SERIE TV Dark, su Netflix

La locandina di Dark, serie Tv su Netflix

Dark serie Tv su Netflix

DARK – Paese: Germania
Anno: 2017 – in produzione
Stagioni: 2
Episodi: 18
Durata: 45-60 min (episodio)
Lingua originale : tedesco
Ideatori: Baran bo Odar, Jantje Friese
Regia: Baran bo Odar
Sceneggiatura: Baran bo Odar, Jantje Friese, Martin Behnke, Ronny Schalk, Marc O. Seng
Interpreti: Karoline Eichhorn, Louis Hofmann, Maja Schöne, Jördis Triebel, Stephan Kampwirth, Oliver Masucci, Moritz Jahn , Lisa Vicari, Andreas Pietschmann, Paul Lux, Gina Stiebitz

 

Scritto da Luca De Sanctis

 

La seconda stagione, disponibile dal 21 giugno 2019, ha confermato Dark come una delle migliori serie Netflix. L’hype dopo il grande successo della prima stagione era altissimo così come la paura di rimanere delusi dalle nuove otto puntate che vedono Jonas Kahnwald e una fitta rete di coprotagonisti alle prese con un nemico tanto tangibile (in questo caso) quanto incontrastabile: il tempo.
La serie Netflix, recitata interamente in tedesco, è ambientata a Winden, fittizia cittadina tedesca dall’atmosfera grigia e piovosa, caratterizzata dalla presenza di un’imponente centrale nucleare. Per ricreare l’atmosfera della piccola città si sono ispirati ai ricordi dei tempi del disastro nucleare di Chernobyl in Ucraina. Il regista Baran bo Odar al New York Times ha spiegato: “Mia madre mi diceva: ‘Non puoi più giocare fuori, specialmente se piove, ti ucciderà’ o, ‘Non puoi comprare dolci in quel negozio perché è radioattivo’. È stata quell’atmosfera cupa, di paura, quella che vivevamo in quelle nostre piccole città ad ispirarci per creare Winden”.
La storia ruota attorno a quattro famiglie residenti a Winden: i Kahnwald, i Nielsen, i Doppler e i Tiedemann, che tra vecchi rancori, segreti e amori sepolti si troveranno radicalmente legate da qualcosa di apparentemente incomprensibile e contro ogni logica.
Se il punto forte della prima stagione era stato il mistero e l’inspiegabilità di certi avvenimenti a cui lo spettatore cercava disperatamente una spiegazione, questa seconda stagione cambia approccio e scopre totalmente le carte in tavola. Mossa potenzialmente pericolosa ma che rivela un lavoro di tessitura meticoloso e ragionato dove ogni filo della trama è coerente e collocato alla perfezione. L’idea alla base della serie è stata definita e sviluppata nella sua totalità sin dal principio e si potrebbe considerare come un unico flusso di eventi diviso in tre parti (la terza e ultima stagione è già stata annunciata per il 2020). Non si è di fronte quindi a una di quelle seconde stagioni ‘improvvisate’ che seguono la prima dopo un successo inaspettato. Si è di fronte ad un’opera completa e dettagliata che sa esattamente dove vuole andare a parare.

Dark è un piacere per gli occhi e per la mente. La fotografia spesso soavemente simmetrica è caratterizzata da colori cupi e aridi ma con degli sprazzi di calore che traboccano vita. Teorie interessanti, paradossi temporali su cui scervellarsi e spunti di riflessione razionali e teologici costituiscono l’anima della serie, che mette in moto il cervello e lascia basiti in più di un’occasione.
Ogni puntata è fitta di spunti e rivelazioni e porta lo spettatore a concentrarsi per seguire gli sviluppi e non perdersi i passaggi fondamentali che spesso risiedono in dettagli, frasi o semplicemente sguardi. I personaggi sono molti e ognuno viene seguito durante tre flussi temporali diversi. La difficoltà iniziale nel riconoscere i vari personaggi, nelle varie epoche, e collegare volti e avvenimenti si trasforma esponenzialmente in un forte senso di soddisfazione e coinvolgimento.
Alla fine di ogni puntata (in entrambe le stagioni) ricorre un momento senza dialoghi, dove scorre un montaggio di tutti i personaggi, nei diversi flussi temporali, ognuno dei quali alle prese con la sconvolgente scoperta di turno in un crescendo di pathos. Il tutto accompagnato da una canzone sempre diversa e sempre azzeccatissima che, unita alla forte carica emotiva delle immagini, non può che far alzare i peli sulle braccia.
Molto suggestiva anche la sigla, dove la canzone Goodbye del tedesco Apparat condisce una serie di bellissime immagini speculari e caleidoscopiche che riescono a portare nella giusta dimensione per affrontare la visione. Impossibile saltarla e non godersela prima di ogni puntata!
Dark è appassionante e travolgente ma sicuramente non leggera e alla portata di tutti. Sconsigliata la visione a chi cerca solo relax e non è disposto a prestarle la dovuta attenzione, gli ‘sforzi’ di tutti gli altri invece verranno ampiamente ripagati.

Trailer stagione 1: https://www.youtube.com/watch?v=ESEUoa-mz2c
Trailer stagione 2: https://www.youtube.com/watch?v=810CHvSdXOo
Apparat – Goodbye: https://www.youtube.com/watch?v=66VnOdk6oto

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Leandro De Sanctis

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