Juventus-Inter 1-1 | Follia Bremer a 20″ dalla fine

Juventus-Inter 1-1 | Follia Bremer a 20″ dalla fine.
Tutte le emozioni che erano mancato per quasi 80 minuti sono scoppiate in un finale folle e incandescente. A sette minuti dalla fine la Juventus era riuscita a capitalizzare il risultato nella semifinale di andata della Coppa Italia: grazie a Cuadrado, puntuale a raccogliere e spedire in rete un cross di Rabiot deviato dalla difesa nerazzurra. Mancavano ormai solo sette minuti alla fine e i bianconeri non faticavano molto per contenere un’Inter che non è mai riuscita a rendersi realmente pericolosa. Ma a venti secondi dalla fine Bremer regalava un incredibile rigore: solo in area, senza nemmeno nerazzurri attorno, teneva il braccio inutilmente largo e saltando in maniera scomposta non evitava che il pallone spinto in area da Dumfries gli cadesse addosso. L’arbitro Massa dopo una rapida considerazione immediatamente il dischetto del rigore.
E così una preziosissima vittoria che la Juventus aveva artigliato perfino oltre i demeriti nerazzurri, tornava in equilibrio anche nel punteggio, rimandando alla gara di ritorno il verdetto e rispecchiando quanto visto in campo.

Juventus-Inter 1-1 | Cuadrado e Lukaku, gol ed espulsione

Ma le emozioni non sono finite con il rigore di Lukaku, che veniva ammonito per la seconda volta a causa della sua esultanza giudicata esagerata e irrispettosa. La prima l’aveva rimediata per un’entrataccia su Gatti, forse a mio avviso anche da espulsione. E a fine partita le telecamere inquadravano Handanovic e Cuadrado impegnati a parlare animatamente, fino a una scintilla che ha acceso la zuffa tra i due. Così Massa decretava l’espulsione prima del portiere nerazzurro, poi di del colombiano. Un’assenza importante nel ritorno di San Siro.
Se il pareggio alla fine è un risultato perfino logico, perché le due squadre si temevano e non hanno sviluppato un gioco tale da creare molte occasioni da rete, ovvio che la Juve chiuda con grande amarezza una semifinale che era riuscita a sbloccare nel finale, dopo una clamorosa palla gol fallita da Milik, forse la più evidente occasione da gol vista stasera.
Alla Juventus è mancato il miglior Di Maria (anche se è andato vicinissimo al fulmineo vantaggio quando il suo rasoterra è stato deviato in corner da Handanovic con la punta delle dota), Vlahovic troppo isolato, Kostic incapace di trovare uno dei suoi guizzi. E una manovra lenta, specialmente nel primo tempo, che ha agevolato la difesa nerazzurra. Partita più tattica che sanguigna, anche se poi proprio da uno strappo agonistico è nato il vantaggio bianconero. Di conseguenza, con un gioco così bloccato e difese serrate in spazi ristretti, è perfino normale che gli attaccanti non abbiano brillato, da Lautaro a Dzeko e Vlahovic. Quello che non è mancato è stato il nervosismo, soprattutto sulla sponda interista reduce dalle sconfitte in serie che evidentemente hanno lasciato il segno. Continue proteste, anche a sproposito, nonostante fino al rovente finale in campo ci sia stata una sostanziale sportività.
Non c’è più la regola del gol in trasferta che vale doppio, per cui l’1-1 resta quello che è: un pareggio che obbligherà sia l’Inter che la Juventus a cercare la vittoria nella gara di ritorno, con l’ipotesi che potrebbe non essere così remota, che ci si possa giocare tutto ai supplementari o ai rigori. A San Siro non ci saranno Handanovic, Lukaku e Cuadrado, che potrebbe avere due giornate di squalifica ed essere out anche nell’eventuale finale.

Juventus-Inter 1-1

Juventus: Perin; Gatti, Bremer, Danilo; Cuadrado, Fagioli (20′ st Miretti), Locatelli, Rabiot, Kostic; Di Maria (20′ st Chiesa), Vlahovic (29′ st Milik).
Allenatore: Allegri
Inter: Handanovic; D’Ambrosio (37′ st Dumfries), Acerbi, Bastoni; Darmian, Barella, Brozovic (37′ st Asllani), Mkhitaryan, Dimarco (23′ st Gosens); Dzeko (23′ st Lukaku), Martinez (41′ st Correa).
Allenatore: Inzaghi
Arbitro: Massa
Marcatori: 38′ st Cuadrado (J), 45’+5 st rig. Lukaku (I)
Ammoniti: Brozovic (I), Miretti (J), Cuadrado (J)
Espulsi: Lukaku (I) somma di ammonizioni, Handanovic (I), Cuadrado (J)

Leandro De Sanctis

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