Inter-Juventus 2-0 | Vidal e Barella fanno felice Conte

Inter-Juventus 2-0, Vidal e Barella scuciono una bella fetta di scudetto dalle maglie della Juventus facendo felice Conte, che per la prima volta da allenatore si impone sulla sua ex squadra. Con lui in panchina cominciò il ciclo dei nove scudetti consecutivi, contro la sua Inter stasera si avvia a concludersi un ciclo forse irripetibile. Con il Milan che a Cagliari può tornare a +10 difficile ipotizzare la rimonta tricolore della Juve, di questa Juve così discontinua e così spenta, nella serata che avrebbe dovuto dare una svolta alla stagione. Non c’è stato ritmo né fisicità, è mancata la qualità ed è venuto meno il cervello, L’Inter ha dominato in lungo e in largo, con Barella e Hakimi padroni della fascia destra ma soprattutto con una partita pulita e decisa, che l’ha vista tante volte avere l’occasione per andare in gol.
Per una volta rovescerei il discorso abituale: una squadra gioca male perché l’altra gioca molto bene.
Senza intaccare i meriti di un’ottima Inter, perfetta direi, la Juve ha fatto di tutto per agevolarla. Le statistiche ricordano che l’ultima vittoria dell’Inter risaliva al 2016 (2-1) mentre erano addirittura 11 anni che i nerazzurri non battevano i bianconeri senza subire gol (2-0 nell’aprile 2010).
Una Juve così scarsa, dimessa e senza nerbo non era certo prevedibile. Una sola occasione da rete, il tiro di Chiesa a cinque minuti dalla fine: con una prodezza di Handanovic che ha parato con la mano aperta. Un bilancio mortificante. Non ricordo una Juve così impotente a San Siro dal 2016, in Coppa Italia: perse 3-0 dopo aver vinto all’andata con lo stesso punteggio, passando poi ai rigori.

Juve, non si salva nessuno, nemmeno Ronaldo

Inter promossa in blocco, con note di merito per Vidal, Barella, Hakimi e Bastoni. Juve da bocciare in toto: si fatica a trovare un giocatore sulla sufficienza, forse dovendone citare uno, scelgo capitan Chiellini.che ha ingaggiato un duello fisico con Lukaku, Nullo Ronaldo, che si è macchiato anche di gravi errori in fase di passaggio, ma gli altri, da Morata a Chiesa, non hanno fanno meglio. Per tacere del solito peso morto Rabiot o di Ramsey, invisibile. La lentezza del gioco è stato il primo punto di forza dell’Inter. Ha pesato anche l’incubo squalifiche a tre giorni dalla Supercoppa con il Napoli in gran salute, ma non basta a giustificare la figuraccia. Come non bastano le pur rilevanti assenze di Cuadrado, de Ligt, Alex Sandro e perfino il Dybala sotto tono degli ultimi tempi.
Non so trovare una spiegazione a questa passività, a quest’assenza totale di determinazione. Continuare a giochicchiare in quel modo non ha senso e ha fatto capire all’Inter che la Juve non c’era. Se non si gioca con aggressività una partita scudetto, quando lo si fa? Inaccettabile. E nell’unica brevissima fase in cui pareva possibile mettere in discussione i valori in campo, si è persa la palla innescando il contropiede interista che ha portato al 2-0 di Barella.

Mai in partita, la punizione dell’ex Vidal

  E’ nella storia della Juventus subire gol dai suoi molti ex. Vidal si è aggiunto ad un lungo elenco di giustizieri della Vecchia Signora, dopo averla lasciata. L’Inter si è presentata in campo mostrando quanto fosse determinata ad interpretare al meglio l’occasione di scucire un pezzetto di scudetto dalle maglie bianconere. La Juve invece non c’era. O non ha capito quanto delicata e fondamentale fosse la sfida, o peggio non è riuscita a fare ciò che avrebbe dovuto. A parte il gol annullato a Ronaldo per fuorigioco quando si era ancora sullo zero a zero, la squadra di Pirlo non ha fatto nulla, Una lenta, stucchevole e inutile sequenza di passaggi o indietro o laterali. Senza una trama, un tentativo di saltare l’uomo, un lancio adeguato per provare di perforare la retroguardia interista.

Come spesso capitava e capita quando c’è Rabiot in campo, ha giocato con un uomo in meno, perdendo la maggior parte dei contrasti, non riuscendo a concretizzare lo straccio di una occasione da rete. Al contrario l’Inter, molto più rapida e “cattiva” nell’avventarsi su ogni pallone, ha avuto almeno altre tre limpide occasioni per raddoppiare. Una se l’è divorata letteralmente Lautaro, che poi ne ha fallita un’altra. Una Lukaku, che ha comunque giocato bene di sponda, tenendo sotto pressione Chiellini e compagni. Hakimi sulla destra una spina nel fianco, ma l’Inter ha giocato bene di squadra, andando in vantaggio con un bel colpo di testa di Vidal, inseritosi alla perfezione in area sul cross da destra di Barella. Ma l’azione era stata avviata dallo stesso Vidal, vincendo un contrasto poco fuori area. Ottima Inter dunque, ma poca, pochissima Juventus. Non doveva essere il match scudetto? Beh alla fine va detto che se l’Inter avesse vinto 4-0, non ci sarebbe stato niente da ridire.

Inter-Juventus 2-0, il tabellino

Marcatori:13′ Vidal, 52′ Barella
INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Hakimi, Barella, Brozovic, Vidal (77′ Gagliardini), Ashley Young (72′ Darmian); Lukaku, Lautaro Martinez (86′ Sanchez). All. Conte

JUVENTUS (4-4-2): Szczesny; Danilo, Bonucci, Chiellini, Frabotta (58′ Bernardeschi); Chiesa, Rabiot (58′ McKennie), Bentancur, Ramsey (58′ Kulusevski); Morata, Cristiano Ronaldo. All. Pirlo
ARBITRO: Doveri
Ammoniti: Bonucci (J), Ashley Young (I), Morata (J), Barella (I)

Leandro De Sanctis

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