CALCIO Roma-Juventus 1-1, il gioiello di Tevez e l’amaro in coda

Non c’è dubbio che dopo l’1-1 dell’Olimpico, che
mantiene a -9 la Roma (anzi, -10 alla luce del doppio confronto diretto
che in caso di arrivo a pari punti avvantaggerebbe i bianconeri), la
Juventus si sia avvicinata al suo quarto scudetto consecutivo. Eppure la
serata positiva lascia anche l’amarezza per una vittoria che Tevez e
compagni avrebbero potuto e dovuto conquistare. 

Onestamente
non ho mai sofferto così poco all’Olimpico vedendo un Roma-Juve. Primo
tempo senza emozioni nè tiri in porta, con una Roma incapace di rendersi
pericolosa, non dico rinunciataria ma inconsistente, sempre alla larga dalla porta juventina, con Totti centravanti fin troppo arretrato. Molti falli, non cattivi ma decisi e se l’arbitro Orsato (anche alla luce dei precedenti, mi è parsa sostanzialmente positiva la sua direzione, a parte forse qualche fallo lasciato senza cartelllini gialli all’inizio e non fischiati nel finale) ha perdonato l’entrataccia di De Rossi dopo pochi secondi di gioco, poi ha capito di dover distribuire cartellini gialli senza fare sconti. Nessun vero tiro nel primo tempo, Roma soporifera, Juve meglio nelle ripartenze, anche se senza rendersi realmente pericolosa. 

Nella ripresa
la Juve ha cambiato marcia, incoraggiata dall’atteggiamento romanista ha
capito che poteva puntare a vincere senza troppo rischiare. Le
percussioni si sono intensificate, pur mancando di precisione
nell’ultimo passaggio, alzando il ritmo e recuperando molti palloni. Su
una di queste Torosidis ha steso Vidal che si stava per presentare solo
davanti a De Sanctis: cartellino giallo inevitabile, doppia ammonizione,
espulsione. Al limite dell’area Tevez si sistema con cura il pallone
(in assenza dello specialista Pirlo tocca allo specialista argentino) e
piazza una traiettoria perfetta che aggira la barriera ed accarezza la
rete senza che il portiere giallorosso si muova di un millimetro. E’ il
gol della possibile vittoria, a fine campionato si potrebbe scoprire che
è stato comunque il gol scudetto. La Juve avrà altre occasioni ma una volta rimasta in dieci, con Totti e De Rossi sostituiti, la Roma ritrova mordente e coraggio. Ormai non ha proprio più nulla da perdere nè motivi di tensione e preoccupazione. Con Nainggolan, Florenzi e Iturbe inizia a giocare, a credere in un pareggio che per almeno settanta minuti non avrebbe meritato. E la Juve commette l’errore di fallire il raddoppio sicurezza. Quando le partite si possono chiudere, vanno chiuse. Così come il discorso scudetto.
Stavolta è la Juve a non saper sfruttare la superiorità numerica, a
restare vittima di un atteggiamento sbagliato e della superficialità che
ogni tanto rispunta. Da un rinvio sbagliato di Buffon, palla persa e il
fallo di Chiellini da cui nasce la punizione che porterà al pareggio
giallorosso. Anche se il colpo di testa di Keita è infilato
maldestramente in porta da Marchisio, che colpisce male e invece di rinviare firma un autogol, come tante volte in passato, all’Olimpico con la Roma o con la Lazio, accaduto ad altri bianconeri (Bercellino, Brio, Morini, Scirea, per ricordarne qualcuno). Finisce così sull’1-1 una partitissima nel complesso abbastanza deludente, soprattutto nel primo tempo. Ma  ognuno ha motivi di consolazione: la Juve è meno lontana dallo scudetto,
la Roma che con l’uomo in meno ha saputo con personalità mettere in
apprensione la Juve negli ultimi dieci minuti, può ritrovare fiducia e
tenere a bada le pretendenti al suo non certo disprezzabile secondo
posto (che vale la Champions League del prossimo anno e un bel po’ di soldi).

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 Cartello nel settore dei tifosi juventini: 
DIETA GARCIA, SOLO SECONDI

In vendita fuori dallo stadio, a 5 euro, 
sciarpe con sopra scritto: Juventus di merda

A
fine partita il pubblico abbandona la zona dell’Olimpico a piedi. Si
sente la sirena di un’ambulanza. Commento di un lord romanista: Sarà uno
juventino di merda, spero che muoia
.

Non servono commenti, viva la sportività

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Ho filmato il gol di Tevez. Quando stava per battere la punizione sentivo che avrebbe segnato. E’ visibile sulla pagina Facebook di Visto dal basso

Leandro De Sanctis

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