Juventus-Verona 1-1, la vetta di allontana

Juventus-Verona 1-1, la prima considerazione riguarda una classifica che si è già fatta preoccupante dopo sole cinque giornate. Se domani sera il Milan batterà la Roma, porterà a 6 i punti di vantaggio sulla squadra di Pirlo. Ma sono davanti alla Juve anche Napoli, Inter e Sassuolo e l’unica vittoria sul campo resta quella contro la Sampdoria nella giornata inaugurale.
Un passo indietro dopo la buona prova di Kiev in Champions, dubbi nascenti a pochi giorni dalla supersfida con il Barcellona.
Sicuramente la Juventus non è stata fortunata, aldilà dell’abile condotta di gara del Verona (il portiere Silvestri e Lovato i migliori), che ha prodotto un gol annullato di Colley e il gol valido di Favilli (va detto anche che quella è stata viziata da un evidente fallo su Dybala non fischiato dall’arbitro Pasqua, per non parlare della palla persa da Bernardeschi) un ex rimasto in campo solo sette minuti nella ripresa. Per il resto Szczesny non è stato mai impegnato seriamente.
Al contrario la Juve ha avuto tre palle gol nel primo tempo: la prima sciupata da Bernardeschi dopo un’azione di contropiede, la seconda spedita sulla traversa da Cuadrado, la terza aveva fruttato uno splendido gol a Morata, annullato per questione di centimetri dal Var (come a Crotone).
Era una Juve inspiegabilmente sonnacchiosa e disordinata, che dopo dieci minuti brillanti, iniziava a subire il pressing alto dei veronesi, stentando a far fluire il gioco. Solo dopo aver subito il gol di Favilli la squadra bianconera (in maglia rosa disegnata dal produttore musicale Pharrell Williams per l’Adidas) si scuoteva riversandosi con continuità nella metà campo veronese, fino a far diventare la partita un assedio. Alla mezzora usciva di scena Bonucci per un problema muscolare. Dybala, al rientro da titolare dopo circa quattro mesi, non era al meglio ma riusciva comunque ad essere presente in ogni azione pericolosa: colpiva una traversa, scuoteva la squadra andandosi a prendere il pallone ovunque, provando a giocare di sponda con un Morata battagliero e generoso come sempre.
A salvare la Juve stavolta era Kulusevski, subentrato dopo un quarto d’ora della ripresa a Bernardeschi. Notevole la sua azione che lo portava al gol: ben altra incidenza sulla gara rispetto a Bernardeschi, che dopo il gol sbagliato non ha prodotto granché.
Il finale era finalmente veemente, anche se disordinato e con gli attaccanti che talvolta si pestavano i piedi l’uno con l’altro in un’area divenuta affollatissima. Dybala ha sorprendentemente retto per tutti i 96 minuti, entrando in ogni azione pericolosa; Cuadrado è stato il punto di riferimento offensivo sulla destra, ma Ramsey stavolta non ha brillato, né Rabiot ha trovato spunti con continuità. Arthur dà sempre l’idea di una certe lentezza, di movimenti e di pensiero, ha perso qualche pallone ma ne ha anche recuperati. Forse nel forcing finale non sarebbe stato male mettere in campo Bentancur.

Ancora un gol annullato a Morata per centimetri
Ancora un gol annullato a Morata per centimetri

Juventus-Verona 1-1, il tabellino


Juventus (3-4-1-2): Szczesny; Demiral, Bonucci (30′ st Frabotta), Danilo; Cuadrado, Arthur, Rabiot, Bernardeschi (16′ st Kulusevski); Ramsey (45′ st Vrioni); Dybala, Morata. A disp.: Pinsoglio, Buffon, McKennie, Bentancur, Portanova, Rafia, Peeters. All.: Pirlo
Verona (3-4-2-1): Silvestri; Ceccherini (10′ st Magnani), Lovato, Empereur; Faraoni, Vieira, Tameze (6′ st Ilic), Lazovic; Colley, Zaccagni; Kalinic (10′ st Favilli – 17′ st Barak). A disp.: Berardi, Pandur, Dimarco, Terracciano, Cancellieri, Ruegg, Dawidowicz, Amione. All.: Juric
Arbitro: Pasqua
Marcatori: 15′ st Favilli (V), 32′ st Kulusevski (J)
Ammoniti: Vieira (V), Lazovic (V), Empereur (V), Faraoni (V), Kulusevski (J)

Leandro De Sanctis

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