CINEMA Torno da mia madre

TORNO DA MIA MADRE – Regia: Eric Lavaine. Interpreti: Alexandra Lamy, Josiane Balasko, Mathilde Seigner. Francia.
Visto in edizione doppiata in lingua itaiana

Commedia francese che approda nei cinema italiani a fine estate. Un’operina che tratta argomenti classici prendendo spunto dalla dura realtà di questi tempi. Attività che chiudono, lavori che svaniscono, bruschi risvegli dal viaggio lampo tra benessere e povertà. Torno da mia madre parte da qui, passando in rassegna ciò che resta dei legami familiari tra fratelli e sorelle, tra figli e madre. Famiglie che bruciano in fretta e con superficialità spesso isterica, relazioni sentimentali e familiari. 
Il conflitto, classico, è pronto ad esplodere nella solita cena che raschia qualche velo di ipocrisia e tira fuori il peggio. Ma alla fine, è Josiane Balasko la mattatrice e la forza di questa commedia: il divertente sta soprattutto nell’interazione con i figli, nelle sue manie e nelle sue pulsioni. Lei sì che sa ancora vivere: cibo e amore, sesso incluso. Quando c’è lei in scena si ride, per come si muove, per ciò che fa, per quello che dice e pensa. 
Torno da mia madre si potrebbe liquidare come una commediola appena sufficiente, non troppo profonda e con personaggi abbozzati quanto basta. Eppure alla fine il film non è così banale come può sembrare, c’è del buono in un’operina semplice ma garbata, che istiga a pensare e ripensare su molte cose, inclusa l’intolleranza dei figli riguardo i rapporti amorosi del genitore che sopravvive al lutto. Forse per egoismo, forse per superficialità, forse per l’incapacità di voler bene accettando e condividendo.
 

Leandro De Sanctis

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