Atalanta-Juventus 1-1 | La testa di Danilo tiene in corsa la Juve

Atalanta-Juventus 1-1 | La testa di Danilo tiene in corsa la Juve. Doveva vincere la Juve per superare davvero e non solo virtualmente l’Atalanta, che deve recuperare la partita col Torino. Ma il colpo di testa di Danilo nel secondo dei tre minuti del recupero va accolto come una pepita preziosissima, perché consente ai bianconeri di continuare ad essere in corsa per il quarto posto che vale la Champions futura. Una partita molto bella, che avrebbe potuto concludersi con più gol se Sportiello non avesse sfoderato interventi decisivi su Vlahovic; se i bianconeri fossero stati più precisi nel tiro e nell’ultimo passaggio; se l’Atalanta avesse sfruttato le occasioni che ha avuto, un paio delle quali neutralizzate dalla faccia e dal costato di de Ligt. L’olandese è stato molto bravo stasera. La Juve aveva rischiato per un’uscita spericolata di Szczesny su Koopmeiners, la palla finita a Muriel che ha potuto tirare in porta ha indotto l’arbitro Mariani ad applicare la norma del vantaggio. Ma il tiro è stato deviato in corner da Bonucci e al portiere è stato comminato un giallo. Giusto così.
E’ stata una partita molto bella e ricca di emozioni, tra due squadre che volevano vincere e che non si accontentavano certo del pareggio. La Juve ha iniziato forte, giocando in velocità con i suoi tre tenori offensivi (Vlahovic-Morata-Dybala), con gli inserimenti di McKennie e De Sciglio. Inizialmente scossa e quasi intimidita, la squadra di Gasperini ha impiegato un po’ a riprendersi, a cominciare a macinare gioco come sua abitudine. E la sfida è diventata elettrica.

Atalanta-Juventus 1-1 | Malinovskyi, terzo gol alla Juve

La Juventus si è trovata nel baratro a causa del terzo gol subito da Malinovskyi, che continua ad essere regolarmente il suo giustiziere. Prima delle punizione che ha punito Szczesny e una Juve comunque positiva e vivace, Malinovskyi si era reso protagonista di un’azione irresistibile, innescata dalla sua finta con cui aveva aggirato de Ligt costringendolo poi al fallo che ha propiziato la punizione del gol. Se l’Atalanta era cresciuta pian piano dopo un avvio incerto, la Juve ha impiegato un po’ a riprendersi dallo choc dello svantaggio e ha rischiato pure lo 0-2 (traversa di Hateboer).
Allegri ha rivoluzionato la squadra: prima Cuadrado e Kean al posto di Bonucci e McKennie, poi dentro anche Aké (per Morata) e Arthur (per un Rabiot che non mi è dispiaciuto con la sua inconsueta vitalità e determinazione). A fissare il risultato e salvare la Juventus da una sconfitta che avrebbe avuto conseguenze incalcolabili un calcio d’angolo pennellato da Dybala a centro area, sul quale con straordinario tempismo e precisione si è avventato Danilo che ha indirizzato verso il palo più lontano battendo Sportiello.
Allegri dunque insiste sul modulo con le tre punte, che ha ben accolto Vlahovic e rivitalizzato anche Dybala e Morata. Alvaro sempre combattivo e abile tecnicamente, oltre che voglioso di rientrare nella fase difensiva. Magari a Paulo si può muovere talvolta l’eccessiva lontananza dall’area avversaria e stasera forse ha peccato di egoismo in almeno un’occasione. Ma i tre tenori funzionano, altroché.

L’Atalanta non ci sta, la versione di Marino cozza con la realtà e col regolamento

Brutta figura dell’Atalanta nel post partita. Ai microfoni di Dazn si presenta il direttore generale atalantino Marino che con toni acidi sostiene che Szczesny avrebbe dovuto avere il cartellino rosso e che il colpo di faccia di de Ligt avrebbe dovuto essere punito con il rigore. Tutto questo dopo che l’ex arbitro Marelli aveva spiegato le decisioni arbitrali, regolamento alla mano. Sul fallo di Hateboer su De Sciglio (giallo, ma ha rischiato l’espulsione) non ha detto nulla. Per carità, il nervosismo ci sta, ma è evidente che nel clan nerazzurro si vivano momenti di estremo nervosismo dopo che il quarto posto che pareva ormai inattaccabile, è tornato forse in discussione. Anche perché sta crescendo anche la Lazio e la Roma non è ancora fuori.

Atalanta-Juventus 1-1

RETI: Malinovskyi 31′ st, Danilo 47′ st

ATALANTA: Sportiello; Djmsiti, Demiral, Toloi; Zappacosta (15′ st Maehle), Freuler, Koopmeiners, de Roon, Hateboer; Boga (46′ st Pasalic), Muriel (15′ st Malinovskyi)

A disposizione: Rossi, Dajcar, Scalvini, Pezzella, Pessina, Mihaila

Allenatore: Gasperini

JUVENTUS Szczesny; Danilo, Bonucci (34′ st Cuadrado), de Ligt, De Sciglio; McKennie (36′ st Kean), Locatelli, Rabiot (41′ st Arthur); Dybala, Vlahovic, Morata (41′ st Aké)

A disposizione: Perin, Pinsoglio, Rugani, Alex Sandro, Pellegrini, Zakaria, Kaio Jorge

Allenatore: Allegri

ARBITRO: Mariani

ASSISTENTI: Meli, Imperiale. QUARTO UFFICIALE: Volpi. VAR: Aureliano, De Meo

AMMONITI: 35′ pt Djmsiti, 36′ pt Hateboer, 38′ pt Danilo, 42′ pt Vlahovic, 30′ st de Ligt

Leandro De Sanctis

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