Kidding – Il fantastico mondo di mr.Pickles

Kidding, il fantastico mondo di mister Pickles è una delle più interessanti e originali serie approdate in tv. Il connubio tra Michel Gondry (che ha firmato la regia di alcuni episodi, tra i quali il fantastico quinto episodio della seconda stagione, indimenticabile) e Jim Carrey, la coppia che aveva trasformato Se mi lasci ti cancello (orig. Eternal Sunshine of the Spotless Mind) in un film di grande successo, lascia ancora il segno.
Ed è un peccato che la terza stagione sia stata cancellata, perché come a molte opere d’arte accade, non è stata apprezzata a dovere e premiata dal grande pubblico. Bellissima, intelligente, fantasiosa, profonda: ma dato che non è entrata nella hit parade delle serie tv sulle piattaforme, non avrà un seguito. Non ci sarà una terza stagione.
Il mio nome è Pickles, Jeff Pickles, potrebbe dire Jim Carrey. Il suo Mister Pickles è il personaggio di uno show per bambini, una specie di saggia guida spirituale, un punto di riferimento e di divertimento. Ma quando uno dei suoi due figli gemelli muore in un incidente d’auto (accade subito, non è uno spolier) il suo mondo privato implode, la sua famiglia entra in crisi: moglie (Judy Greer), figlio, nipote, sorella (Catherine Keener), padre (Frank Langella). Tutto cambia, la fine del suo matrimonio è un ulteriore trauma che si riflette nel suo show televisivo. La crisi di Jeff sfocia in un Mister Pickles che il papà manager vorrebbe continuare a guidare oer evitare il crollo finanziario, secondo la logica del marketing, più che assecondando i dubbi e le insicurezze del figlio, imprigionato nel suo show, del suo personaggio. Il conflitto tra Jeff Piccirillo e Mister Pickles, tra il privato e il pubblico, è lacerante. Un anno dopo la tragedia, tutti hanno avuto la possibilità di voltare pagina e riprendere, cambiando, la loro vita. Jeff invece è incatenato al suo Mister Pickles.
Nel corso delle due stagioni, che rimbalzano tra presente e passato, un viaggio nelle origini di questa strana ma artistica famiglia (la sorella di Jeff disegna e costruisce pupazzi fin da bambina). Una storia che non ha timore di scorribande nel territorio del politicamente scorretto, ma che tratteggia con umanità e un pizzico di follia il personaggio Jeff, strambo ma generoso fino all’eccesso. Straordinaria l’idea di trasformare
Un ruolo costruito su misura su Jim Carrey, che esalta le sue qualità di attore particolare, per non dire unico, e naturalmente da apprezzare nella versione originale sottotitolata.
C’è una dimensione fiabesca in Kidding, ma anche terribilmente cruda, dolorosa e umana: la confezione e gli eventi sanno prendere strade originali. Lo spessore umano e psicologico non preclude il divertimento, anzi. E’ solo un modo intelligente per far pensare, soffrire e divertire, con qualche passaggio forse meno riuscito ma nell’insieme affascinante e meritevole.
Ogni episodio ha una sigla animata diversa: tutte molto belle. Così come le canzoncine o canzoni che Jeff canta durante lo show. Un fenomeno che diventa non solo americano, ma intercontinentale, eccessi inclusi di una globalizzazione che può essere deleteria nei suoi risvolti peggiori.
La puntata (come detto la quinta della seconda stagione) in cui Jeff affronta come in una seduta psicanalitica il tema del suo divorzio rappresentandolo nel suo mondo di pupazzi, è semplicemente straordinaria. Oltre che commovente. Un profondo dolore personale che diventa universale.

Il cast di Kidding
Il cast di Kidding

Kidding, la scheda

KIDDING – Serie Tv Usa, due stagioni, 20 episodi (tra i 28 e i 32 minuti ciascuno). Ideata da Steve Holdstein.
Regia: Michel Gondry, Jake Schreier, Minkie Spiro, Kimberly Peirce, Berth & Bertie.
Interpreti: Jim Carrey, Frank Langella, Judy Greer, Cole Allen, Juliet Morris, Catherine Keener, Justin Kirk.
* vista in versione originale inglese, con sottotitoli.

Kidding, il trailer

https://www.youtube.com/watch?v=OzwU7dbmAyY

Leandro De Sanctis

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