Gli arbitri del volley sempre a dieta

Gli arbitri del volley sempre a dieta. Non per tutti è un problema ma per chi ha specificità particolari nel metabolismo o nell’assimilazione, continuare a stare sul seggiolone può rivelarsi un problema con il regolamento internazionale varato nella stagione 2017-2018. La problematica è tornata d’attualità in seguito allo sfogo dell’arbitro Martina Scavelli (Serie B di pallavolo), che ha annunciato le sue dimissioni dal ruolo perché, ha detto, “non sopporto più essere misurata e pesata come si fa con le vacche“.
E’ tornata d’attualità una regola che probabilmente nasce soltanto per ragioni estetiche, la FIVB voleva che specialmente in Tv, gli arbitri non fossero di taglia superiore a quella che lei stessa fissò.
Ha ragione la signora Scavelli a sostenere che non si valuta una persona dalle sue caratteristiche fisiche, ma la regola è questa ed è anche strano che sia stata ignorata o sottovalutata. Voglio dire, assicurata la massima solidarietà alla sensibilità dell’arbitro, in questo caso la signora Scavelli, se non si modifica il regolamento, non c’è via d’uscita. La Fipav non poteva comportarsi in altro modo.
Per questo penso sia utile riproporre l’intervista realizzata quando l’arbitro Simone Santi concluse la sua carriera in Serie A e in particolare il passaggio relativo alla regola su peso e circonferenza addominale, con cui anche un grande arbitro internazionale come Simone, aveva dovuto fare i conti.



Simone Santi dovette adeguarsi con sacrifici

Ecco il passaggio su questa regola del peso, contenuto nell’intervista rilasciata da Simone Santi a Vistodalbasso.it

Ci fu un momento complicato, quando la Fivb mise a…dieta molti arbitri. Come vivesti quel periodo, cosa facesti a livello pratico per tornare al top della forma peso-altezza? A cosa rinunciasti?
“Io li ho scoperto cosa vuol dire dover dimagrire, cosa si deve fare per dimagrire. Trovo la regola assurda, un arbitro di pallavolo si vede dalle prestazioni, da come gestisce la partita, come si comporta con i giocatori. Ma l’abbiamo rispettata. L’unico modo per dimagrire è non mangiare. Feci una dieta strettissima, ho perso 24 chili in sette-otto mesi. E quindi al di là delle passeggiate, l’unica era non mangiare. Così sono tornato nei limiti fissati dalla Fivb e ho continuato ad arbitrare le mie partite. Ma ribadisco: che anche se ce l’ho fatta, la reputo una regola totalmente assurda per la pallavolo”

L’intervista di Simone Santi su Vistodalbasso.it

https://www.vistodalbasso.it/2021/04/26/simone-santi-una-vita-sul-seggiolone-tra-fischi-e-sorrisi/

Il comunicato della Fipav

La Federazione Italiana Pallavolo, al fine di chiarire e fugare dubbi sulla normativa vigente in materia di parametri antropometrici che gli ufficiali di gara devono rispettare, ci tiene a precisare quanto segue:

la normativa federale sui valori massimi di BMI e circonferenza addominale è già in vigore dalla stagione 2017/18 per tutti gli arbitri, compresi gli addetti di staff impiegati nei campionati nazionali, (in realtà introdotta da oltre dieci anni per gli arbitri federali di Serie A e successivamente estesa) sulla base di una delibera del Consiglio Federale che deriva dal recepimento di una normativa della Federazione Internazionale per motivazioni sanitarie: l’health management plan programme.  
La Fipav, dovendo rispettare la regolamentazione internazionale ha fatto propria la normativa e da quel momento ha fatto sì che tali parametri vengano costantemente rispettati per il corretto e regolare svolgimento delle proprie attività sportive.

Obiettivo primario della normativa internazionale in oggetto è la salvaguardia dello stato di salute della classe arbitrale che, come si potrà immaginare, è costantemente informata e aggiornata su eventuali cambiamenti dei regolamenti stessi.

Ovviamente la Federazione Italiana Pallavolo e il suo settore ufficiali di gara all’inizio di ciascuna stagione agonistica coinvolge i propri tesserati impegnati nel settore arbitrale affinché conoscano la normativa vigente che, come detto, si pone il principale obiettivo della tutela della salute.

Martina Scavelli
Martina Scavelli

Leandro De Sanctis

Torna in alto