Monza-Juventus 1-2 | Rabiot di rabbia, Gatti da primato

Monza-Juventus 1-2 | Rabiot di rabbia, Gatti da primato.
Un finale di partita degno della Premier League, due gol nei minuti di recupero per un epilogo mozzafiato e pericoloso per cuori deboli: fino a domenica sera la Juventus torna in vetta alla classifica, e non è detto che dopo Napoli-Inter non possa restarci.
Il Monza era imbattuto in casa e l’anno scorso aveva mantenuto inviolata la sua porta contro i bianconeri. Dopo 10 minuti il risultato poteva già sbloccarsi, ma il rigore procurato da Cambiaso, strattonato e bloccato in piena area (da Kyriakopoulos) risultava decisivo solo indirettamente. Vlahovic calciava basso sulla destra del portiere Di Gregorio, che intuiva e si distendeva respingendo il tiro e poi deviando in corner la ribattuta dello stesso Vlahovic (quarto errore dal dischetto sugli ultimi sette tentativi, dopo che con la Fiorentina ne aveva segnati 12 su 12). Dalla bandierina Nicolussi Caviglia calciava mirabilmente a centro area, dove la testa di capitan Rabiot scagliava la palla in rete, come una sassata che non dava scampo al portiere monzese.
Primo tempo di marca juventina, il Monza teneva palla ma senza azzardare nemmeno un tiro. I bianconeri invece andavano vicini al raddoppio due volte: prima con Gatti che a un passo dalla linea di porta non trovava la coordinazione giusta per insaccare (avesse colpito male avrebbe segnato), poi con un rasoterra di Rabiot respinto da Di Gregorio. E il Monza? Solo possesso palla.

Monza-Juventus 1-2 | Beffa Carboni con l’unico tiro in porta

Nella ripresa la Juventus arretra un po’ troppo il suo raggio d’azione, Di Gregorio resta inoperoso mentre Szczesny non deve compiere nemmeno una parata vera: unico intervento la smanacciata su corner monzese. Milik e Kean rilevavano Vlahovic e Chiesa, Danilo sostituiva Nicolussi Caviglia (dopo i primi minuti ha mostrato carattere nei contrasti risultando positivo) tornando in campo dopo la lunga assenza per infortunio. Kean brillava appena entrato per un gran bel recupero difensivo, ma successivamente sciupava un’ottima occasione di contropiede. La Juve mancava proprio nelle ripartenze: errori tecnici, passaggi sbagliati e nemmeno un tiro.
Da tifoso che ne ha viste tante, più si allungava il periodo in cui il Monza non effettuava tiri nello specchio della porta e più coltivavo il timore del classico incubo, che si materializzava nel secondo minuto di recupero. Un cross di Carboni (18 anni e 271 giorni) abbondantemente da fuori area, non trovava la deviazione vincente ma diventava imprendibile per Szczesny. La beffa era servita con il primo tiro indirizzato verso la porta bianconera. Pareggio monzese e addio primo posto.

Monza-Juventus 1-2 | Rabiot strepitoso al 94′, Gatti gol


Ma la Juventus di questi tempi è ben diversa, nella testa, da quella di un anno fa. Rabiot strappava sulla destra con una vigorosa e rabbiosa azione personale, che chiudeva sulla linea di fondo campo mettendo palla arretrata a centro area. Si avventava Gatti che ciccava il primo tiro ma non il secondo, con cui gonfiava la rete riconquistando la vittoria e i tre punti preziosissimi, mandando in estasi compagni, Allegri e tifosi.
Lisciare il primo tiro è stata probabilmente una fortuna, perché avrebbe potuto infrangersi sui difensori monzesi piazzati a difesa della porta, L’errore ha invece spiazzato tutti e Gatti si è ritrovato tra i piedi la più invitante delle occasioni per segnare.
Raggiunta al 92′, di nuovo avanti al 94′: ecco la Juve che ha temperamento, che sa andare oltre i suoi limiti e riprendersi quanto aveva meritato soprattutto nel primo tempo. Ma è anche una lezione: perché rischiare sempre troppo quando è in vantaggio? La Juve deve convincersi che può anche osare di più, fermo restando che anche stasera non ha mai sofferto il Monza, spuntato anche dell’arma Colpani, ben marcato.
Nella Juventus è piaciuto tanto Rabiot: grande personalità, doti di goleador e solidità a centrocampo e nella fase difensiva. Ottimo il rientro di un Alex Sandro apparso tirato a lucido e voglioso di giocare dopo la lunghissima assenza, anche lui per infortunio. Bremer e Gatti efficaci, con l’ex del Frosinone diventato poi l’eroe della serata. Dopo le incertezze contro l’Inter, va elogiato Nicolussi Caviglia, apparso più deciso e intraprendente, oltre che preciso nel cross trasformato in gol da Rabiot.
A proposito del corner post rigore, che qualcuno vorrebbe male assegnato per il tocco di Vlahovic forse non uscito dal campo, osservo solo che dopo il tocco del serbo la palla va a finire sulla riga bianca, segno penso evidente di come prima fosse finita oltre.

Monza-Juventus 1-2

MONZA: Di Gregorio; D’Ambrosio, Pablo Marì (21’st Carboni A.), Caldirola; Birindelli (1’st Colombo), Pessina, Gagliardini, Kyriakopoulos (21’st Pereira); Machin (1’st Dani Mota), Ciurria; Colpani (31’st Carboni V.). A disp.: Lamanna, Sorrentino, Gori, Donati, Akpa Akpro, Carboni F., Bettella, Maric, Bondo., Cittadini. All.: Palladino

JUVENTUS: Szczesny; Gatti, Bremer, Alex Sandro; Cambiaso (41’st Locatelli), McKennie, Nicolussi Caviglia (25’st Danilo), Rabiot, Kostic; Vlahovic (25’st Milik), Chiesa (30’st Kean).  A disp.: Pinsoglio, Perin, Huijsen, Yildiz, Iling Junior, Miretti, Rugani, Nonge. All.: Allegri

ARBITRO: Fabbri di Ravenna

MARCATORI: 12’pt Rabiot, 45’+2’st Carboni V., 45’+4’st Gatti 

NOTE: Ammoniti Bremer, Kyriakopoulos e Milik. Recupero 1’pt e 5’st 


Leandro De Sanctis

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