Le sorelle Macaluso | Recensione

Le sorelle Macaluso, opera teatrale di Emma Dante, è diventato un film, il secondo della regista palermitana, che aveva debuttato con Via Castellana Bandiera ( https://www.vistodalbasso.it/2013/10/07/cinema-via-castellana-bandiera/ ). Cinque sorelle, una casa alla periferia di Palermo ma di fronte al mare. Povertà, sogni e disillusioni, una casa che diventa personaggio e fulcro della storia, la tragedia che cambia tutto, passando come una spugna su ogni illusione. L’evento che cambia il corso delle vite, le mina dall’interno, le avvolge e le rimescola dando una prospettiva diversa e alterando i rapporti. Mutevoli, ambigui, contraddittori tra pensieri intimi individuali ora celati ora esplosivi. Come spesso accade nelle famiglie.
Quel foro che le ragazzine scavano nel muro di casa per affacciarsi su chissà cosa, è l’apertura del film, nasce come un fanciullesco e birbante desiderio, volutamente avvolto nel mistero. Ma solo alla fine della storia, ovvero delle vite, rivelerà e si rivelerà per quel che era ed è diventato.
Le sorelle sono fotografate e raccontate in momenti successivi delle loro vite: dalla fanciullezza e adolescenza alla vecchiaia, con le attrici che si alternano e si lasciano riconoscere da gesti, abitudini, fisicità. Non una storia definita con un inizio e una fine, piuttosto pennellate che tuttavia definiscono ugualmente la storie delle loro vite.
Ma con le sorelle, diventano personaggi gli oggetti e gli animali. I colombi che danno lavoro e sostentamento alle ragazze; piatti di pregio che si rompono e si riparano; una spazzola; il rossetto che passa e ripassa, disegna e definisce le labbra; pagine di libro lette e sussurrate.
Ma su tutto c’è la casa. La povera casa di periferia che è essa stessa personaggio. E’ un’abitazione modesta, e la camera della regista non può viverla come in La famiglia (1987) faceva Ettore Scola, con quelle riprese nei lunghi corridoi che introducevano lo scorrere degli anni nella grande casa.
Pareti scrostate come le vite inesorabilmente sfiorite. Sconfitte con alterna dignità da un destino che in fondo ha dato loro ciò che…temevano. Sorelle che si vogliono bene ma in un rapporto condito anche dal rancore e dai sensi di colpa. Vite tutto sommato claustrofobiche, rinchiuse in quel che è rimasto di quella sorellanza (solo una di loro si sposa) e in quella casa che le ha accolte ed escluse, simbolo di una reale condivisione che fino ad un certo punto è stata tale.
E quando la casa esaurirà il suo ruolo, ciò che è stato delle sorelle Macaluso di Emma Dante sarà solo un ricordo, presto svanito come si dissolve la vita, assorbito da chi inizierà ad abitarla, ignaro della storia. Pronto a vivere la propria.

Le sorelle Macaluso, la scheda

LE SORELLE MACALUSO – Italia, 2020. Tratto dal testo teatrale omonimo (del 2014) di Emma Dante.
Regia: Emma Dante
Interpreti: Viola Pusatieri, Eleonora De Luca, Simona Malato, Susanna Piraino, Serena Barone, Maria Rosaria Alati, Anita Pomario, Donatella Finocchiaro,Ileana Riganò, Laura Giordani, Alissa Maria Orlando, Rosalba Bologna. Durata 94 minuti.

Leandro De Sanctis

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