Divae Project e Gianni Nocenzi, rivive la magia del prog

Divae Project e Gianni Nocenzi, rivive la magia del prog. E’ proprio vero che il prog non morirà mai, come recita il titolo del nuovo album del progetto Divae Project, Prog will never die appunto, dall’idea di Guido Bellachioma e Davide Pistoni. Un giornalista limpido, genuino e appassionato che ha sempre vissuto la musica (attualmente direttore di Prog Italia, splendida rivista bimestrale di successo) e un musicista che ha saputo arrangiare i classici con rispetto e fantasia, dando un’impronta significativa all’operazione. Dopo la lunga pausa, tra Covid e altro, ieri sera la rassegna Progressivamente si è ripresentata, nel suggestivo scenario del Parco del Celio, dinanzi al Colosseo. Una platea esaurita da appassionati che hanno seguito con compostezza rara di questi tempi, sia l’esibizione del Maestro Gianni Nocenzi al pianoforte, che poi il concerto dei Divae Project.
Una cavalcata nella memoria con entusiasmo e il giusto spirito, espresso mirabilmente da Guido Bellachioma nella facciata interna della copertina dell’LP (si perché l’album è per ora acquistabile solo in Vinile e andrà in edicola anche con la rivista Suono): Senza memoria non c’è futuro, un concetto che ho spesso espresso anche in altri campi. Una memoria non ancorata al passato ma proiettata nel futuro, facendo anche tesoro degli errori ma senza rinnegare nulla, provando a svelare nuovi confini con rinnovata energia.
Ecco, di energia ne è stata messa tanta ieri sera. Prima Gianni Nocenzi al piano, co brani tratti dal suo album Miniature, poi la cavalcata nel passato “riverniciato” di nuova fantasia e sensibilità attingendo alla musica immortale del Banco del Mutuo Soccorso e della Premiata Forneria Marconi (E’ festa/Celebration che ha concluso il concerto), degli Area (Luglio Agosto Settembre…nero) degli Osanna (L’uomo) e di John Wetton, bassista e vocalist emblematico del progressive internazionale (dai King Crimson agli Asia, oltre che solista e voce di illustri colleghi, da Steve Hackett a molti altri). Classici riproposti nel solco della tradizione, ma anche osando, nella filosofia del gruppo.
Le cover hanno portato musicisti e pubblico in dimensioni familiari e piacevolmente divertenti, ma le composizioni originali, nuove in tutto e per tutto si sono fatte apprezzare per brillantezza e perizia, sostenute dalla testiere di Davide Pistoni e dalla possente batteria di Francesco Isola. In Tango zoppo impressiona la fisarmonica di Davide Indino, che si amalgama alla perfezione e regala nuovi colori.
Naturale che nell’esecuzione de La città sottile si sia aggiunto sul palco Gianni Nocenzi, che giovanissimo compose quel brano per il bellissimo Io sono nato libero, del Banco. Era il 1973, 50 anni fa.
Inesorabile il Tempo passa in fretta portandosi via anche persone, musicisti, ricordi: la serata è stata dedicata a Francesco Coniglio, appena scomparso, e a Francesco Di Giacomo.

Gianni Nocenzi, Progressivamente 2023, Roma Parco del Celio

Divae Project

Davide Pistoni: tastiere, piano, sintetizzatori
Fabio Cerrone: chitarra
Francesco Isola: batteria
Lorenzo Trincia: basso
Luca Velletri: voce
Stefano Indino: fisarmonica
Nel lato elettrico dell’album anche: Gianni Nocenzi (pianoforte), Vittorio Nocenzi (pianoforte), Fabio Trentini (basso) Natalya Dudinska (violino). Progetto di Guido Bellachioma e Davide Pistoni. LP pubblicato dalla Universal Music.

Prog will never die, il biglietto da visita dell’album*

I sei brani esplorano i codici sonori nati alla fine degli anni 60. Sei storie capaci di connettere prog,
hard-rock, psichedelia, jazz-rock, tango, musica classica, strumenti acustici ed elettrici, suoni
vintage e moderni, melodia e ritmi mai statici.
Il progetto nasce dall’unione tra il critico musicale Guido Bellachioma e il polistrumentista e compositore
Davide Pistoni: insieme hanno sviluppato le idee per proporre composizioni che miscelino musiche di
confine senza troppi paraocchi. Al progetto Divae Project partecipano alcuni dei migliori musicisti
italiani, oltre a ospiti di livello assoluto come i fratelli Nocenzi (Banco del Mutuo Soccorso).
L’album omaggia, in chiave originale con arrangiamenti curati ma spontanei al tempo stesso, il
Banco del Mutuo Soccorso, una delle icone assolute del rock degli anni 70. Lo fa con tre brani
piuttosto diversi tra loro: “La città sottile” firmata da Gianni Nocenzi, “750.000 anni fa l’amore?”
scritta da Vittorio Nocenzi e “Bambino“, una canzone dimenticata, attualissima, struggente e
poeticamente rabbiosa nella dura denuncia contro la guerra, incentrata sulle vittime dei
bombardamenti a Sarajevo. La musica è di Vittorio Nocenzi e i testi sono dell’indimenticabile
Francesco Di Giacomo, ulteriore testimonianza dell’evoluzione stilistica di questo grande
suonatore di parole, sia come interprete vocale che come scrittore.
* testo informativo

Divae Project, Prog will never die

La tracklist dell’album, in vinile, Prog will never die, dei Divae Project. Il lato A è strumentale, il lato B elettrico con tre cover dagli album del Banco del Mutuo Soccorso.

LATO A
Tango in 11/4
È pericoloso giocare con il fuoco
Prog Will Never Die
LATO B
La città sottile
Bambino
750.000 anni fa… l’amore

Prog will never die, il nuovo album dei Divae Project

Leandro De Sanctis

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