Dogman | Recensione

Dogman | Recensione.
Con Dogman, Luc Besson firma un film estremamente personale, un dramma intriso di violenza che racconta una storia che non si dimenticherà. Una storia estrema che può essere letta come un horror familiare crudo e senza giustificazioni, estremo in ogni comportamento dei personaggi: un padre follemente violento, un fratello altrettanto sciroccato e perfido, ma anche una madre che tradisce il figlio scegliendo semplicemente la fuga invece che schierarsi e opporsi come possibile alla gratuita violenza di un genitore che mette in gabbia il suo bambino.
Ovunque ci sia una persona infelice, Dio manda un cane. La citazione manifesto che apre il film e che si estende alle parole di Byron “Il cane possiede la bellezza senza vanità, la forza senza l’insolenza, il coraggio senza superbia, la ferocia senza crudeltà. E tutte le virtù dell’uomo senza i suoi vizi (L. Byron).
Accantonando i giudizi inaciditi di chi ha accusato Luc Besson di furbizia accalappia spettatori, è naturale che ciò che viene raccontato non va preso alla lettera, in un film (ambientato in New Jersey, Stati Uniti) che va letto invece come una curiosa e affascinante favola horror, drammatica e poetica. Molto del merito è dell’attore scelto da Besson, Caleb Landry Jones, bravo e toccante sia che parli dalla prigione durante gli interrogatori, sia che canti nella versione drag queen, indossando la maschera del suo riscatto artistico. C’è una ragione perché oggi spesso si amano gli animali, i cani in particolare, anche più delle persone. In Dogman “recitano” una sessantina di cani di varie razze. gli unici esseri viventi che accompagnano e leniscono Douglas nella sofferenza infinita e irrimediabile.
Perché dopo essere stato rinchiuso in gabbia, subisce anche la fucilata del padre, che gli mozza un dito e di rimbalzo lo condanna alla sedia a rotelle per una lesione alla spina dorsale: può solo camminare verso la morte, come veniamo a sapere. perché il proiettile può far deflagrare il midollo.
E così quello che a prima vista viene presentato come una strana creatura, sanguinante e travestita, si rivela (mai fidarsi delle apparenze…) una vittima messa al bando da un’esistenza normale, privata di affetti e futuro. E quando attua la sua vendetta indossando anche i panni del giustiziere equalizzatore, con l’aiuto della sua famiglia di cani, è inevitabile leggere le sue azioni senza condannarle, accompagnandole anzi con soddisfazione.

Dogman

DOGMAN – 2023 Francia. Lingua inglese. Durata 114 minuti. Attualmente visibile su Sky e Now.
*visto in versione originale con sottotitoli.
Regia: Luc Besson
Interpreti: Caleb Landry Jones, Lincoln Powell, Christopher Denham, Marisa Berenson, Tom Leeb, Jonica t.Jibbs, Clemence Schick.

Leandro De Sanctis

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