Napoli-Juventus 2-1, decide Insigne

Napoli-Juventus 2-1, decide Insigne. Prima scocca il tiro non trattenuto da Szczesny che Zielinski trasforma in gol, poi segna il gol decisivo del raddoppio dopo essersi speso anche in fase di copertura. Dopo aver eliminato la Lazio dalla Coppa Italia, il Napoli castiga anche una Juve davvero brutta e grigia, lenta e priva di idee. Non è questione di modulo, perché se si gioca sotto tono e quel ritmo lento e compassato in modo esasperante, difficile che si creino pericoli agli avversari. Altre volte i bianconeri avevano giocato in modo scialbo, ma poi le fiammate dei singoli, le accelerazioni e i preziosismi personali, consentivano di andare in gol, di sbloccare e vincere le partite.

Ghiotta occasione perduta

Il gol di Nainggolan che aveva stoppato l’Inter, bloccata a San Siro sull’1-1 dal Cagliari, aveva messo la Juventus nelle condizioni di puntare ad aumentare il suo vantaggio in classifica. Una ghiottissima occasione che la serataccia napoletana ha trasformato in un gravissimo errore.
Ma se la Juve di quest’anno è questa, più che pensare già alla Champions, bisognerebbe rimboccarsi le maniche, correre di più e cercare di arrivare all’agognato nono scudetto.
Tenendo presenti la velocità e l’intensità del calcio giocato da molte grandi d’Europa, a cominciare dal Liverpool, è difficile pensare che una Juve così lenta e stucchevole nel cercare le combinazioni strette, nell’alimentare quella rete infinita di passaggi evanescenti possa puntare alla dannata coppa.
Il Napoli ha giocato una partita ottima, risultando nel corso dei novanta minuti molto più pericoloso di una Juve che non ha praticamente mai tirato (CR7 alto, Higuain centrale, prima delle rovesciata finale e del diciassettesimo gol di Ronaldo allo scadere).

Matuidi, assist… al Napoli

Senza contare che il gol del vantaggio napoletano è maturato in seguito ad uno sciagurato cross arretrato di Matuidi, che con le punte bianconere in area, ha piazzato la palla indietro e fuori area. Trascurate le fasce, dalle quali nè è transitato il gioco, nè sono arrivati i cross. Bonucci si è intestardito con i lanci lunghi senza mai trovare la misura. Il migliore tra i bianconeri è stato così de Ligt, puntuale nelle chiusure (e sfortunato con la deviazione sul tiro del 2-0). Serata grigia anche per Dybala e tutto sommato anche per Higuain, mentre alla fine Ronaldo il suo gol è riuscito a farlo, andando in rete per l’ottava volta consecutiva e trasformando in oro l’unico assist decente ricevuto.
Alla luce dei rilievi formulati da Sarri viene però da pensare che questa passività e questa lentezza della squadra sia attribuire ai giocatori. Anche se tante volte ho sentito allenatori di altri sport assumersi la responsabilità di non aver saputo trasmettere alla squadra le giuste indicazioni per evitare una partita così’ molle, moscia e improduttiva. Ma a giocatori come quelli della rosa juventina serve qualcuno che dia motivazioni?

Lentezza senza fantasia, dimenticate le fasce

Se non si corre, se si cincischia, se non si apre il gioco sulle fasce, se non si tira in porta, non credo sia colpa del modulo spregiudicato. Specialmente considerando il teorico valore della squadra. La botta che ha prima condizionato e poi tolto dalla gara Pjanic, non può essere certo un alibi. Anche se una volta di più non si è capito a cosa serva un Rabiot che non è nemmeno lontano parente di un giocatore decisivo.
E’ dall’inizio della stagione che la Juve alterna sprazzi di incisività a partite lente e deludenti, per essere competitivi fino alla fine bisognerà che la Juve si trasformi in un qualcosa che fino ad ora non c’è stato. Senza fantasia, velocità e tiri, la Juventus diventa una squadra come tante e può perdere con chiunque o quasi. Come è successo con la Lazio, due volte, e con il bel Napoli rigenerato da Gattuso.

Napoli-Juventus 2-1, il tabellino

RETI: 18′ st Zielinsky, 42′ st Insigne, 45′ st Ronaldo
NAPOLI Meret; Hysaj, Manolas, Di Lorenzo, Mario Rui; Fabian Ruiz, Demme (24′ st Lobotka), Zielinski (36′ st Elmas); Callejon, Milik (45′ st Llorente), Insigne
A disposizione: Karnezis, Daniele, Maksimovic, Luperto, Lozano, Leandrinho
Allenatore: Gattuso
JUVENTUS
Szczesny; Cuadrado, De Ligt, Bonucci, Alex Sandro; Bentancur, Pjanic (5′ st Rabiot), Matuidi (27′ st Douglas Costa); Dybala (27′ st Bernardeschi), Higuain, Ronaldo
A disposizione: Buffon, Pinsoglio, Rugani, Coccolo, Ramsey
Allenatore: Sarri
ARBITRO: Mariani
ASSISTENTI: Manganelli, Giallatini
QUARTO UFFICIALE: La Penna
VAR: Rocchi, Del Giovane
AMMONITI: 30′ pt Demme, 16′ st Bentancur, 25′ st Rabiot, 31′ st  Hysaj, 36′ st Bernardeschi, 40′ st de Ligt, 48′ st Ronaldo

Leandro De Sanctis

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