Lecce-Juventus 0-3 | Doppio Vlahovic, la Juve respira in vetta

Lecce-Juventus 0-3 | Doppio Vlahovic, la Juve respira in vetta.
Diciottesimo risultato utile consecutivo, con 15 vittorie e con il 3-0 di Lecce la Juventus sia pure con una partita in più, torna in testa alla classifica di Serie A e respira l’inebriante aria d’alta quota. La squadra di Allegri, alla vittoria numero 300 in A (terzo dietro a Trapattoni e Rocco) e alla 200esima in bianconero (solo il Trap ne ha vinte di più) è scesa in Puglia decisa a imporre la sua acquisita consapevolezza.
Insomma, pur terminando senza reti il primo tempo, pur sbagliando l’ultimo passaggio e avvicinandosi solo al vantaggio (colpo di testa di McKennie respinto quasi sulla linea da Krstovic, il diagonale alto di Kostic), la Juventus ha rischiato poco e ha dato l’impressione di essere padrona del campo.
Poi nella ripresa, dal quarto d’ora in avanti, sono arrivati i lampi dei singoli, le belle giocate, le tre reti. Nello sbloccare la partita, c’è stato lo zampino di Yildiz, che incanta con un aggancio di classe e poi conclude il rapido contrattacco con una staffilata violenta che il portiere Falcone riesce solo a deviare. Sulla palla si avventa Cambiaso che rimette a centro area, dove Vlahovic colpisce facendo rimbalzare la palla sul terreno per poi vederla entrare in rete nell’angolo alto più lontano.
Nove minuti dopo ancora McKennie protagonista, stavolta dal lato sinistro, con un colpo di testa che supera Falcone ed è spinto in gol da Vlahovic, che firma la sua doppietta “rubando” il gol al texano (al terzo assist).
Quando la tensione sembra calare un po’, dando coraggio al Lecce, ci pensa Bremer (17 gol in serie A) a chiudere definitivamente la partita: sul calcio di punizione di Iling Junior il difensore svetta e scaraventa in gol. E’ stato il nono gol di testa della Juventus.
E’ chiaro che il primo posto ritrovato, grazie all’Inter che non ha giocato perché impegnata in Supercoppa, ha anche una valenza psicologica, per il campionato e in vista dello scontro diretto di San Siro. Sarà ovviamente fondamentale vincere anche contro l’Empoli. E magari allungare la serie di clean sheets, ora a quota 12.
Lecce ha visto segnare sia l’attaccante che il difensore, ma soprattutto la continuità ritrovata di Vlahovic è il fattore quasi nuovo e molto importante in questo momento per la Juventus.
Sul piano dei singoli la partita ha confermato il felice momento dei difensori, la vena di Cambiaso, le qualità di Locatelli regista anche arretrato, l’importanza di McKennie (purtroppo ha rimediato un’ammonizione) che è l’uomo in più di questo assetto. Ma è la squadra che ha convinto, una volta di più. E sta regalando alla sua tifoserie stati d’animo ed emozioni che mancavano da tempo. Ed è una bella cosa.

I numeri di Vlahovic, cinquina nel 2024

Da inizio gennaio 2024, Dusan Vlahovic è il miglior marcatore nei maggiori cinque tornei europei: cinque reti. Lui e Lautaro Martinez in doppia cifra di reti in ognuna delle ultime quattro stagioni di Serie A (dal 20/21 al 23/24). Dusan ha trovato il gol in tre trasferte di fila per la prima volta nella sua carriera in Serie A ed è il secondo giocatore della Juventus negli ultimi 50 anni ad andare in doppia cifra di gol in due campionati di Serie A consecutivi prima di compiere 24 anni (il primo fu Dybala). A segno in tre presenze consecutive di Serie A per la prima volta da dicembre 2021, quando era alla Fiorentina. Da maggio 2021 (con la Viola) Vlahovic non segnava due gol in due partite di fila.

Lecce-Juventus 0-3


Marcatori: 14’ e 23’ st Vlahovic, 40’ st Bremer

LECCE: Falcone; Gendrey, Pongracic, Baschirotto (C), Gallo (21’ st Dorgu); Gonzalez (16’ st Blin), Ramadani, Kaba; Oudin (21’ st Pierotti), Krstovic (27’ st Piccoli), Almqvist (27’ st Sansone). A disposizione: Brancolini, Samooja, Venuti, Berisha, Strefezza. Allenatore: D’Aversa.

JUVENTUS: Szczesny; Gatti, Bremer, Danilo (C); Cambiaso (36’ st Alex Sandro), McKennie, Locatelli, Miretti (12’ st Weah), Kostic (29’ st Iling-Junior); Yildiz (29’ st Milik), Vlahovic. A disposizione: Pinsoglio, Perin, Rugani, Nicolussi Caviglia, Nonge Boende. Allenatore: Allegri.

Arbitro: Daniele Doveri.

Ammoniti: McKennie (J). Recupero: 2’ pt, 3’ st

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Leandro De Sanctis

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