MUSICA IceBoy Locke / Al di fuori di me

IceBoy Locke Al di fuori di me

Al di fuori di me è l’ultimo singolo realizzato da IceBoy Locke è abbinato ad un video autoprodotto che riporta a certi vecchi filmini in Vhs.
Romano, 23 anni, il rapper Iceboy Locke è cresciuto nutrendosi di vari generi musicali, dall’hard rock al metal, dal punk all’hip hop, che hanno costituito il terreno sul quale poi intraprendere la sua attività musicale.
Sviluppatasi inizialmente in ambito indie rock post punk (è stato il bassista dei Walkin’Sheep,  gruppo d’esordio di Lorenzo Sutto, attuale leader dei Red Bricks Foundation), per poi proseguire nella scena hardcore punk con gli Attitudine Alcolica, con i quali ha calcato i maggiori palchi della scena underground romana.
Sotto potete leggere le tappe della sua evoluzione musicale, attraverso Sangue Infetto RHC e DoubleMindz.
Un viaggio musicale fatto di incontri e scoperte, di amicizie e progressivi step che l’hanno portato in ambito rap ma solo per spiccare il volo uscendo dalla gabbie precostituite per abbracciare nuovi generi.

Un artista in continua evoluzione ma sempre sincero e introspettivo nel trasformare il suo mondo interiore in un qualcosa da condividere con chi è disposto a non fermarsi alla superficialità. Nei suoi testi, talvolta cupi, amari e diretti,  hanno progressivamente trovato spazio anche frammenti di dolcezza (come ad esempio nella bellissima Edera,qui il link https://www.youtube.com/watch?v=08oHBJMPw-U  ).

Al di fuori di me è concepita come la parte iniziale di un tuffo del passato, per le sonorità e le immagini video, a far da cornice ad un testo introspettivo tra nostalgia, ansie e speranze per il futuro (potremmo definirle “speransie”, usando un neologismo). A breve pubblicherà la seconda parte di questo mini-concept dal sapore vintage.

Sulla sua pagina Facebook si definisce così

AL DI FUORI DI ME (Parte 1/2)

facile girarsi altrove
quando dentro piove
quando niente smuove
quando per fidarti
servono le prove
provo a camminare al sole
rito solitario in mezzo alle persone
dentro alla mia dimensione
guardo le macchine
sembrano musi di animali
illusi di habitat naturali
luci dai fari
illuminano a lucido
la lucida follia dei nostri affari
rocamboleschi salti
e che lo fai a fare?
e questo affare che mi trovo in mano
dice non pensare
guarda chi è lontano
mi dice chi sarebbe il buono
e chi sarebbe il ladro
informati ma restando sul vago
e ancora pago
per la pala nel buco
che scavo
resto coerente a mio discapito
poi capita che capito nel posto giusto
cambiando di abito ci prendo gusto
poi mi chiudo a guscio
con rammarico forse mi sottovaluto
o forse mi sopravvaluto
e tutto sembra sempre così al di fuori di me…
Io che non trovo le risposte
spero che trovino me…
ancora scrivo
ancora rido
ancora mi fisso
su un mito ancora che mi libero
per il mio meglio amico
ancora un bivio
sciagurato come Egidio
sono sempre io
ma nei ricordi miei
mi invidio e c’ho la nausea
nauseato da quest’aria
imbottigliato per la strada
stralunato da sta luna strana
cambio come le maree
naufragato nel mare
delle mie idee
su una zattera tra le orchidee
vuoi una lezione?
dattela!
vuoi una ragione?
puoi cercartela
e poi c’è Cattelan
ma quale cattedra
Animal House
Donald Sutherland
dona il sangue
non tirartela
ma quale santità
ma quale satira
tutta teoria zero fatti
ma che strana pratica
strato di patina
no non alzarti frà
che qua si pattina termodinamica
mica lo metto in pratica
termosifoni che fondono la mia stamina