VOLLEY Monini: «Volleyrò, chiuso un ciclo favoloso»

Per il quinto anno di fila Volleyrò tricolore Under 18

* Sul Corriere dello Sport di martedì 19 giugno, una pagina sul decimo scudetto di Volleyrò Casal de’Pazzi

A scuola il 10 e lode non è più di moda, ma nella scuola per eccellenza della pallavolo giovanile femminile, Volleyrò se l’è indiscutibilmente meritato. Dieci scudetti messi in bacheca con il tricolore Under 18 vinto domenica a Bormio: e se la tripletta del 2018 (titoli under 14, under 16 e under 18) fa accostare il club romano all’Inter di Mourinho e del Triplete, i cinque scudetti consecutivi delle ragazze sotto i 18 anni evocano la serie ancora aperta della Juventus dei sette titoli di fila.
Quando il compianto e indimenticato Andrea Scozzese fondò Volleyrò rilevando il Casal de’Pazzi (era il 2008) aveva in mente di dar vita ad una sorta di premiata forneria del volley, una fabbrica di talenti da scovare, far crescere e fornire poi alla Nazionale. Missione confermata e consolidata quando gli si affiancò Armando Monini, da tre anni rimasto da solo al timone della società, privata del suo fondatore da un tragico destino, il 7 dicembre del 2015. Ma il doloroso lutto non ha fiaccato Monini, che ha moltiplicato gli sforzi per continuare il lavoro e il sogno dell’amico Andrea. Volleyrò era nato sull’onda dell’amore per la passione sportiva delle figliole, che giocavano, ma strada facendo il successo del progetto è diventato clamoroso, confermando la bontà delle scelte di Scozzese e Monini, che non pensarono mai di cedere alla tentazione di una squadra “normale” per la A2 o la A1, insistendo su una filosofia che ha portato Volleyrò a battere ogni record e a sfornare azzurre: Anna Danesi, Carlotta Cambi, il fenomeno Elena Pietrini. E altre si aggiungeranno.
Con le sue sole forze (ma se non merita contributi federali e supporto istituzionale Volleyrò, allora chi può meritarlo?) Armando Monini quest’anno può festeggare il Grande Slam dei tre scudetti nelle tre categorie.

Hanno detto

Armando Monini, il patron di Volleyrò: “Un po’ me lo sentivo che ce l’avremmo fatta, perché abbiamo lavorato troppo bene in questi anni. Questo è il frutto di una programmazione e di uno staff unico. Lavoriamo in modo meticoloso dal primo giorno di allenamento fino all’ultimo. Lo scudetto non si crea qui, alle Finali, ma durante tutto l’anno. Ringrazio Kantor e Cristofani e anche tutti i ragazzi che sono stati qui, nella splendida cornice di Bormio. Si è chiuso un ciclo favoloso, perché vincere cinque scudetti Under 18 consecutivi sarà un’impresa difficilissima da eguagliare. Mi piacerebbe che se ne accorgessero in tanti, perché io ho fatto tutto questo quasi completamente da solo. Ho iniziato con Andrea Scozzese e ora sto portando avanti questo progetto in solitudine. E’ molto dura e vorrei che tutto quello che facciamo fosse seguito da un’attenzione più concreta. Non siamo solo una società di pallavolo, ma una grande famiglia dove si fa sport e si cresce”.

Sandor Kantor, allenatore della Under 18 di Volleyrò: “Ogni anno confermarsi diventa sempre più difficile, perché tutte le squadre che ci sfidano alle Finali Nazionali danno sempre il massimo per battere i campioni in carica. Quest’anno il livello delle formazioni Under 18 era altissimo. Oltre al Lilliput, che abbiamo affrontato nella finalissima, c’erano anche Busto, Bassano e San Donà che avevano giocatrici molto forti. Abbiamo perso la prima gara giocata nel girone contro Busto, ma le ragazze sono state brave a non demoralizzarsi. Ciò che contraddistingue il Volleyrò Casal de’ Pazzi rispetto a tutte le altre squadre non sta tanto nella preparazione delle partite, perché quello lo fanno tutti gli allenatori molto bene, ma nel contributo che danno tutti coloro che fanno parte di questa società, dal primo all’ultimo”.
 
Luca Cristofani, direttore tecnico di Volleyrò: “Se all’inizio dell’anno mi avessero chiesto se era possibile vincere in tutte e tre le categorie, avrei risposto di no. Non me l’aspettavo. Abbiamo fatto il massimo per poter raggiungere questo traguardo. Nella vita ci vuole sempre un pizzico di fortuna, ma poi bisogna essere bravi a cercarla. In certi momenti abbiamo rischiato quando c’era da rischiare e lo abbiamo fatto sempre con coraggio. Questa è l’educazione che dobbiamo dare ai giovani. Questo è un progetto che meglio di così non può fare. Dobbiamo sempre pensare oltre al risultato sportivo. Bisogna concentrarsi sulla crescita delle atlete, che poi è l’unica cosa che mi sta a cuore. Se le ragazze crescono, vanno in Serie A e giocano per i colori azzurri, io sono felice”.
 

Laura Bruschini, direttore sportivo di Volleyrò: “E’ una soddisfazione immensa, perché tutti parlavano di questa quinto titolo consecutivo, ma un conto è dirlo e un conto è farlo. Le ragazze ci tenevano tantissimo a riconfermarsi. Dietro alle vittorie c’è un percorso di crescita incredibile. Abbiamo portato nel giovanile una pallavolo diversa, più vicina a quella dell’alto livello. Ci siamo un po’ distaccati dal volley giovanile, ma era quello che volevamo fare per dare un impulso nuovo, una spinta diversa, dati da Luca Cristofani e da uno staff che ha lavorato tantissimo per raggiungere questi risultati”.

Il Corriere dello Sport ha dedicato una pagina allo scudetto del Volleyrò
Il Corriere dello Sport ha dedicato una pagina al decimo scudetto del Volleyrò

Leandro De Sanctis

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