Fiori sopra l’inferno | Recensione

Fiori sopra l’inferno | Recensione.
Quasi mai mi capita di scrivere ciò che penso di un film o di una serie tv senza averla vista interamente, anche se in genere per le recensioni ai giornalisti vengono mostrate al massimo un paio di puntate. Per Fiori sopra l’infernoI casi di Teresa Battaglia la delusione e l’irritazione sono tali da indurmi ad esplicitare le negative impressioni dopo quattro delle sei puntate della prima stagione.
La prima cosa che penso è che si sia sbagliato il cast, ed è un dispiacere perché ho sempre ammirato l’attrice Elena Sofia Ricci. In questo ruolo di profiler scorbutica e scostante con tutti, tranne che con i bambini, alle prese con diabete e una diagnosi di Alzheimer, proprio non riesce a convincere. Almeno a convincere me. Non voglio liquidare con la battuta che il ruolo potrebbe essere parente stretto per certe caratteristiche del Rocco Schiavone di Marco Giallini o della PM Anna Conti di Maya Sansa nella serie tv Sei donne – Il mistero di Leila che sta andando in onda ora sulla Rai e su RaiPlay. Il personaggio non regge il confronto. Forse troppo lontano dalle corde di un’attrice che sa dare il meglio in altre situazioni. Ma anche il ruolo del giovane ispettore Marini, interpretato da Giuseppe Spata, non sembra la migliore scelta di cast. L’unico adatto al ruolo è Gianluca Gobbi, ormai specializzato in personaggi analoghi. Sorvolo sul livello di recitazione dei bambini perché nelle produzioni italiane è difficilissimo trovare bambini che sappiano essere bravi o spontanei. E anche qui il livello è decisamente basso. Una regia più accurata avrebbe potuto far migliorare un po’ le cose? Non so dire se Carlo Carlei avrebbe potuto chiedere di più, anche perché lui stesso ha partecipato alla scrittura della sceneggiatura, che è all’origine delle perplessità maggiori.
E bisogna dire appunto che non aiuta la trama stessa di Fiori sopra l’Inferno: non so fino a che punto fedele al libro di Ilaria Tuti da cui è liberamente tratta la serie, offre una sceneggiatura in troppi frangenti assurda. E non parlo solo del modo ridicolo in cui ci si lascia scappare un sospettato o di altri passaggi che riguardano le sortite e il comportamento dei bambini.
Una cosa però supera ogni altro difetto: è plausibile una figura come quella del bidello capellone, bullo e in odor di pedofilia? Si può mostrare una scuola in cui c’è un bidello che si comporta liberamente e impunemente come il maturo signore dai lunghi capelli bianchi che ne dice e ne fa di tutti i colori? Non entro in dettaglio ma questo personaggio da solo farebbe affossare ogni credibilità e giudizio.
Alla fine la cosa più bella è il paesaggio, poiché la serie è ambientata a Udine e in un paesino immaginario del Friuli Venezia Giulia.

Fiori sopra l’inferno

FIORI SOPRA L’INFERNO I casi di Teresa Battaglia. – Serie Tv su RaiPlay. Sei episodi di circa 50 minuti. Tratta dal romanzo omonimo di Ilaria Tuti.
Regia: Carlo Carlei.
Interpreti: Elena Sofia Ricci, Giuseppe Spata, Gianluca Gobbi, Lorenzo Acquaviva, Urs Remond e Luigi Petrucci.
Sceneggiatura: Carlo CarleiDonatella DiamantiValerio D’AnnunzioMario Cristiani

Leandro De Sanctis

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