Monete estere al posto degli euro, la mini truffa che gira

Monete estere al posto degli euro, la mini truffa che gira. Almeno a Roma accade e non proprio di rado. Quando all’edicola, o nel negozio di alimentari o al bar, dove le monete circolano in prevalenza, può accadere che al posto delle monete da 2 euro soprattutto, ma anche da 1 euro o 50 centesimi, a scendere fino ai 20 centesimi, anziché la moneta corrente, ci si ritrovi come resto una moneta di altra provenienza.
Vecchi franchi francesi (la moneta da 10 franchi è quasi identica a quella di 1 euro), dracme, marchi e penny finlandesi. Insomma può capitare di ritrovarsi di tutto tra le mani in questo giro truffaldino.
I negozianti naturalmente sono i primi ad essere stati truffati. Poi chi se ne accorge ed è onesto, accantona le monete “diverse” dall’euro. Chi invece o non se ne accorge o a sua volta preferisce rifilare ad altri la sòla, darà le monete fasulle di resto, mischiate con la valuta regolarmente in corso.
Unico rimedio, a costo di fare brutta figura, guardare subito la manciata delle monete che si ricevono in resto evitando di chiudere il pugno e metterle in tasca.
E’ un po’come avveniva in un film di Camillo Mastrocinque, La cambiale (1959), che passava di mano in mano, per tornare alla fine tra le mani del primo che l’aveva rifilata…

Leandro De Sanctis

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