga dai guai. Ce lo conferma l’interessante film tedesco, La sala professori, che offre uno spaccato, come dire, pedagogico sul tema della scuola e dell’insegnamento. Alla fine la lezione diventa anche di vita, perché tra i banchi è presente anche un malcelato razzismo figlio di insuperabili pregiudizi, mentre l’ormai classica disputa tra professori e genitori è diventata un classico elemento della degenerazione del sistema educativo e non solo in Germania.
Un insegnante di prima nomina, giovane, motivata ed entusiasta dell’insegnamento, approda dalla Polonia in Germania cercando di dare un’impronta personale alla sua classe. Quando una serie di furti fa capolino nella scuola, ecco scatenarsi un clima di sospetti e odio in cui più si cerca di rimediare, di porre rimedio a errori e azioni, e più si peggiorano le cose, trasformando la scuola in un inferno di rapporti.
Da un lato c’è un’istituzione scolastica rigida e severa che non approfondisce lasciandosi guidare dalle regole. Dall’altro una professoressa che mostra esteriori segnali perfino inquietanti (il saluto della classe fa venire in mente altro…) ma che si lascia trascinare dalla passione e dall’istinto, dalla voglia di giustizia e dall’impulsività. forse tendendo a una correttezza generale di comportamento che non è condivisa dalla sala professori, un microcosmo non immune da invidie, gelosie, razzismo, superficialità.
Un passo dopo l’altro, anche la strada lastricata di buone intenzioni può far danni. Senza entrare troppo nella trama, ci sono dei passaggi forzati ai fini della tesi sostenuta. Delle inadeguatezze psicologiche che non è facile spiegare in un’insegnante che pare così coinvolta nel ruolo. Mi limito a osservare: ma come si fa, in quel clima che la classe sta vivendo, a gettarsi in pasto a studenti con un’intervista (e annessa registrazione audio) che nel momento in cui viene mostrata lo spettatore sa già come verrà utilizzata?
Come si fa a non capire i sentimenti del bambino studente, preso tra due fuochi (la mamma e l’insegnante?). Senza contare l’azione che dà origine al caos: quanto ci voleva a disporre la camera in modo che si vedesse chiaramente chi era a rubare?
Forzature appunto. Non inficiano il senso generale e la valenza del film, ma ne fanno parte e lo sminuiscono.

La sala professori

LA SALA PROFESSORI – Germania 2023. Durata 98 minuti. Lingue: tedesco, polacco, turco, inglese. * visto in versione originale con sottotitoli.
Regia: İlker Çatak.
Interpreti: Leonie Benesch, Anne-Kathrin Gummich, Rafael Stachowiak, Michael Klammer,

Leandro De Sanctis

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