CALCIO Juventus-Napoli 2-1

La Juventus batte il Napoli e lo spinge a meno 7, ma soprattutto manterrà il vantaggio sulla Roma che al momento sembra la più autorevole rivale per lo scudetto. La Juventus ha vinto ma ancora una volta ha sofferto molto e non ha incantato per il gioco espresso. La “cattiveria” agonistica (come l’ha definita Bonucci) rappresenta l’aspetto positivo della serata, che nel secondo tempo ha visto una Juve più tonica e battagliera.
Ma che brutto primo tempo, quasi soggiogata dalla ragnatela del Napoli e soprattutto dalla sua lentezza nello sviluppare un gioco che non si è mai aperto. Troppi passaggi indietro, troppe indecisioni (specie di Hernanes, che però trovo ingiusto contestare ogni volta) nel controllo palla e nel ripartire a ridosso della difesa. E in attacco nessuna trama pericolosa, tanto che i portieri sono rimasti in pratica quasi del tutto inoperosi.
Uno spettacolo decisamente mediocre, il cui livello si è innalzato nella ripresa, ma soprattutto a causa di svarioni episodici. La svirgolata di Ghoulam che ha regalato il più imprevedibile degli assist a Bonucci (che ha tirato da campione), l’assenza di Lichtesteiner che non ha seguito l’inserimento in area di Callejon, il rimpallo tra Khedira e i difensori azzurri dopo il pallonetto geniale di Higuain, che capisce subito dove andrà a finire la palla e continua la corsa con determinazione, andando a colpire perfettamente il pallone, che sibila dritto verso la rete tenendosi basso.
E’ vero che il Napoli non ha creato molto sotto rete, ma in campo è parso a lungo padrone della situazione e perfettamente a suo agio. Il gioco della Juve ancora non sboccia, anche se è bastato Marchisio per avere un’idea di cosa manca a questa squadra. Con il principino in campo sono tornare le geometrie, la rapidità, l’imprevedibilità. Allegri si è sgolato chiedendo alla squadra di aprire o su Alex Sandro o su Cuadrado, subentrato a Chiellini (di nuovo infortunato). Solo loro due sono parsi in grado di saltare l’uomo e creare cross e pericoli. Pianjc avrà pure le attenuanti, come sostiene giustamente Allegri, ma continua a non convincere e la realtà dice che nel primo tempo il Napoli non ha certo faticato per mettere la museruola alla Juve.
Mi è piaciuto che Higuain abbia segnato senza esultare, come faceva Quagliarella (che in maglia juventina segnò a molte sue ex squadre). Mi è piaciuto l’abbraccio vero tra Higuain e Sarri. Mi sono piaciute le parole di Sarri, che ha dimostrato cosa sia la riconoscenza, su Gonzalo. Mi sono piaciuti gli applausi che lo Stadium ha rivolto a Giaccherini, il nostro amatissimo ex, quando ha rilevato Insigne. Mi è piaciuta l’esultanza di Bonucci, con gli occhi rossi e lucidi poi parlandone in tv, e la sua dedica familiare che tutti sappiamo quanto fosse giustificata.

Leandro De Sanctis

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