Past lives | Recensione film

Past lives | Recensione film.
Sorvolo sulle candidature all’Oscar (miglior film, miglior sceneggiatura originale) perché hanno un valore relativo e funzionale solo agli incassi e spesso non sono connesse alla qualità. Penso che Past lives, opera con tracce autobiografiche profonde della coreana americana Celine Song (soggetto, sceneggiatura, regia) sia un piccolo e interessante film, che propone sentimenti universali affrontandoli in maniera composta, forse anche troppo secondo la mentalità corrente. Una specie di love story inespressa, trattenuta o incompiuta, da rileggere con la partecipazione che coinvolge chiunque si sia trovato a fare i conti con una vita passata che non ha vissuto.
Lasciata, forzatamente, per scelta o semplicemente perché il destino della vita ha fatto prendere altre strade in un certo momento, spazzando via realtà sentimentali seminate e coltivate.
Nel caso di Past lives il legame tra due bambini a Seoul, spezzato dalla decisione della famiglia di Nora (Greta Lee) di trasferirsi in Canada e poi da lì lei negli Stati Uniti, lasciando Hae Sung (Teo Yoo) al suo tenero legame amoroso reciso. Lei diventa americana in tutto, cambiando anche il suo nome da Na Young in Nora, lui resta “prigioniero” di quell’amore lontano e dissolto, aggrappato a quei sentimenti e a quella parte di sé e di loro vissuta da bambini compagni di scuola.
Mi piace soffermarmi sul significato più profondo che Past Lives ispira, e che me lo ha fatto apprezzare, mostrando l’atteggiamento diverso, crescendo, dei due “innamoratini” di Seoul.
L’andare avanti di Nora, il distacco, la capacità di inventarsi la vita nel presente che muta (anche se quando scopre che Hae Sung l’ha cercata. desidera contattarlo).
Il restare ancorato al passato di Hae Sung, non immobile ma fermo in quel sogno svanito eppure mai morto e anzi sempre vivo. Il tempo ha una dimensione più orientale che occidentale: dodici anni prima di ritrovarsi su Skype, altri dodici anni prima che Hae Sung decida di contrapporre la sua presenza adulta al nuovo distacco imposto da Nora, realista e consapevole della natura che stava assumendo quel sentirsi e vedersi attraverso lo schermo di un computer.
Past Lives offre la rarità di due personaggi maschili positivi. Due uomini che mostrano accettazione e rispetto, i veri sentimenti dell’amore come dovrebbe essere. Sofferenza che non sfocia nella negatività, per un triangolo virtuale che è tale solo nei fugaci giorni della vacanza newyorchese, tra passeggiate turistiche in una città ripresa con belle inquadrature non abituali, riflessioni e inevitabili interrogativi su cosa sarebbe stato se…
L’atteggiamento di rispetto e civile comprensione del marito Arthur (John Magara, attore nella vita sposato con una coreana), corrisposto con eguale compostezza. E la sequenza finale girata senza stacchi è da un lato la prevedibile e dolente conclusione di un legame dalle radici lontane, dall’altra il confermato e rinnovato legame amoroso del presente, anche se condito inevitabilmente dalle lacrime sempre trattenute, che finalmente hanno libera uscita.

Past lives

PAST LIVES – 2024. Stati Uniti (lingua inglese e coreano). Durata: 106′. * visto in versione originale con sottotitoli.
Regia: Celine Song (autrice anche del soggetto e della sceneggiatura)
Interpreti: Greta Lee, Teo Yoo, John Magaro

Leandro De Sanctis

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