Roma-Juventus 1-2, cede il crociato di Zaniolo e Demiral

Roma-Juventus 1-2, cede il crociato di Zaniolo e Demiral
Vincere all’Olimpico contro la Roma è sempre una gran bella cosa, specie per i tifosi bianconeri che vivono nella Capitale. Dopo il fulmineo doppio vantaggio, sul 2-0 dopo soli dieci minuti, per una volta avevo sperato in una serata serena e tranquilla, cosa che con la Juventus di quest’anno succede di rado. La vittoria ha regalato il platonico titolo di regina d’inverno (48 punti in 19 partite) e nelle ultime sei volte in cui ciò è successo, la Juve ha poi vinto lo scudetto. La Roma ha incassato due reti nei primi dieci minuti dopo quasi otto anni: indovinate quando era successo l’ultima volta? Ancora con la Juventus.
Su rigore procurato da Dybala abile nello sgusciare a Veretout, ancora un gol di Cristiano Ronaldo, il sesto consecutivo, nono dei 14 realizzati dalla Juve nell’ultimo mese e mezzo.
Ma la partita, temuta alla vigilia come ogni trasferta a Roma, era stata indirizzata già dopo soli 3 minuti, quando il difensore Demiral segnava il primo gol turco della storia della Juve, deviando di interno ginocchio una punizione di Dybala spiovente (fallo di Mancini su Ronaldo) dalla sinistra, con Kolarov distratto e fuori posizione.
Tuttavia, quando Perotti ha segnato il suo rigore (ennesimo penalty causato da un tocco di mano: di Alex Sandro sulla linea di fondo campo con la palla diretta fuori), la Juve ha temuto e rischiato perfino il pareggio.
I tre punti che consentono alla Juve di scrollarsi di dosso l’Inter, ora indietro di due lunghezze, sono la cosa più bella della serata bianconera. Forse l’unica.

Da operare al crociato Zaniolo e Demiral

Nella serata due brutti e dolorosi infortuni. Bruttissimo quello che purtroppo costringerà il romanista Zaniolo ad operarsi oggi a Villa Stuart, per la rottura del legamento crociato del ginocchio destro. Prima di lui si era infortunato anche Demiral: inizialmente valutata come una brutta distorsione sempre al ginocchio, gli esami del giorno dopo hannpo evidenziato la lesione del legamento crociato anteriore con associata lesione meniscale. Se l’assenza prolungata di Zaiolo è un brutto colpo per la Roma e per la Nazionale di Mancini, in vista degli Europei, l’operazione che toglie dalla stagione anche Demiral è un bruttissimo colpo anche per la Juventus. Il turco aveva scalzato De Ligt dal ruolo di titolare e sognava di arrivare fino in fondo alla Champions League, che vedrà giocarsi la finale (purtroppo) a Istanbul.

Juve con la difesa bassa, di chi la colpa?

Quello che non ci si aspettava da una squadra come la Juventus è l’atteggiamento rinunciatario mostrato sul 2-0, quando c’era modo di cercare il gol che avrebbe chiuso la partita con maggior convinzione. La stessa mostrata in quei dieci minuti iniziali. La Juventus ha sbagliato un’infinità di passaggi, spesso con la presunzione di dribblare in fase difensiva anche a ridosso della propria area, commettendo poi errori grossolani, tipo il passaggio in orizzontale di Pjanic che regalava un’occasione alla Roma. Il baricentro bianconero spaventosamente basso rendeva problematico anche partire in contropiede, con Ronaldo e Dybala lontani, anche se l’argentino tornava a riprendersi il pallone a centrocampo e alla fine risultava il miglior bianconero in campo, e Ramsey attivo ma non così efficace come Sarri sperava.
E quando il rigore di Perotti ha rianimato e messo in corsa la Roma, Sarri ha fatto ricorso al 4-3-3, togliendo Dybala e poi Ramsey, immettendo Higuain e Danilo e spostando Cuadrado in avanti.
A giudicare dalle parole di Sarri però, non è stata la disposizione dell’allenatore a far giocare in quel modo la squadra. Sono stati i giocatori a rilassarsi? A giochicchiare con superficiale presunzione? Deleteri dribbling insistiti (anche di Matuidi che è abituato a sradicarli dai piedi avversari i palloni; di Rabiot meglio che non parli più, sempre scarso, tanti palloni persi o regalati), palloni appoggiati male. Senza contare che spesso questo tipo di errore finisce per causare falli da ammonizione.
Non parlo più di attesa del bel gioco sbandierato, mi accontenterei di non vedere quelle snervanti scelte dei giocatori juventini, che troppo spesso arrivati al limite dell’area avversaria, in fase d’attacco, cominciano a passare indietro il pallone, talvolta arrivando fino al portiere.
Un tipo di gioco che non serve nemmeno a far aprire le difese avversarie. I pericoli si creano se si fa pressing alto, se si strappano palloni in fase offensiva, se si gioca in maniera aggressiva.

Roma-Juventus 1-2

RETI: Demiral 3′ pt, Ronaldo 10′ pt, Perotti rig. 23′ st
ROMA Lopez; Florenzi, Mancini, Smalling, Kolarov; Diawara, Veretout (21′ st Cristante); Zaniolo (36′ pt Under), Pellegrini, Perotti (36′ st Kalinic);  Dzeko
A disposizione: Mirante, Fuzato, Bruno Peres, Spinazzola, Juan Jesus, Cetin
Allenatore: Fonseca

JUVENTUS Szczesny; Cuadrado, Demiral (19′ pt de Ligt), Bonucci, Alex Sandro; Rabiot, Pjanic, Matuidi; Ramsey (24′ st Danilo); Dybala (24′ st Higuain), Ronaldo. A disposizione: Buffon, Pinsoglio, De Sciglio, Rugani, Emre Can, Pjaca, Bernardeschi, Douglas Costa
Allenatore: Sarri
ARBITRO: Guida
ASSISTENTI: Meli, Fiorito
QUARTO UFFICIALE: Giacomelli
VAR: Mazzoleni, Paganessi
AMMONITI: 9′ pt Veretout, 13′ pt Pjanic, 15′ pt Kolarov, 26′ pt Mancini, 32′ pt de Ligt, 46′ pt Cuadrado, 37′ st Cristante, 38′ st Kalinic, 50′ st Florenzi

Leandro De Sanctis

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