Napoli-Juventus 2-1 | Beffardo ko al festival dei gol sprecati

Napoli-Juventus 2-1 | Beffardo ko al festival dei gol sprecati.
Il Napoli ha giocato, certo, spinto da un Kvaratskhelia a tratti incontenibile, ma è stata la Juventus ad avere e sprecare tante di quelle palle gol con le quali avrebbe dovuto capovolgere il risultato che l’ha punita. Immagino che gli incompetenti del web daranno fiato ai critici a tutti i costi di Allegri. In realtà, anche tenendo conto dell’assenza forzata di uomini chiave come Rabiot e McKennie, Allegri ha mandato in campo una Juventus che ha si lasciato a un buon Napoli il pallino, ma in realtà ha creato tante palle gol. Già nel primo tempo avrebbe potuto andare a segno tre volte, e nella ripresa altre due clamorosi errori di Cambiaso e di Rugani allo scadere. Insomma, la Juventus al Maradona ha incassato la quarta sconfitta stagionale, ma ha anche giocato la miglior partita dell’ultimo mese e mezzo, nonostante l’emergenza e l’elevato tasso di gioventù. Basta aggiungere che nella ripresa il Napoli non ha praticamente mai tirato in porta.
Non ha avuto fortuna e alla fine è stata punita a causa di una colossale ingenuità di Nonge all’85’, che ha pestato inutilmente (c’erano già due difensori sul nigeriano) il piede di Osimhen che era già nella morsa della difesa e con le spalle alla porta. Sarebbe bastata un po’ di precisione in più di Vlahovic, ma quando si sbagliano cinque ghiottissime palle gol e poi si perde, bisogna recitare il mea culpa.
Il gol di Raspadori ha vanificato anche la parata di Szczesny, che non parava un rigore dai Mondiali 2022 (a Messi).

Napoli-Juventus 2-1 |
Nel primo tempo sprecate quattro palle gol, tre di Vlahovic

Risultato quanto mai bugiardo già nel primo tempo, concluso col Napoli in vantaggio per il tito al volo di Kvara, lesto a raccogliere il clpo di testa a liberare di Bremer e fortunato nel raccogliere anche la minima ma influente deviazione di Cambiaso che rendeva vano il tuffo di Szczesny, che poteva fare di più nell’occasione. Ma se il Napoli ha giocato, le occasioni da rete più evidenti le ha avute la Juventus. Un paio create da Iling junior sulla fascia sinistra (una palla a centro area non sfruttata da Alcaraz e un suo tiro malamente alto), Ben tre palle limpide per segnare le ha avute Vlahovic, in giustamente ammonito dall’arbitro Mariani (salterà la sfida con l’Atalanta) che avrebbe punito col giallo anche Cambiaso e Bremer. A proposito di Mariani, prima ha concesso solo 5 minuti di recupero, poi nonostante le sostituzioni e le altre interruzioni, ha recuperato solo 40 secondi in più.
Nella prima occasione colpo di testa male indirizzato, su delizioso cross da destra di Chiesa. Sulla seconda ancora Chiesa lo lancia in area e lui quasi dalla linea di fondo col sinistro scavalca Meret ma trova il palo. L’ultima sul finire del tempo, con Rugani che ruba palla e gliela consegna al limite dell’area, Dusan raccoglie e spara di sinistro scegliendo la potenza e l’angolo sbagliato. Un 1-0 che sa di beffa e punizione eccessiva per quanto visto in campo.

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L’inutile fallo di Nonge vanifica il gioiello di Chiesa

Nessun tiro in porta del Napoli fino al rigore, la Juventus invece ha collezionato altre due grandi occasioni gettate letteralmente alle stelle da Cambiaso e Rugani, e con Chiesa aveva pareggiato. Anche a sottolineare e ribadire l’importanza del giocatore, che ha solo bisogno di tempo. Se si discutono le sue qualità, allora è meglio non aprire bocca per non fare brutte figure. Con Bremer che ha annullato Osimhen, pur appesantito da un cartellino giallo, va detto che Alcaraz mi è parso capirci poco della partita, sempre in ritardo quanto in avanti ha avuto anche la possibilità di tirare: penso che non abbia saputo sfruttare la chance da titolare. Non male Iling Jr, che nel primo tempo ha anche creato e sciupato opportunità. Poi Weah non ha combinato molto. Locatelli ha lottato perché oggi c’era da giocare una partita sporca, così come Rugani e Alex Sandro (che stavolta non ha demeritato). Peccato per il gol mancato dal difensore, che aveva anche recuperato in pressing la palla data a Vlahovic allo scadere del primo tempo.
L’arbitro Mariani ha ammonito Vlahovic che non lo meritava (ha parlato di terzo fallo su Kvara, ma che si ammonisce l’ultimo che fa fallo?) e che ora non ci sarà contro l’Atalanta.
Giornata decisamente sfortunata. Ora il Milan è a un solo punto dal secondo posto e anche Bologna (-6) e Roma (-10) hanno guadagnato tre punti sui bianconeri. Ma la Juventus ha dimostrato stasera di essere ancora viva.

Napoli-Juventus 2-1


Reti: 43’ Kvaratskhelia (N), 81’ Chiesa (J), 88’ Raspadori (N).

NAPOLI: Meret; Di Lorenzo, Rrahmani (65’ Ostigard), Juan Jesus, Olivera; Anguissa, Lobotka, Traorè (65’ Zielinski); Politano (65’ Raspadori), Osimhen, Kvaratskhelia (90’+3 Lindstrom). A disposizione: Contini, Gollini, Natan, Mario Rui, Simeone, Mazzocchi, Dendoncker. Allenatore: Calzona.

JUVENTUS: Szczesny; Rugani, Bremer, Alex Sandro; Cambiaso (65’ Weah), Miretti (76’ Nonge Boende (89’ Danilo)), Locatelli, Alcaraz (89’ Milik), Iling-Junior (76’ Yildiz); Chiesa, Vlahovic. A disposizione: Pinsoglio, Daffara, Gatti, Kostic, Djaló, Nicolussi Caviglia. Allenatore: Allegri.

Arbitro: Maurizio Mariani.
VAR: Massimiliano Irrati.
AVAR: Simone Sozza.

Ammoniti: Vlahovic (J), Bremer (J), Cambiaso (J), Traorè (N), Nonge Boende (J).

Recupero: 1’ pt, 5’ st.

Leandro De Sanctis

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