Lazio-Juventus 0-2 | Juve solida, avanti con due rigori di Bonucci

Lazio-Juventus 0-2 | Juve solida, avanti con due rigori di Bonucci. Una vittoria importante, per l’autostima e per la classifica perché ottenuta e meritata sul campo della Lazio allenata dall’ex Sarri, agganciata in classifica e diretta rivale per l’inseguimento al quarto posto. A deciderla sono stati due rigori trasformati dal capitano Bonucci, acuendo e confermando il grande rimpianto che non sia stato lui incaricato di tirare il rigore che ci avrebbe portato al Mondiale, allo scadere di Italia-Svizzera, la scorsa settimana nello stesso stadio. Curiosamente Bonucci, che ne aveva realizzato anche uno contro la Sampdoria, è uno dei migliori marcatori juventini con 3 gol. E c’è mancato poco che ne firmasse addirittura tre, quando sullo 0-1 ha solo sporcato una conclusione nell’area piccola, disturbato da Reina.

Lazio-Juventus 0-2 | Danilo infortunato dopo soli 11 minuti


Eppure non era cominciata bene, perché nei primi dieci minuti l’aggressività della Lazio aveva schiacciato la squadra bianconera nella propria metà campo, incapace di ripartire. Poi all’11 in una fase offensiva, Danilo si è fatto male ed è stato portato fuori in barella. Al suo posto Kulusevski e un nuovo assetto tattico, con Cuadrado arretrato terzino.
Ma pian piano la Juventus ha preso campo, trovato le contromisure per neutralizzare una Lazio che ha tenuto di più la palla, ma che solo una volta ha saputo rendersi davvero pericolosa, al minuto 78, quando Muriqi non è arrivato di testa su un cross dolce di Milinkovic. Szczesny non ha dovuto compiere parate.
Al contrario, perfino nel primo tempo le occasioni migliori per segnare le ha create la Juve: dopo il rigore di Bonucci per fallo di Cataldi su Morata, stranamente ignorato dall’arbitro Di Bello ma segnalato dal VAR, avrebbe potuto raddoppiare con una mezza rovesciata di Morata, su imbeccata di Cuadrado,, a chiudere un’azione avviata da McKennie e proseguita da Kulusevski. E al 43′ altra chance, ma Rabiot ha lisciato il tiro poco dentro l’area.
Il centrocampo bianconero dava impressione di solidità, con Rabiot più presente del solito e buon francobollatore di Milinkovic (così la Lazio ha perso la sua fantasia). McKennie e Locatelli magari poco appariscenti ma di sostanza. Dietro Bonucci e De Ligt senza sbavature, dopo un avvio incerto, si è ripreso anche Pellegrini.
Fatico a sentire che la Lazio ha dominato la partita. Ha tenuto di più la palla certo, ma non ha saputo creare una vera e limpida azione da rete. Ciò ovviamente a causa della pesantissima assenza di Immobile (e la Lazio quest’anno non ha nemmeno Caicedo che la porta la vedeva), terminale insostituibile anche di questa Lazio di Sarri. L’amato 1-0 di Allegri non è stato certo ottenuto con il catenaccio, anche se la Juventus è stata abile a restare compatta dietro la linea della palla, rischiando paradossalmente soltanto quando ha perso palla in attacco. E a chi pensa che non sia divertente vincere così, posso assicurare che il tifoso juventino si è divertito eccome, dopo tante partite buttate via. E senza nemmeno palpitare.

Lazio-Juventus 0-2 | Gli strappi di Chiesa


E alla distanza la Juventus ha avuto più di un’occasione per mettere al sicuro il risultato. Con Kulusevski in apertura di ripresa e successivamente con il contropiede, con Chiesa sempre abile nei rovesciamenti di fronte e con Kean (subentrato molto bene ad uno stanchissimo Morata).
Insomma, il motivo ormai era ben definito: Lazio protesa in avanti per cercare il pareggio ma senza riuscire a creare pericoli. Juve attentissima e capace di far male in contropiede. Su uno di questi, all’83, Chiesa ubriacava la difesa laziale, superava anche Reina, poi Lazzari e puntava la porta senza riuscire a tirare perché su di lui rinveniva il portiere spagnolo che lo atterrava. Secondo rigore, stavolta senza VAR perché l’arbitro era a due passi. Con freddezza ancora Bonucci trasformava.
La migliore Juventus in trasferta di questa stagione ha regalato una bella serata ai suoi tifosi e si è regalata tre punti importanti, che le consentiranno di affrontare l’Atalanta, diretta avversaria per quel quarto posto che varrà la Champions, con maggior convinzione e determinazione. Ma intanto c’è da valutare l’infortunio di Danilo e martedì sera a Stamford Bridge l’attende un Chelsea in gran forma, che oggi ha travolto il Leicester con una gran partita.

Lazio-Juventus 0-2

RETI: Bonucci rig. 23′ pt e rig. 38′ st

LAZIO

Reina; Lazzari, Luiz Felipe, Acerbi, Hysaj; Milinkovic, Cataldi, Luis Alberto; Felipe Anderson (30′ st Raul Moro), Zaccagni (20′ st Muriqi), Pedro

A disposizione: Strakosha, Adamonis, Patric, Radu, Vavro, Akpa Akpro, Escalante, Leiva, Basic, Romero

Allenatore: Sarri

JUVENTUS

Szczesny; Danilo (15′ pt Kulusevski), Bonucci, de Ligt, Pellegrini; Cuadrado, McKennie, Locatelli (44′ st Bentancur), Rabiot; Chiesa, Morata (29′ st Kean)

A disposizione: Perin, Pinsoglio, Rugani, Alex Sandro, Arthur, Kaio Jorge

Allenatore: Allegri

ARBITRO: Di Bello

ASSISTENTI: Bercigli, Berti

QUARTO UFFICIALE: Paterna

VAR: Banti, Bindoni

AMMONITI: 28′ pt Cuadrado, 43′ pt Hysaj, 34′ st Reina, 35′ st Luis Alberto, 47′ st Allegri, 47′ st Sarri

Leandro De Sanctis

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