ATLETICA Schwazer dopo il test di Tagliacozzo: “Su di me ci saranno sempre meno dubbi”


 Tagliacozzo, 24 settembre 2015
 Test sui 10 km in pista: 38’02″59 
Suo precedente limite: 38’50″28 del 23 luglio 2011


 “Di dubbi ne avevo tanti, in questi mesi sono migliorato molto. Dopo tre anni e mezzo senza gare non era un problema il marciare da solo.Si trattava di trovare il ritmo giusto. Infatti sono partito troppo forte e la cosa poteva diventare difficile da gestire. Ci tenevo ad andare a tutta, perchè dopo questi tre anni posso dire di essere fortunato. Ho un progetto molto serio e molto bello, non è certo marketing. Avrei potuto smettere, lasciare ed in fondo sarebbe stato perfino normale chiuderla lì. Ho scelto questa strada e sono sicuro che posso fare meglio, dare un messaggio che con il lavoro serio si può fare meglio, ogni giorno di più. Mi potrò togliere tante soddisfazioni e tanti sassolini. Oggi a Tagliacozzo mancavano gli avversari, mancavano i giudici, mancavano…i cinque cerchi. Ho patito un po’ a metà test ma mi sono ripreso, volevo scendere sotto il mio personale. E’ stata una settimana molto impegnativa, con il professor Donati mi alleno in modo molto completo. Non avevo un obiettivo preciso, ero qui con un gruppo di persone che fanno la loro parte. Voglio crescere piano piano e vedere quanto tempo impiego a tornare ad alto livello. Ero molto motivato, come poche altre volte. In allenamento batto tutti i miei record, è ovvio che in gara è diverso. Ma oggi sono contento, fisicamente e mentalmente. Piuttosto migliorare diventa sempre più difficile. Ma io voglio far bene in ogni gara che farò, c’è il pensiero per la 50 km ma se c’è spazio penso anche alla 20 km. Passo dopo passo”. 

Al riguardo Mario De Benedictis, il tecnico che cura la correttezza del gesto tecnico: “Alex non è più un cinquantista, è un grande marciatore, con la M maiuscola, può fare tutto ciò che vuole. La maggiore velocità che ha acquisito non lo limiterà sulla 50 km”
 Il messaggio?
Il messaggio è dell’intero progetto – ribadisce Alex –  Fatti, solo fatti, i test, i prelievi, i risultati. E comunque oggi era solo un test, una tappa del programma, non mi va di esaltarmi. Dopo cinque km non sentivo più niente. A livello nervoso volevo far vedere quello che avevo fatto finora, in questi mesi (il progetto è nato l’1 aprile)”

Il 5 ottobre sarà al Coni, si decide sulla sua richiesta di sconto, per la squalifica che scadrà il 29 aprile 2016.
“Non mi aspetto niente, il 5 ottobre ora non è nei miei pensieri. Il mio piano A prevede il rientro il 30 aprile 2016. Ho fatto ricorso perchè dopo aver ascoltato i miei avvocati si è deciso che era giusto provare, dato che ho collaborato. Riguardo l’Olimpiade di Rio non sta a me giudicarmi: non sono il presidente della Federazione, non sono il ct. Io voglio solo andare forte”
A questo punto il pensiero va a quando, inevitabilmente, tornerà ad indossare la maglia azzurra, in un ambiente dove non mancarono focolai di ostilità nei confronti della sua persona. Ma anche riguardo a questo Alex professa tranquillità.
 “Penso che la situazione si sia tranquillizzata. Dovrei incontrare presto alcuni compagni di squadra. In quei giorni ero molto nervoso e anche io ho detto qualcosa di troppo. Ma ora basta. Basta con le polemiche. Capisco anche il fastidio di chi si trova a gareggiare con atleti che hanno
fatto uso di doping (ma lui si dopò per l’Olimpiade di Londra che poi non fece. Le sue vittorie, fino a prova contraria, sono state pulite ndr), anche io l’ho provato. Ma questo programma è serio, più andremo avanti e meno dubbi ci saranno sul mio conto”.
   

Sulla sua squadra di allenatori dice: “Penso che posso fare tutto. Marciare bene andando forte. Con Mario De Benedictis ho trovato una buona miscela. Con il professor Donati mi alleno con tanta qualità. Sono un atleta che cresce molto di condizione e questo spaventa un po’. In allenamento faccio un’intensità che non ho mai fatto prima. Non si è visto ancora quello che posso fare davvero. Ho trent’anni ma dico meglio tardi che mai”

Leandro De Sanctis

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