Napoli-Barcellona 1-1, Gattuso li ha Messi bene

Napoli-Barcellona 1-1, Gattuso li ha Messi bene
Forse non basterà per entrare nei quarti di finale della Champions League, ma la partita giocata e pareggiata dal Napoli contro il Barcellona ha detto molte cose. L’1-1 va decisamente stretto alla squadra di Gattuso, che era riuscito a costruire una gara tatticamente avveduta e precisa per ingabbiare Messi e compagni. Giocatori peraltro che possono e sanno far male in ogni momento, ogni volta che rubano una palla e ripartono.
Eppure, nonostante un possesso palla al 67%, i catalani hanno tirato nello specchio della porta di Ospina soltanto due volte (su otto tentativi).
Al contrario il Napoli (solo 33% di possesso palla) ha rispolverato i valori di un contropiede attivo e rapido, risultando molto più pericoloso: dei suoi sette tiri, quattro sono stati nello specchio. E pensando alle occasioni create, soprattutto a quella colossale fallita da Callejon nella ripresa (sarebbe bastato un tocco sotto per scavalcare in pallonetto il portiere ter Stegen) non è esagerato sostenere che il Napoli avrebbe ampiamente meritato di vincere.
Purtroppo ha pagato a carissimo prezzo l’unico errore, l’incertezza di Mario Rui e Di Lorenzo che non sale tenendo in gioco Semedo nell’azione che ha portato al pareggio di Griezmann, peraltro inconsistente per tutta la partita. E nella circostanza può anche rammaricarsi per il mancato fischio arbitrale nella metà campo catalana sull’intervento falloso che aveva fermato Insigne.
Il Napoli ha fatto venire spesso i brividi con la sua insistenza a giocare palla fin dalla sua area di rigore, chiamando spesso in causa Ospina, perdendo e riconquistando palloni potenzialmente pericolosi, con un’applicazione incessante delle istruzioni ricevute. Dove è mancata è nella continuità delle ripartenze, che avrebbero potuto fruttare di più alla luce della serata non certo esaltante di un Barcellona apparso poco lucido e privo di fantasia. Perfino Messi, che tiene sempre in apprensione ogni volta che tocca palla, non è riuscito a fare magie.
Da manuale invece l’azione che ha portato al gol di Mertens, con traversone assist in orizzontale dell’ottimo Zielinski. Per il belga sesta rete in questa Champions (nessun napoletano c’era riuscito) e gol numero 121, che gli ha consentito di raggiungere Hamsik nella graduatoria dei migliori marcatori della storia del Napoli.
Forse il Barcellona si aspettava un altro Napoli, di qui il nervosismo eccessivo e una certa rudezza di interventi (a fronte dei soli 7 falli commessi dai partenopei): Busquets poteva anche essere espulso per l’entrataccia che ha tolto dalla partita Mertens; un giocatore esperto come Vidal doveva evitare di fare ciò che gli è costato i due cartellini gialli nel finale. Sia Vidal che Busquets non ci saranno al ritorno.
Sotto il profilo della personalità e di una nuova identità, il Napoli di Gattuso ha compiuto un ulteriore passo in avanti: molto bravi Insigne (prova matura e di sacrificio) e Mertens, anche nei ripiegamenti indispensabili per intasare le vie d’attacco del Barcellona, Zielinksi e Manolas (ha pure sfiorato il gol).
Per eliminare il Barcellona al Camp Nou ci vorrà un’impresa stratosferica: serve un 2-2. O addirittura una vittoria. E quando si va a giocare in casa di Messi e compagni si rischia sempre di subire gol. Ma il Napoli ha dimostrato di avere anche le qualità per cercare di sovvertire il pronostico. Ci vorrà la partita perfetta.

Napoli-Barcellona 1-1, gli highlights

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Le parole di Gattuso a Sky

https://video.sky.it/sport/calcio/champions-league/video-napoli-barcellona-gattuso-intervista/v578224.vid

Leandro De Sanctis

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