I cassamortari | Recensione. Il terzo film da regista di Claudio Amendola è una delusione. Per restare nel tema del film potremmo dire che si è scavato la fossa da solo, con la sua pretenziosità mal sviluppata, con l’intento di mettere alla berlina le peggiori abitudini che la morte incoraggia al di là di ogni cinismo, ma senza trovare profondità e misura.
A Roma la parola cassamortari indica i lavoratori delle imprese di pompe funebri e tutti noi sappiamo bene quanto spesso viscida sia, nella forma e nella sostanza, questa industria del lutto che seppellisce i morti e frega i vivi, insinuandosi nelle debolezze di quei frangenti che nessuno vorrebbe vivere ma che sono inevitabili.
Probabilmente nelle intenzioni voleva essere una commedia nera che si immerge nella realtà dei funerali attingendo dalla realtà e affrontando in chiave satirica lo sfruttamento oltre la morte e l’umanamente sfruttabile degli artisti baciati dal successo e con grande seguito, in questo caso il cantante e musicista interpretato con auto ironia da Piero Pelù, che naturalmente predica bene e razzola male.
Nonostante la qualità del cast, il film non può dirsi una commedia divertente, anche se qualche sorriso lo porta…nella bara. Tognazzi muto con i vivi e loquace con i cadaveri, Lucia Ocone a caccia permanente di vedovi per il sesso, Massimo Ghini nei duelli tra agenzie funebri per procacciarsi clienti, Poco, nonostante l’impegno. Perché per un film riuscito il soggetto avrebbe dovuto essere sostenuto da una sceneggiatura meno superficiale e lontana dalla plausibilità. Le grandi commedie italiane che mettevano alla berlina comportamenti e difetti, poggiavano su basi solide, non su cadaveri che a rigor di logica hanno una precisa scadenza post mortem. Davvero un peccato, se si guardano i nomi degli attori, a parte Alice Benvenuti, debuttante che dimostra di dover ancora studiare molto per poter figurare adeguatamente tra le protagoniste di un film.
I cassamortari
I CASSAMORTARI – Italia, 2022. Durata 99 minuti. Su Amazon Prime Video attualmente. Da un soggetto di Claudio Amendola e Francesca Neri.
Regia: Claudio Amendola.
Interpreti: Massimo Ghini, Lucia Ocone, Gian Marco Tognazzi, Alessandro Sperduti, Sonia Bergamasco, Piero Pelù, Giuliana Lojodice, Alice Benvenuti, Massimo Dapporto, Antonello Fassari, Edoardo Leo.
Musiche: Piero Pelù, Valerio Carboni.
