Mondiali Volley, orari notturni e altri progetti scriteriati. Fino a quando?

Mondiali Volley, orari notturni e altri progetti scriteriati. Fino a quando?
Constatare che la pallavolo mondiale nella visione della Federazione Internazionale non era più uno sport serio e compatibile con la professionalità, è stata una delle ragioni per cui ho vissuto con sollievo non dover più seguire gli eventi in balia dell’incapacità e delle scelte scriteriate della FIVB. La quale nel frattempo, stando a quel che leggo, è diventata altro, delegando a Volleyballworld scelte e decisioni. Già questo aspetto è inconcepibile e non trova riscontro in nessun altro sport.
Ogni nuova notizia che arriva dal mondo FIVB/Volleyballworld è quasi sempre una pessima notizia, perché riguarda stravolgimenti di uno sport bellissimo che meriterebbe ben altri dirigenti mondiali.
L’ultima nefandezza ha riguardato l’orario delle semifinali mondiali, nel fine settimana in Polonia. Si è andati a dormire sapendo che Polonia-Brasile si sarebbe giocata alle 21 e Slovenia-Italia alle 18. Ma nella notte, a tv spente e giornali chiusi, l’orario previsto è stato invertito. Ora, ve l’immagine una semifinale del Mondiale di calcio che viene annunciata in una certa ora e poi al mattino si scopre che la programmazione è stata stravolta?

Mondiali volley, il vantaggio creato per i polacchi

Non so per certo, ma posso solo ipotizzarlo, che tra colpevoli e complici si sia deciso di dare un vantaggio di ore di riposo alla vincente di Polonia-Brasile, che evidentemente in Polonia si reputa una formalità. Giocare alle 21 significa passare poi una notte quasi in bianco, non il modo ideale per giocare una finale. Basterebbe pensarci quando si stilano i programmi. E non è detto che al tavolo apparecchiato per la Polonia, non si sieda poi il Brasile. I polacchi hanno faticato non poco per eliminare gli irriducibili statunitensi, capaci di andare al tie-break dopo essere stati in svantaggio per 2-0.
Finito questo Mondiale, ci sarà tempo per strapparsi i capelli, chi li ha, al pensiero di ciò che vuole combinare la banda FIVB-VolleyballWorld: forma mondiale di nuovo cambiato, aumento delle squadre da 24 a 32 (chissà in quanti Paesi e con quanti viaggi: il modo migliore per stroncare i giocatori e allontanare tifosi in trasferta e giornalisti, incentivando l’idea di Mondiale virtuale, visibile essenzialmente in tv), spostamento del torneo iridato in anni dispari, come se il Mondiale di calcio che in genere, quando non è assegnato con “giochi” strani, si svolge almeno due mesi prima, fosse un concorrente.

Volley svilito e stravolto dalla Fivb a cui non piace

Come è ora, anni pari e sfalsati dall’Olimpiade, sarebbe l’ideale, ma quando si vuole creare una dittatura mondiale economica anche a danno del volley europeo, non c’è limite alle nefandezze, con tutte le ricadute possibili, dai campionati europei ai campionati alla Nations League che i padroni del volley meditano di collocare in inverno, a dicembre e gennaio.
Fino a quando la pallavolo continuerà a recitare il ruolo del coniglio impaurito? Quando si decideranno giocatori, allenatori, federazioni, a far fronte comune per opporsi a una dittatura che di sportivo non ha più nulla? E pensare che il volley sarebbe così bello e attraente… E’ chiaro che ai dirigenti mondiali invece non piace, per questo da anni lo stanno trasformando in altro: una pallavolo che per loro è solo strumento per far soldi. Finché dura. Finché il mondo della vera pallavolo non avrà voglia e forza di tessere la tela di una rivoluzione, nell’interesse di tutti e del volley.

Leandro De Sanctis

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