VOLLEY Pallavoliste nel recinto

Provocazione della Lega Pallavolo Femminile al PalaRadi di Cremona: tifose, giocatrici nel recinto per sole donne Foto di Filippo Rubin

Pallavoliste nel recinto: la provocazione della Lega Pallavolo Femminile andata in scena al PalaRadi di Cremona, tra il primo e il secondo set della partita tra Pomì Casalmaggiore e Il Bisonte Firenze.

Uno dei momenti più emozionanti della serata si è vissuto però sulle tribune del PalaRadi, con un forte messaggio lanciato dalla Lega Pallavolo Serie A Femminile contro la discriminazione delle donne: nell’intervallo tra il primo e il secondo set, tutte le spettatrici presenti al palazzetto si sono trasferite in un settore recintato della gradinata, dove sono state raggiunte dalle giocatrici delle due squadre e dall’arbitro Dominga Lot per un inedito abbraccio di gruppo a tempo di musica. L’intero movimento femminile di vertice ha voluto sottolineare così il suo appello a favore della parità di genere, mettendo in scena con un flash mob la divisione tra il pubblico femminile e quello maschile che si verificherà concretamente a Gedda (Arabia Saudita) in occasione della Supercoppa italiana di calcio, quando le donne potranno assistere alla partita soltanto da un settore circoscritto.
Per completezza va anche aggiunto che, per le inaccettabili regole vigenti in quel Paese, lì è considerato già un passo avanti il fatto che le donne possano entrare nello Stadio, cosa prima proibita.
Purtroppo lo sport continua ad essere da un lato incurante di ogni situazione riguardo i diritti umani, dall’altro focalizzato solo sui soldi che portano certi legami. E’ anche vero che solo per eventi e fatti sportivi ci si pone la questione etica, quando poi a livello di affari e di aziende, l’Italia se ne infischia e continua ad avere rapporti commerciali anche con Paesi che calpestano i diritti umani o che sono reali dittature. E’ sempre stato così ma l’attuale situazione italiana fa temere e ha già detto che su troppe questioni, l’Italia si è avviata a non essere troppo diversa.

Leandro De Sanctis

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