Italvolley dopo 24 anni giocherà per l’oro mondiale, contro la Polonia

Italvolley dopo 24 anni giocherà per l’oro mondiale, contro la Polonia.
Dopo 24 anni la Nazionale maschile di pallavolo tornerà a giocare una finale dei Campionati Mondiali: sconfitta con un netto 3-0 la Slovenia in semifinale, l’Italia di De Giorgi domani sera alle ore 21 affronterà a Katowice la Polonia padrona di casa (e in diretta Rai1 e Sky). 

Un anno fa campioni d’Europa battendo gli sloveni, ora la conferma di una crescita quasi stupefacente di una squadra giovane che il ct De Giorgi ha scovato, assemblato e sostenuto, svezzandola in fretta. Molto più rapidamente di quanto ottimisticamente si poteva immaginare, essendo costruita pensando all’Olimpiade di Parigi 2024.

Passando per l’amarezza di una finale di Nations League in chiaroscuro, la Nazionale ha imparato la lezione, arrivando all’appuntamento iridato senza troppi proclami ma con tante speranze e quelle sicurezze che il lavoro e la sostanziale serenità, tecnica e morale, possono regalare.

Giudizi che sanno già di bilancio, perchè a prescindere da come finirà la sfida nella bolgia polacca contro una squadra che insegue il terzo titolo mondiale consecutivo per eguagliare i tris di Italia (1990, 1994, 1998) e Brasile (2002, 2006, 2010), l’Italvolley ha già raggiunto uno straordinario obiettivo catturando una medaglia che dopo l’oro di Tokyo ‘98, non era più arrivata e che nel 2010 gli azzurri di Anastasi avevano soltanto sfiorato, concludendo al quarto posto. 

Fefè De Giorgi e la sua banda di ragazzi si sono già messi al collo la medaglia d’argento, un colore nuovo per la Nazionale ai Mondiali. Passando per un quarto di finale vinto con i campioni olimpici della Francia e appunto la semifinale di stasera contro quella Slovenia che la scorsa estate agli Europei l’aveva costretta al tie-break. Giova ricordare che Fefè De Giorgi da giocatore ha vinto tutti e tre i mondiali dell’Italia e se ora, dopo quasi un quarto di secolo, l’Italia è di nuovo in finale sempre con lui, stavolta a bordo campo in panchina, un significato ce l’ha. Un filo che lega quella squadra fenomenale, composta da giocatori che si erano già costruiti una reputazione nei club, a questa Nazionale così diversa, con giocatori che hanno perfino faticato a trovare posto nelle loro squadre di SuperLega, finendo magari per fare le riserve. E questo accresce anche i meriti di un ct che ha raccolto la squadra dalle ceneri di un’Olimpiade amara e deludente, per forgiarla con la sua impronta, decisa ma anche leggera.
“C’è grande orgoglio – ha detto Fefè De Giorgi – siamo contenti, felicissimi. Non ancora soddisfatti perché c’è una finale da giocare. Stanno facendo percorso importante: crescere cercando di vincere. Componenti importanti che stanno crescendo”

 Italia-Slovenia 3-0, vittoria mai in discussione

 Alla Slovenia sarebbe servita una serata super dei suoi bomber ma tra schiacciatori e opposto, nessuno di loro è andato oltre il 50% e alla lunga questo ha impedito di restare davvero in corsa a mettere pressione agli azzurri, che hanno pareggiato il conto dei muri (9-9) e degli ace (2-2) ma sono stati praticamente sempre avanti e hanno potuto contare sulla regolarità quasi totale di Lavia. Lo schiacciatore azzurro ha chiuso con il 75% offensivo (15 su 20) dopo un primo set al 100% e un secondo al 75%. 

La grande serata di Lavia

Le percentuali di Romanò e Michieletto sono state più basse, ma l’opposto (14 punti) ci ha messo accanto 3 muri mentre Alessandro (9 punti) ha lavorato in difesa. Giannelli (al servizio ha spesso fatto la differenza propiziando allunghi importanti) ha utilizzato senza esagerare anche i suoi centrali Galassi e Anzani, ma nell’insieme è stata la squadra azzurra a dimostrarsi padrona del campo e sicura dei suoi mezzi, sfruttando anche con attenzione ed efficacia le chiamate al challenge, diventate una componente essenziale di ogni partita.

Mondiali volley 2022 Il tabellino della semifinale Italia-Slovenia 3-0
Mondiali volley 2022 Il tabellino della semifinale Italia-Slovenia 3-0


Italia-Polonia per l’oro alle ore 21, diretta su Rai e Sky/Now

Inutile nascondersi che la Polonia in finale sarà un’ avversaria di ben altro livello. Oggi ha faticato per superare il Brasile, riuscendoci con un altro 3-2, come era successo nei quarti con gli Stati Uniti. Però ha un servizio che sa far male ed è un’arma micidiale per indirizzare la sfida. Tuttavia, sia con gli statunitensi che con i brasiliani, la squadra allenata da Nikola Grbic ha avuto anche passaggi a vuoto, con errori che l’hanno frenata. Sarà fondamentale tenere in ricezione e limitare sia battute sbagliate che errori di misura. Insomma, bisognerà giocare con cervello mantenendo sangue freddo e senza frenesia.

Leandro De Sanctis

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