SERIE TV L’alienista, su Netflix

Dakota Fanning, Luke Evans, Danel Bruhl i protagonisti della serie tv “L’alienista”

L’ALIENISTA Interpreti: Daniel Bruhl, Luke Evans, Dakota Fanning, Robert Wiisdom, Douglas Smith, Brian Geraghty. Tratto dal romanzo omonimo di Caleb Carr.
10 episodi.
* visto in edizione originale con sottotitoli in italiano

L’alienista, su Netflix. New York fine Ottocento, un serial killer (ma ancora non si chiamavano così) uccide un ragazzo che si prostituiva e lo fa a pezzi. Prostituzione di ragazzi che diventano ragazze per soddisfare le voglia di ricchi uomini senza scrupoli, schiavi della mafia che regna con i suoi bordelli e con la complicità di poliziotti corrotti.
Ma c’è un nuovo commissario che vuole scovare l’assassino e ripulire la città. Perciò coinvolge il dottor Kreizler, uno psicologo criminale, e l’illustratore Moore che disegna la scena dei delitti per consentire poi di studiare i casi, per cercare di entrare nella mente e nei modi di agire del killer. A completare la squadra la segretaria del commissario, determinata a diventare la prima investigatrice della polizia cittadina.

Ho trovato L’alienista molto interessante. Intanto per l’ambientazione, il fascino delle carrozze, del rumore degli zoccoli dei cavalli, i costumi, dettagli di un abbigliamento che colpisce sia che si tratti dei modesti abiti della povera gente che dei più raffinati capi dei ricchi e dei nobili. In qualche modo L’alienista è collegato a Mindhunter, l’altra serie tv apparsa su Netflix che racconta la nascita dei profiler nella caccia ai serial killer.
Perché entrare nella mente degli assassini seriali per comprenderne riti e dinamiche, per cercare di individuarli e bloccarli è indubbiamente il modo migliore per dar loro la caccia.

Tratto dal romando di Caleb Carr, il racconto mostra un volto perverso della New York di fine secolo, aspetti di quell’epoca che ignoravo. Utilizzare ragazzini come femminelle, strappandoli alle famiglie poverissime: la malvagità dell’uomo senza scrupoli, il profitto al di sopra di tutto, basato sullo schiavizzare i più deboli, è cosa che esiste dalla notte dei tempi e quell’America non ne era certo immune. Come non lo è l’Italia disastrata e schiavista di oggi, nei confronti dei giovani e dei migranti.

Il protagonista Daniel Bruhl offre una prova d’attore un po’particolare: spesso glaciale, ma è il suo personaggio, sa anche esprimere i suoi complessi e repressi sentimenti. Ottimo Luke Evans nei panni del disegnatore, e Dakota Fanning offre con misura la sua fisicità ad un ruolo che esalta le qualità più rocciose della sua femminilità, anche lei con un passato particolare.

https://www.youtube.com/watch?time_continue=10&v=YtzgFRBvRy8

https://it.wikipedia.org/wiki/Daniel_Br%C3%BChl

https://it.wikipedia.org/wiki/Luke_Evans

https://it.wikipedia.org/wiki/Dakota_Fanning

Leandro De Sanctis

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