CALCIO Juventus brutta maglia senza le strisce

Cristiano Ronaldo a terra di spalle con la nuova maglia senza strisce. Foto gentilmente concessa da Claudio Bartoletti

Juventus, brutta maglia senza le strisce

Con la nuova divisa della Juventus si è davvero passato il limite della decenza affettiva. La creatività e i colori che eravamo abituati e vedere nelle seconde e terze divise erano un fattore perfino gradito. Ognuno poteva avere i suoi colori preferiti, apprezzare più o meno la scelta delle maglie da trasferta, sopportando le novità sulla maglia ufficiale casalinga, con le strisce che ogni anno cambiavano dimensioni, spesso allontanandosi irrimediabilmente dalla classicità, che brillava per bellezza e fascino. Ricordo che quando iniziati a fare il tifo per la Juve, da bambino, quelle maglie a strisce bianconere, uniche in serie A, erano state  un elemento fondamentale.
Capisco le ragioni del marketing, la voglia di spennare i tifosi inducendoli a comprare maglie ogni anno, ma le righe erano da considerare sacre. La prima divisa doveva essere a strisce. Avevo mal sopportato il troppo nero della divisa del 2003, così come la larghezza delle strisce anche di questa stagione, amando altri tipi di maglie juventine a strisce. Sbizzarrirsi sul kit da trasferta ok, lo accetto e spesso ho gradito molto (dal giallo che indossava Tevez, al blu della prima coppa Uefa, il rosso dello scudetto poi revocato, il rosa dell’ultima stagione di Del Piero, perfino il verde evidenziatore del 2014 mi aveva stupito ma non scandalizzato).
Ma con questa maglia da Palio di Siena si è passato il segno tradendo la tradizione e la passione, la peculiarità e l’essenza stessa della juventinità. In assoluto la maglia in sé non è brutta, vista da davanti, ma non doveva essere la prima maglia. Vedendola in campo all’Olimpico, osservando la parte posteriore e l’abbinamento con pantaloncini e calzettoni nero, è emersa tutta la sua bruttezza.
Oltretutto l’effetto televisivo è davvero orribile e confusionario. Forse si potrebbe alleggerire l’effetto con calzoncini bianchi, non so, sarei curioso di vedere che effetto farebbe. Infatti poi, nella partita casalinga con l’Atalanta, i pantaloncini indossati sono diventati bianchi e già l’effetto è migliorato alla visione televisiva. Molto più digeribile con pantaloncini e calzettoni bianchi piuttosto che con il “tutto nero”. Avevo visto giusto.

Khedira con la divisa del 2019-20 ma con calzoncini e calzettoni bianchi Foto Juventus.com

Ha detto bene Furino, l’indimenticabile centrocampista degli anni ’70 commentando la maglia su Repubblica: “Il passato era meglio, ma non perché è passato, perché era meglio”. Sottoscrivo.

Ma non sono l’unico ad essere arrabbiato e contrariato per la brutta novità. Leggete cosa ha detto all’Ansa uno dei tanti foriclasse che hanno indossato la maglia a strisce bianconere, il polacco  Zbigniew Boniek. “Sembra la divisa di una contrada del Palio di Siena. Mi ricorda anche l’Ascoli di Rozzi. In tutta sincerità non mi piace. Da ex juventino, a me piace la maglia tradizionale, quella di una volta. Con queste maglie  i giocatori sembra pure tutti i piccoli. Ormai si fa tutto per apparire, è una questione di sponsor, per vendere nuove magliette”. Come se magliette belle ma più classiche non si vendessero.
Stefano Tacconi la pensa allo stesso modo: “Non avrei cambiata la maglia, spero che quella nuova sia la terza o la quarta divisa, pare una maglia del Palio di Siena”. Più morbida la posizione di Filippo Tortu, il primatista italiano dei 100 metri: “Beh, in fondo basta che resti il bianco nero…”
La società bianconera è convinta che alla fine la maglia piacerà, basta proiettarsi nel futuro, come aveva spiegato lanciando la rivoluzione: “E’ una scelta, una promessa, una chiamata. Ogni volta che la indossi, accetti la sua storia. Non temere il cambiamento, guidalo. Immagina ciò che gli altri non riescono a vedere. – il messaggio della Juventus – Osa dettare nuove regole, fai in modo che le tradizioni non siamo un limite, ma un’ispirazione per scrivere il futuro. Fianco a fianco”.

Bullshit, direbbero gli americani. Parole gettate come fumo negli occhi con una gran faccia tosta. Come l’irritante slogan coniato per iniziare la campagna di vendita.

Leggete, e tenete conto che anche se queste parole vi strapperanno risate, non sono state  scritte con intenti umoristici. Ma i creativi spesso non hanno il senso della misura.

La tradizione non è un limite ma un’ispirazione per scrivere il futuro 

La nuova Maglia Gara Home si distingue per un inedito design con due sole strisce, unite da un sorprendente accenno di rosa, che richiama il primo colore sfoggiato in campo dalla squadra.

Non so se vi rendete conto dell’ipocrisia e della falsità di questo slogan. Una maglia divisa a meta viene descritta come una maglia con due sole strisce, una bianca e l’altra nera! Siamo alla follia dialettica e verbale.
Io dico, volete fare una cagata rubando le strisce alla maglia che in Italia le ha portate con maggior successo? Beh, fatelo, assumetevi la responsabilità di questo schiaffo, ma non fateci prendere per il culo dai vostri cre…ativi (come si autodefiniscono).

Come ci ricorda la Treccani
Si dice Striscia la regione di piano compresa tra due rette parallele, la cui distanza è detta larghezza o ampiezza della striscia.

E nella scelta delle divise di partita in partita, come sarà considerata? Bianca per come appare davanti o nera per come appare dietro? Non potrà più essere usata contro Inter o Atalanta, ad esempio. Ma davvero la Juve pensa che per il bene della società e degli incassi bisogna rinnegarsi e assecondare i cre…ativi di turno?
Ricordo che un anno anche il Barcellona accantonò le strisce per una maglia divisa in due, blaugrana ma a parte l’accostamento migliore con i pantaloncini, l’effetto cromatico globale era comunque bello ed elegante. Unitario.
Detto questo, ho appena scoperto che l’anno prossimo il Barcellona giocherà con una maglia a quadretti, modello Croazia. Sarà quello anche il futuro juventino? Una maglia cruciverba?

Cristiano Ronaldo con la nuova divisa della Juventus. Foto gentilmente concessa da Claudio Bartoletti

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https://www.vistodalbasso.it/2017/08/10/calcio-maglia-juve-vista-da-dietro/

 

Leandro De Sanctis

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