Juventus-Malmoe 1-0 | Lo Zenit regala il primo posto ai bianconeri

Juventus-Malmoe 1-0 | Lo Zenit regala il primo posto ai bianconeri. Una serata incredibile che alla fine ribalta lo scoramento nato nella notte di Stamford Bridge, dopo lo 0-4 con il Chelsea. Di come la Juventus ha battuto il Malmoe, con un gol di Kean al 18′ si parlerà dopo. La vera partita decisiva si è giocata a San Pietroburgo, dove un Chelsea distratto non è riuscito a vincere per arrivare a pari punti con la Juve e precederla per miglior differenza reti nei confronti diretti. Subito in vantaggio, gli inglesi hanno subito prima il pareggio e poi, al 41, il raddoppio dello Zenit. E così per 45 minuti la Juventus ha sognato di ritrovarsi prima. A cinque minuti dal termine però, il secondo gol di Werner (posso sbagliare ma dalla veloce ripresa tv mi è parso addirittura in fuorigioco, non rilevato né dall’arbitro né dal VAR) riportava avanti i campioni d’Europa. Addio speranze? Macché, lo Zenit non ci stava a perdere e nel quarto dei sei minuti di recupero Magomed Ozdoev (trentenne di Grozny, finora solo 3 gol in 77 partite con i celesti) raccoglieva al volo da fuori area la respinta di testa della difesa dei blues e realizzava un gol doppiamente meraviglioso. Per la sua bellezza e per ciò che significava per la Juventus. Zenit-Chelsea 3-3.
Primo posto dunque e un futuro che torna da scrivere, forse i giochi in Champions League non sono finiti, come avevo pensato e scritto dopo l’amara notte londinese. Bisognerà avere ugualmente fortuna al sorteggio, ad esempio per evitare un ottavo di finale contro il Paris Saint Germain, ma almeno ci saranno maggiori possibilità. Cosa impossibile se la Juventus avesse chiuso al secondo posto.

Juventus-Malmoe 1-0 – La solita fatica in attacco

La Juve ha timbrato il cartellino della quinta vittoria in sei gare, nel suo girone di Champions. Ha vinto segnando una misera ancorché pregevole rete e non rischiando mai in difesa, lasciando Perin inattivo. Perché allora non c’è da esaltarsi? Perché pur in una partita dominata dall’inizio alla fine, non si contano le occasioni gettate al vento, quasi sempre per una scelta sbagliata nell’ultimo passaggio e per quella perenne rinuncia al tiro che ormai è diventata un’abitudine per le punte juventine.
Il gol decisivo è nato da un gioiello di giocata da parte di Bernardeschi, che di esterno sinistro ha servito al centro un delizioso pallone su cui si è avventato di testa Kean, per una volta cin perfetta scelta di tempo.
Il vantaggio ha in qualche modo saziato gli ardori e gli svedesi ne hanno approfittato per avanzare il loro tentativo di gioco, fino alla scossa proveniente da San Pietroburgo.
E’ preoccupante la continuità con cui le punte continuano a non concretizzare le azioni pericolose che si creano. Kean e Morata (dal secondo tempo al posto di Dybala) potrebbero essere più egoisti in qualche occasione, anche perché spesso si sbaglia la misura dei passaggi, dell’ultimo passaggio. Penbso che Allegri dovrebbe far lavorare molto Kean anche sulla tecnica individuale, per limitare i palloni controllati male. E poi intimargli di non giocare sempre spalle alla porta e di tornare indietro anche quando davanti potrebbero spalancarsi praterie…
Se anche contro il Malmoe, pur dominando e creando occasioni, non ci scappa più di un gol, come si fa a non preoccuparsi, anche considerando le molte assenze.
Si è rivisto a tempo pieno Arthur, dal quale sono passati ben 126 palloni: alla Juve non gli era mai successo. C’è stato l’esordio di De Winter (il più giovane juventino titolare in Champions: 19 anni e 179 giorni), che ha meritato la sufficienza, pur denunciando una forse eccessiva timidezza e apparendo non troppo veloce. Poi alla fine debutto anche per Da Graca e Miretti (primo giocatore nato nel 2003 a debuttare in una squadra italiana di Champions). Positivo anche il fatto che sia tornato De Sciglio.
Ma alla fine ciò che resta di questa dolce serata è l’imprevedibile e graditissimo regalo dello Zenit, che peraltro era già qualificato per l’Europa League, che fino alla fine ha lottato per non perdere di fronte ai suoi tifosi contro il Chelsea campione d’Europa, che ora negli ottavi rischiano di affrontare una tra Real Madrid, Bayern Monaco e Ajax. Oltre a loro, la Juve eviterà così anche le altre inglesi: Liverpool, Manchester City e Manchester United.

Juventus-Malmoe 1-0: la decide Kean

Rete: 18′ Kean 

Juventus: Perin; de Winter (71′ De Sciglio), Rugani, Bonucci, Alex Sandro; Bernardeschi (82′ Cuadrado), Bentancur (90’+1 Miretti), Arthur, Rabiot; Kean (90′ Da Graca), Dybala (46′ Morata). A disposizione: Szczesny, Pinsoglio, Chiellini, de Ligt, Locatelli. Allenatore: Allegri

Malmö: Diawara; Moisender, Ahmedhodzic, Nielsen, Olsson; Berget, Christiansen, Innocent (89′ Nalic), Rakip (30′ Peña); Birmancevic, Colak (78′ Abubakari). A disposizione: Brorsson, Dahlon, Ellborg, Gwargis, Larsson, Nalic, Nanasi. Allenatore: Tomasson 

Arbitro: Irfan Peljto 

Ammoniti: Colak 49′, Innocent 69′, Peña 80′ (M), 90′ Rabiot (J)

Leandro De Sanctis

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