Musica, i miei primi album dei favolosi anni ’70

Seguo alcuni gruppi su Facebook, riguardanti musicisti che mi piacciono. Giorni fa Lino Friuli amministratore del gruppo Genesis infinito amore ha formulato un invito ai membri, indicare il primo contatto con i Genesis. “…approfittando del tempo che abbiamo a disposizione… chiedo ai nuovi amici e amiche genesisiane approdate in terra genesisiana di GENESIS Infinito Amore (se volete) di dirci, descriverci o raccontarci il primo brano, le prime emozioni, il primo disco dei Nostri ascoltato“.
E’ stata la spinta decisiva a fissare ciò che da tempo avevo in mente, perché succede che andando avanti negli anni, ci si volge anche indietro, lasciando riemergere sensazioni, emozioni, situazioni remote che hanno avuto un’incidenza determinante nel successivo cammino. E scatta l’impulso di fotografarle nell’unico modo possibile, con le parole.
La musica è stata sempre presente nella mia vita, fin da bambino quando i dischi erano solo i piccoli 45 giri e il Festival di Sanremo offriva artisti e brani destinati, piaccia o no, a passare alla storia della musica italiana, alcuni davvero intramontabili. A volte non lo si capiva subito, ma in moltissimi casi il tempo è stato poi galantuomo passando un colpo di spugna su giudizi e bocciature frettolose.

La scoperta dei Long playing, 33 giri

Il vero e consapevole ingresso nel mondo della musica avvenne all’inizio degli anni 70, in particolare. I primi due album che entrarono in casa (mamma e papà portarono me e mia sorella da Consorti – era un grande negozio di musica nel quartiere Prati, a Roma – e ce ne fecero scegliere uno) furono Questo piccolo grande amore di Claudio Baglioni, un concept album che scelsi io, e Alessandra dei Pooh, che prese mia sorella. Scelte molto lontane da quelli che sarebbero ben presto i miei successivi gusti musicali, anche se fondamentalmente sono sempre rimasto un onnivoro, curioso di quasi ogni genere musicale. Alla formazione contribuì in maniera determinante la radio, soprattutto la trasmissione Per voi giovani, ma anche Supersonic, Popoff. Grazie alla radio e alle scelte dei conduttori si potevano ampliare conoscenze e gusti. Spesso un singolo che colpiva dava il via alla curiosità di conoscere tutto l’album. Poi avrei iniziato a leggere il settimanale Ciao 2001.
La lista che trovate a fondo pagina, magari incompleta e aggiornabile se riemergeranno altri frammenti dalla memoria, comprende i primi album che ascoltai di ogni gruppo, in quel 1972 che fu l’anno zero della musica totale. Alcune scoperte le devo a compagni di classe, perché spesso allora si andava a scuola con gli LP sotto braccio: a prestarli c’era il rischio che si graffiassero, ma c’era anche il piacere della condivisione, il gusto di arruolare nuovi fan. E se si faceva amicizia con una ragazza, niente di meglio che regalarle una bella compilation su musicassetta. Girare con un LP sotto braccio, anche nelle inconcludenti e spesso turbolente assemblee scolastiche del sabato, significava spesso attirare l’attenzione di coetanee o ragazze più grandi.
Ecco, molti primi album li ho scoperti così. Quante musicassette, registrate trattenendo il respiro, con il registratore accanto al giradischi!
Un album durava spesso non più di 40, 45 minuti (giusti giusti per entrare in una facciata della musicassetta). Si ascoltava e riascoltava con concentrazione, traducendo i testi con l’ausilio del dizionario inglese e trascrivendoli su quaderno. Le prime volte sono state spesso emozioni indimenticabili, come quando, nelle cabine insonorizzate di Consorti ascoltai Atom heart mother dei Pink Floyd insieme a cari amici dell’epoca. E quando mi innamoravo di una canzone, e ce ne sono state infinite, cominciavo la mia caccia al tesoro sulla produzione dell’artista. Indimenticabile, e anche graficamente bellissimo, il picture disc di Alone Together, che mi fece scoprire Dave Mason,
Non mi dilungo oltre, se non per rispondere alla domanda di Lino Friuli sui Genesis: il primo album fu Foxtrot, la prima canzone fu Time table, che prima di conoscerne il testo avevo creduto essere una romantica canzone d’amore…

Alla rinfusa, i primi album della mia formazione*

  • Dove non indicato l’anno di uscita, leggere anno 1972.
    Genesis – Foxtrot
    Gentle Giant – Three friends
    Premiata Forneria Marconi – Storia di un minuto/Per un amico
    Banco del Mutuo Soccorso – Darwin/ BMS
    Le Orme – Uomo di pezza / Felona e Sorona (1973)
    Led Zeppelin – IV (1971)
    Jethro Tull – Thick as a brick / Aqualong (1971)
    Dave Mason – Alone Together (1970)
    Black Sabbath – Vol.4
    Mike Oldfield – Tubular bells (1973)
    Rolling Stones – Goats head soup (1973)
    Elton John – Honky chateau/Don’t shoot me i’m only the piano player (1973)
    David Bowie – The rise and fall of Ziggy Stardust
    Pink Floyd – Meddle (1971) / The dark side of the moon (1973
    Osanna – L’uomo (1971) / Palepoli (1973)
    Edoardo Bennato – Non farti cadere le braccia (1973)
    Area – Arbeit Macht Frei (1973)
    Traffic – John Barleycorn must die (1970)
    Simon & Garfunkel – Greatest hits
    Frank Zappa – Over Nite sensation (1973) / The Grand Wazoo
    Santana – Abraxas (1970), Caravanserai, Welcome (1973)
    Yes – Close to the edge
    CSN&Y – 4 way street (1971)
    Antonello Venditti – Theorius Campus / L’orso bruno (1973)/ Le cose della vita (1973)
    Francesco De Gregori – Theorius Campus / Alice non lo sa (1973)
    Claudio Baglioni – Questo piccolo grande amore
    Franco Battiato – Pollution
    Soft Machine – Seven
    Shawn Phillips – Second contribution (1971)
    Doobie Brothers – The captain and me (1973)
    Alice Cooper – School’s out
    Deep Purple – Made in Japan
    Procol Harum – A salty dog (1969)
    Emerson Lake & Palmer – Trilogy
    Fabrizio De André – Non al denaro non all’amore nè al cielo (1971)
    Bob Dylan – Before the flood (1974)
    America – Homecoming
    Eagles – Desperado (1973)
    Adriano Celentano – I mali del secolo
    Stevie Wonder – Talking book / Innervisions (1973)
    Francesco Guccini – Radici
    Lucio Battisti – Il mio canto libero
    The Who – Tommy (1969) / Quadrophenia (1973)
    Cat Stevens – Catch bull at four
    Rod Stewart – Every picture tells a story (1971)
    Eric Andersen – Blue river
    Joni Mitchell – Ladies of the canyon (1970)
    Strawbs – Bursting at the seams (1973)
    Stomy Yamashta Red Buddha Theatre – The man from the East (1973)
    King Crimson – In the court of the Crimson king (1969)
    Lucio Dalla – Il giorno aveva cinque teste (1973)
    Jackson Browne – Late for the sky (1974)
    Perigeo – Genealogia (1974)

Leandro De Sanctis

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