VOLLEY Miracolo Sir Safety Perugia: è in finale scudetto 9 anni dopo la Rpa

Perugia dopo nove anni è di nuovo nella finale scudetto della pallavolo. Da giovedì inizierà a sfidare la Lube Macerata. La semifinale con Piacenza pian piano aveva svelato la sua essenza, perchè pur perdendo, la SirSafety aveva dimostrato di essere sempre più vicina al più blasonato e quotato avversario. Squadra esperta Piacenza, non più giovanissima globalmente e non al massimo della condizione tecnico agonistica in queste ultime settimane.
Perciò la Sir Safety del presidente Gino Sirci, del ds Benedetto Rizzuto, dell’allenatore Slobodan Kovac, ha capito pian piano che poteva dire la sua, che in quello spiraglio che la Copra aveva lasciato socchiuso, poteva infilarsi con vigore, dare una spallata al portone, e volare dove l’entusiasmo aveva voglia di andare. 
Direi che Perugia è finalista con pieno merito, perchè ha dimostrato che una squadra di volley non è solo una selezione di stelle, ma puà essere una squadra unita ed omogenea, compatta e determinata, vogliosa ed ambiziosa di andare oltre i propri limiti. Se tutti danno il massimo, se tutti remano nella stessa direzione, anche tragiardi proibitivi sulla carta possono diventare realtà.

Mi è piaciuto il modo in cui Piacenza ha saputo stare in campo. E’ chiro che il ruolo di Atanasijevic è stato fondamentale, ma la Sir non è solo Atanasijevic. Il contributo del libero Giovi, di Buti al centro (un Buti formato azzurro), di Petric in banda. Del 41enne Goran Vujevic, che arriva per la prima volta a giocarsi lo scudetto, al termine della stagione per lui personalmente più dolorosa.
Mi piace dare a questo Perugia miracoloso, in sintesi, il volto di Adriano Paolucci: nel 2000 vinse lo scudetto da panchinaro poco giocatore con la Piaggio Roma (Montali lo chiamava in causa nei finalidi set per la sua battuta velenosa). Ha vissuto la sua carriera in giro per l’Italia, sempre con la massima professionalità, raccogliendo meno di quanto avrebbe meritato, sapendosi mettere in gioco ogni volta, anche nel ruolo di regista di scorta che finiva sempre per andargli stretto. Nella M Roma di Giani rubò la scena alla presunta stella emergente argentina Uriarte, in questo Perugia è stato assai più della semplice alternativa a Mitijc. Ogni volta riuscendo a far giocare la squadra con raziocinio e tranquillità, con la semplicità spesso vincente. 
Nove anni fa la Rpa Perugia (presidente Sciurpa, allenatore De Giorgi, direttore generale Vittorio Sacripanti) perse in tre gare con la corazzata Sisley Treviso. Anche la Sir Safety in finale troverà una squadra formidabile, costruita e nata per vincere: la Lube Macerata. Buona finale a tutti.

Hanno detto

SIMONE BUTI 
“Era un’impresa impossibile Piacenza in casa non aveva mai perso, era una squadra di fenomeni. Questa partita l’abbiamo vinta col cuore, forse abbiamo avuto questo più di loro. La volevamo vincere a tutti i costi.
Siamo stati bravi a limitarli al servizio, abbiamo ricevuto bene e
meglio di loro, De Cecco non ha potuto fare il gioco che aveva sempre
fatto. I nostri tifosi ci hanno sempre creduto anche più di noi.”

ATANASIJEVIC
“Abbiamo giocato un gran match, noi siamo stati migliori di Piacenza grazie ai miei compagni, all’allenatore a tutto lo staff.
Non siamo una squadra di superstar ma noi siamo una vera squadra. Ce la
giocheremo per vincere anche contro Macerata. La Lube è favorita ma ora
dico che non ci basta, andremo a giocare per vincere anche contro di loro”

ZLATANOV (che ha compiuto oggi 38 anni)

“Complimenti a Perugia, hanno dimostrato di essere più squadra di noi.
Molti demeriti nostri ma ormai è finita, ci serva come punto di
partenza. Siamo in un periodo di non grandissimo gioco, abbiamo perso un po’ di
cambio palla. Non siamo riusciti a dare il 120 per cento, non bastava
con questo Perugia. Avevamo raggiunto un ottimo livello di gioco,
purtroppo ultimamente lo abbiamo perso. La stagione l’abbiamo fatta
molto bene, la Coppa Italia vinta, siamo stati la squadra italiana che è andata più avanti in Champions League, in semifinale arrivati a giocarcela alla quinta
partita. La finale? Beh, la Lube è strafavorita…”
 

Leandro De Sanctis

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